Il Maestro
LINO LIVIABELLA

 


Pubblicato su Diesis & Bemolle



Gli artisti vivono in una notte piena di sorprese,
portano la loro lampada, avvolti penosamente in un cerchio d’ombra;
danno la luce, di cui non sanno e di cui non vogliono sapere l’essenza,
perché l’importante per loro non è il sapere, ma il dare.”
(Lino Liviabella)





Sito ufficiale curato dal figlio Prof. Lucio Liviabella

Articolo del Maestro Lino Liviabella:
L’insegnamento del canto gregoriano nei Conservatori



Musicista insigne, stimato docente, Lino Liviabella riveste un ruolo importante nel panorama musicale italiano del XX secolo, confermato dai numerosi riconoscimenti ottenuti anche all’estero; dal 1960 è membro, per la musica sinfonica, del Comitato Centrale di vigilanza sulle radiodiffusioni.
Avverso alla dodecafonia e per nulla aderente ai radicali linguaggi delle avanguardie musicali, Liviabella è generalmente considerato un conservatore.


Lino Liviabella nasce a Macerata in una famiglia a forte vocazione musicale: il padre era organista e direttore presso la Cappella Musicale del Duomo, il nonno paterno a Tolentino, presso la Basilica di San Nicola.

Lino studia presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma diplomandosi in pianoforte, in organo e, nel 1927, in composizione sotto la guida di Ottorino Respighi.
Deciso a dedicarsi esclusivamente alla musica, Lino Liviabella si rende economicamente indipendente dai suoi genitori attraverso lezioni private e suonando il pianoforte nei cinematografi (in quegli anni il cinema era ancora muto).

Dal 1928 insegna pianoforte al Liceo Musicale di Pescara, poi in quello di Venezia; nel 1940 ottiene la cattedra di “fuga e composizione” presso il Conservatorio di Palermo; si trasferisce definitivamente a Bologna nel 1942 dove sarà direttore del Conservatorio negli ultimi due anni della sua vita.

L’esperienza maturata durante la sua intensa attività didattica si manifesta nella pubblicazione di un “Trattato d’Armonia”, completato nel 1958, e in collaborazioni con alcune riviste musicali del tempo; nel 1964 l’Editrice Cappelli di Bologna pubblica il volume “Sentir Musica”, scritto in collaborazione con il musicologo Raffaello Monterosso.


Lino Liviabella lascia oltre 270 composizioni di vario genere, per pianoforte, per orchestra, per strumenti diversi e per voce. Tutte le sue opere, e vari documenti, sono conservate a Pino Torinese nell’archivio privato del figlio Lucio; qualche brano si trova anche presso la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata e nelle biblioteche di alcuni conservatori.


Molte delle sue composizioni lasciano percepire chiari riferimenti alla fede cristiana, da lui manifestata senza alcuna remora negli ambienti musicali del Novecento, notoriamente alquanto scettici.

Riderella 
Fiaba musicale per pianoforte a quattro mani con voce recitante
(
Il ruscello, La fuga nel mare, La città azzurra, Il pianto di Riderella, La pietà del sole, Il ruscello)

Gino Brandi e Carlo Mazzoli, pianoforte

Barbara Olmai, voce recitante

Sonata Seconda per viola e pianoforte
I. Allegro primaverile
II. Andante [07:21]
III. Allegro giocondo (rondò) [13:42]
Luca Sanzo, viola; Maurizio Paciariello, pianoforte

Il Presepio, per pianoforte

I. Le stradine d’argento: Andantino mosso

II. La pecorella: Andantino [03:12]

III. I bambini: Vivace [06:54]

IV. La stella cometa: Lento [10:00]

V. I Re Magi: Lento (un poco faticoso in principio) [13:24]

VI. La ninna-nanna della Madonna: Andante pastorale [17:58]

Paolo Vergari, pianoforte






giugno 2018
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