Le lezioni di un Santo sui Capitoli Generali


di Christian Lassale


Pubblicato sul sito Medias Presse info





Alla vigilia del Capitolo Generale che vedrà l’elezione del Superiore Generale della Fraternità San Pio X, noi invitiamo tutti i fedeli a pregare con fervore perché i capitolari «dicano» e «facciano» in coscienza ciò che attiene al loro dovere, senza timore né debolezza.

Era questo infatti il grande auspicio di San Giovanni della Croce alla vigilia di un Capitolo Generale decisivo per il suo Ordine. Di fatto, l’autoritarismo del Superiore Generale di allora, il Padre Doria, minacciava direttamente la Riforma teresiana del Carmelo, di cui San Giovanni della Croce era il protettore. Assistente Generale prima di quel Capitolo, il Santo conosceva il disaccordo di molti nei confronti del modo d’agire del Superiore Generale, ma lamentava che nessuno aveva la forza di dirlo:

«Egli valutò con forza il pericolo che minaccia i Superiori se, governando troppo rigidamente – com’era il caso di Padre Doria – “non ci fosse nessuno che osasse avvertirli o contraddirli”. Ne aveva parlato un giorno con P. Eliseo dei Martiri: “Se l’Ordine arrivasse a uno stato tale che, nei capitoli, nelle riunioni e in altre occasioni, i più importanti tra i suoi membri non osassero dire ciò che è appropriato, in nome della carità e della giustizia, per debolezza, pusillanimità o per timore di irritare il superiore, e così rimanere senza incarichi (che è un’ambizione normale), allora si ritenga l’Ordine come perduto e totalmente dissolto”».

Estratto da
Par un sentier à pic, Saint Jean de la Croix,
di Marie-Dominique Poinsenet,
Librairie Arthème Fayard, 1960, p. 224.


Denunciando l’ambizione ecclesiastica per la quale dei Superiori rimangono attaccati al loro posto, egli sottolineava come tale attaccamento derivasse dalle «passioni che contrastano l’anima» e che portano «all’“accecamentodell’anima, al punto da renderla impermeabile ai lumi dello Spirito Santo».

In effetti, San Giovanni della Croce fu il solo che osò parlare chiaramente prima e durante quel Capitolo Generale; il che gli valse di non essere confermato nelle sue funzioni e di essere relegato in un monastero isolato in Andalusia, in cui morì poco dopo, maltrattato dai suoi stessi confratelli. Nondimeno, un tale sacrificio permise in seguito alla Riforma teresiana del Carmelo di resistere alle pretese di Padre Doria.

Che San Giovanni della Croce e i suoi preziosi consigli illuminino i membri del Capitolo della Fraternità San Pio X.





luglio 2018
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