Sinodo per i giovani – Tutti mentitori!


di Jean-Pierre Dickès

Articolo pubblicato sul sito francese Media Presse Info







Un recente documento del Papa è passato del tutto inavvertito: la Costituzione Apostolica Episcopalis Communio del 17 settembre, che mira a manovrare l’orientamento del Sinodo dei Vescovi, e trasformandolo in un organo permanente. Il Sinodo quindi sarebbe una sorta di governo parlamentare destinato ad amplificare la forza dei documenti pontifici.
Lo scopo era immediato: bisognava controllare il Sinodo per i giovani che dovrà svolgersi in ottobre. Come?

Normalmente questi sinodi sono composti dai delegati eletti dalle Conferenze Episcopali di tutto il mondo. Ma finora non approvavano gli orientamenti attuali del Papa. Bisognava neutralizzarli. Del tutto semplicemente, il Papa ha nominato 39 delegati speciali da servire come agenti d’influenza che gli permettono di manipolare l’assemblea.
In questa lista figura il fior fiore dei suoi amici omofili e progressisti.
Marx, cardinale a Monaco: il più estremista tanto sul piano politico quanto sull’«apertura al mondo» da parte della Chiesa e sulla messa in discussione dei dogmi cattolici.
Cupich, cardinale americano voluto tale dal pedofilo McCarrick, personaggio al cuore dello scandalo attuale sugli abusi sessuali. Cupich che fra l’atro aveva messo una bandiera LGBT nel coro della cattedrale di Chicago… un giovane prete e dei parrocchiani l’avevano bruciata.
Stessi orientamenti del cardinale americano Tobin, promosso allo stesso modo di Cupich, che ha sempre dichiarato di non sapere alcunché delle attività sessuali del suo mentore McCarrick ed ha aggiunto che il Papa aveva altre cose da fare che rispondere alle domande sugli abusi sessuali.
Il Padre Spadaro S.J., che dirige La Civiltà Cattolica, lo stesso che ha dichiarato che le verità sono evolutive.
E ovviamente Mons. Paglia, noto per il suo affresco omofilo nel Duomo di Terni, dove si è fatto raffigurare in mezzo ai gay. Nominato a Roma, ha distrutto la Pontificia Accademia per la Vita, fondata da P. Lejeune, e l’Istituto Giovanni Paolo II per la famiglia, di fatto abolita da Francesco.
Questo gruppo di prelati sono tutti iper-progressisti.


Costoro sono tutti chiamati in causa da Mons. Viganò come complici sul silenzio della Chiesa sugli abusi sessuali. Il fatto che sono collocati nel Sinodo per i giovani è la prova evidente della volontà papale di manipolare i dibattiti.
La rivista tedesca Der Spiegel, nel n° 39 del 22 settembre, mette in copertina queste parole: «Tu non mentirai… il silenzio dei pastori» con sullo sfondo una foto sfumata di Francesco. L’interno contiene un dossier di 19 pagine sugli abusi sessuali, nel quale tutti i sunnominati sono trattati da mentitori.
Da parte sua, il Papa osa paragonare il suo silenzio a quello di Cristo silenzioso nel corso della Sua Passione.
Gesù avrebbe definito tutte queste persone: sepolcri imbiancati.

Non v’è quindi niente di buono da aspettarsi da questo Sinodo per i giovani; certuni dicono perfino che i testi finali sarebbero già stati redatti. Se non lo sono ancora, sono di certo approntati: essi metteranno in causa la morale cattolica e certi dogmi.

Tutto si svolge come se il Papa, pressato dall’età e dalla malattia (ha un solo polmone), volesse accelerare il processo volto a minare le fondamenta di ciò che ci hanno dato nei secoli la Bibbia, i Vangeli e la Chiesa.




ottobre 2018
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