L'aberrante leggerezza
di un cardinale americano



di Belvecchio





Il 28 agosto scorso, dopo la pubblicazione del Rapporto della magistratura dello Stato della Pennsylvania sugli abusi sessuali compiuti da chierici cattolici a danno di seminaristi e laici; e dopo la diffusione della “Testimonianza” di Mons. Viganò, accade che l’arcivescovo di Chicago, il cardinale Blase Cupich (nella foto mentre abbraccia Francesco), si fa intervistare dalla rete televisiva americana CBS new.
Si parla immancabilmente dello scandalo divenuto di dominio pubblico e del silenzio di Papa Francesco.
A quest’ultimo proposito, il prelato americano risponde:
«Il Papa ha un’agenda più ampia. Deve continuare ad occuparsi di altre cose, parlare dell’ambiente e della protezione dei migranti e deve portare avanti il lavoro della Chiesa [....] Su queste cose non cadremo in una tana di coniglio
Come dire che per il prelato lo scandalo dei chierici americani dediti alle nefande pratiche omosessuali, non sarebbe così importante da occuparsene col rischio di ficcarsi in una situazione inestricabile (to go down a rabbit hole), mentre sarebbe senz’altro più importante occuparsi dell’ambiente e dei migranti, … lasciando che tanti suoi sottoposti si dilettino con la pratica della nefandezza dell’omosessualità.

Se ce ne fosse bisogno, una tale risposta aiuta a spiegare perché in America tanti chierici cattolici imperversano da anni indisturbati dai loro vescovi, quand’anche non siano implicati anche loro.
E’ stupefacente e aberrante, ma tant’è!

Non contento, Cupich, rincara la dose pochi giorni dopo, come riporta il
Chicago Sun Times del 10 settembre

Il 29 agosto, recatosi in visita al seminario di Mundelein che fa parte dell’Università Cattolica di Santa Maria del Lago, a Chicago, il cardinale ha incontrato 200 seminaristi, con i quali ha intrecciato un dialogo sulla scia dello scandalo venuto alla luce.
Un seminarista gli ha esposto il suo pensiero: «sono ferito, non riesco più a dormire, sono disgustato … quando nel 2001 scoppiò il caso di Boston ero un ragazzo e da allora ho creduto che i vescovi avessero fatto il loro lavoro».
Cupich ha ringraziato per l’intervento e ha confessato che la questione disgusta anche lui, aggiungendo «io mi sento del tutto in pace e dormo benissimo».
Scontato lo sconcerto dei seminaristi; ma Cupich ci tiene a precisare che l’agenda della Chiesa contemplava la preoccupazione di assicurare la protezione dei giovani di fronte ad ogni male, ma tale agenda comprendeva «cose molto più importanti di quelle che oggi ci distraggono» come l’aiuto ai senzatetto e ai malati.

Una tale incredibile dichiarazione, per di più riportata dai giornali, ha costretto la Curia di Chicago a precisare che «Il cardinale ha parlato a titolo personale, come anche i seminaristi»,

L’unico commento che si può fare è che la faccia tosta e lo squallore superano ogni immaginazione, portando a pensare che la Chiesa americana, e di conseguenza la Chiesa universale, è ormai in balia di personaggi indegni, oggi diretti da uno che loro stessi hanno scelto e che li rappresenta egregiamente, mentre i fedeli sono allo sbando e rischiano più che mai di perdere la fede.

Salvami, Signore! Non c’è più un uomo fedele; 
è scomparsa la fedeltà tra i figli dell’uomo.
 Si dicono menzogne l’uno all’altro,
 labbra bugiarde parlano con cuore doppio. Recida il Signore le labbra bugiarde,
 la lingua che dice parole arroganti,

(Salmo 12, 2-5)
 




settembre 2018
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