Trambusto in quel di Venezia:

un prete accusato di usare a fini personali i soldi della chiesa e dei parrocchiani



Noi non entriamo nel merito delle vicende, ma segnaliamo l'accaduto perché si inserisce perfettamente nel contesto della neochiesa devastata e massacrata dai nuovi preti.
Nei comunicati diffusi viene segnalato per informazioni il seguente nominativo: Alessandro prof. dott. Tamborini.


Riportiamo da un comunicato stampa diffuso a Venezia


DON MASSIMILIANO D’ANTIGA, un prete che si spaccia per parroco qual non è e che non viene mai nominato tale da ben tre patriarchi da oltre vent’anni! Perché ? Per poterlo subito sospendere quale “amministratore parrocchiale” poichè le gerarchie non si fidano di lui ? E per quali motivi? O ne sono succubi o complici?

D’ANTIGA “GANG”: Da vent’anni i D’Antiga gestiscono familiarmente le chiese loro affidate. Don Massimiliano è noto per usare la religione a fine di lucro: affissioni avvenute in tutta la città di Venezia lo accusano di essere “cacciatore di eredità “; il padre funge da sacrestano e dispone dunque di ogni controllo delle chiese; la sorella Emanuela gestisce le proprietà immobiliari della parrocchia e controlla i suoi volontari-sgherri pagandoli in nero insieme al fratello; la madre che sovrintende agli affari e che si rende protagonista di spedizioni minacciose contro coloro che “osano” nominarli!

OVUNQUE NOMINATO, DON MASSIMILIANO D’ANTIGA VIENE CACCIATO!
A MESTRE: dove, appena nominato sacerdote, starà ben poco per disaccordi col parroco e fedeli.
ISOLA di BURANO: Già nel 2000 Don Massimiliano fuggirà dai fedeli inferociti per aver diviso la comunità, poiché si mise contro il parroco per avere il controllo della parrocchia e delle offerte.( vedasi bollettino parrocchiale di Burano allegato)
TREPORTI: dove i D’Antiga sono originari e “tutt’oggi invisi e non amati” (articolo de La Nuova di Venezia) gestiranno la parrocchia per i propri affari, sottomettendo l’anziano parroco don Roberto B. ospitandolo, quali badanti, in casa loro. Don Giorgio Barzan che gli succederà, “osò “ denunciare gli ammanchi economici della parrocchia e sarà da loro perseguitato e anche, recentemente, “maledetto e spedito all’inferno” dalla madre di don Massimiliano in un video girato durante la sua incursione minacciosa in un bar a Cavallino-Treporti (articolo de IlGazzettino).

INDAGINI DELLA PROCURA E PROCESSI GIA’ IN CORSO a seguito delle numerose denunce presentate da vari soggetti a Venezia e a Cavallino-Treporti, con rinvio a giudizio dei D’Antiga.

PLURIME AGGRESSIONI AVVENUTE NELLA CHIESA DI SAN SALVADOR ad opera dei D’Antiga e loro seguaci con diversi reati.

PROFANAZIONI E MERCIMONIO nelle due chiese usate per gli affari di famiglia.

IMMENSO PATRIMONIO IMMOBILIARE: da umili origini i D’Antiga si arricchiscono allorchè don Massimiliano viene ordinato sacerdote.





dicembre 2018

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