Gli auguri di papa Bergoglio per la Befana





All’Angelus di Domenica 6 gennaio, festa dell’Epifania del Signore, dopo aver ricordato, a modo suo («I Magi erano aperti alla “novità”»), il significato dell’Epifania, papa Bergoglio non ha potuto fare a meno di ribattere uno dei suoi chiodi fissi:
«Cari fratelli e sorelle, da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di ONG, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare. Rivolgo un accorato appello ai Leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone».

Il linguaggio è sempre lo stesso, e la spontanea indignata reazione ad esso, pure.

Quindi, ci sarebbero in giro per il Mediterraneo, sperduti e derelitti, altre 49 persone, che sarebbero state “salvate” da due navi ONG, e che sarebbero in cerca di “un porto sicuro dove sbarcare”.
Certe volte, forse per eccessiva ingenuità, si rimane stupiti per il modo in cui Bergoglio presenta le cose: due navi ONG, 49 persone salvate, un porto sicuro; anche se bisogna riconoscere che si tratta dello stesso identico modo usato dai mezzi di comunicazione “di massa”.
Ma Bergoglio, in Vaticano, non ha i mezzi per informarsi su qual è la realtà dei fatti?
Certo che ce l’ha, ma a lui non interessa la realtà, lui è solo interessato a fare facile demagogia: “accogliete i poveretti”.
Chi ha portato i 49 “poveretti” dalle loro case in mezzo al mare?
E perché perfino due navi per sole 49 persone?
Che ci fanno le navi ONG a ridosso delle coste africane a imbarcare tutti quelli che lasciano quelle coste?
Chi paga i milioni per mantenere in mare le navi ONG?
Perché le stesse navi, una volta sbarcati i “poveretti”, ripartono per andare ad imbarcarne altri, da sbarcare poi in Europa – che è quasi sempre l’Italia - … e via così?

Solo rispondendo prima a domande del genere, forse si potrebbero avere i numeri per appellarsi all’accoglienza nei “porti sicuri”.
E poi, perché “sicuri”? Nel Mediterraneo ci sono forse porti “insicuri”? La cosa puzza ancora di demagogia.

Quante volte si è sentito un ragazzo o una ragazza che, all’ascoltare notizie simili, sbotta legittimamente dicendo: «… ma perché non se ne stavano a casa loro? Non se ne può più …».
Già, perché non se stanno a casa loro?

I nostri “disinteressati” e “obiettivi” mezzi di comunicazione “di massa”, tranne poche eccezioni, ci riempiono di notizie sui continui viaggi di queste persone che vogliono venire in Europa, e ci danno conto di quante di esse muoiono in mare. Ma com’è che non ci danno alcuna notizia sui disastri, sulle guerre, sui rischi mortali dai quali fuggirebbero questi “poveretti”? E com’è che lo stesso accade ai nostri vescovi, che niente ci dicono delle “situazioni disperate” dalle quali fuggirebbero questi poveretti, che avrebbero “un bisogno vero, serio, onesto” e quindi dovrebbero “trovare un aiuto”, come ha dichiarato florido e saputo lo scorso 5 gennaio 2019 il cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente dei vescovi europei? (Libero Quotidiano del 5 gennaio 2019)

A leggere i giornali e a sentire le televisioni, il Mediterraneo sembrerebbe pullulare di fuggitivi, ma da che cosa fuggirebbero questi fuggitivi? Visto che non abbiamo notizie di situazioni disperate di alcun genere?
Nessuno ce lo spiega.

Eppure Bergoglio continua a unirsi al coro, ed è come se provasse un gran godimento a raccomandare a tutti di accogliere i poveretti… tanto da far venire il malevolo sospetto che se un giorno non ci fossero più poveretti in cerca di un porto sicuro, Bergoglio si dispiacerebbe da morire.
Povero Bergoglio, bisogna provare una certa compassione per lui e per tutti coloro che, “disinteressati”, è da anni che vivono sulle spalle di questi poveretti.

I vecchi navigati Romani dicevano “cui prodest?” – a chi giova? -, ma i nuovi moderni Romani sembra che abbiano dimenticato i vecchi insegnamenti.
Certo, non giova ai poveretti, e neanche alla nostra gente che se li ritrova ormai dappertutto; certo non giova a chi deve tirare fuori dei soldi per aiutare i poveretti; certo non giova ai veri poveri del nostro paese, che sono costretti a rinunciare a degli aiuti perché i soldi servono a soccorrere, ad alloggiare e ad assistere i poveretti venuti dal mare.
A chi giova allora?

Perché Bergoglio, prima di sbracciarsi all’Angelus, non risponde a queste domande?
E ancora sorge il malevolo sospetto che questi poveretti facciano tanto comodo a Bergoglio per permettergli di esercitare la sua misericordia parolaia e a basso costo.
Ma di certo ci sono anche altri a cui giova questo continuo stillicidio di gente che abbandona le proprie case, senza un valido motivo, per venire a stare a casa di altri. E forse costoro non ci guadagnano, per adesso, e spendono fior di quattrini, ma visto che per niente non si fa niente, soprattutto chi vive facendo quattrini con i soli quattrini, cosa ci guadagnano?
Altra domanda che, in generale, rimane senza risposta.
Eppure i poveretti sono ormai milioni, le terre da cui provengono si stanno addirittura spopolando, non c’è angolo d’Europa dove non ci siano poveretti di ogni colore sbarcati dal mare; non c’è quartiere delle grandi città in cui i vecchi legittimi abitanti europei non si sentano minacciati e incomincino a non poterne più.
Quanto potrà durare ancora così?

E tutti quelli che danno mostra di piangere per i poveretti venuti dal mare, perché non riescono a trovare lacrime per piangere il disagio, le privazioni, le preoccupazioni della nostra gente, di città e di provincia? Per non parlare dei furti e delle uccisioni sempre più in aumento?

Bergoglio, prima di affacciarsi la Domenica per il suo gratuito fervorino pro stranieri indesiderati, perché non si chiede che sta succedendo all’Europa che si sta imbastardendo per l’arrivo di frotte di stranieri venuti dal mare? Perché non si chiede che sta succedendo alla vera religione cattolica per l’invadenza di frotte di false religioni venute dal mare?
O si deve pensare che a lui dell’Europa e della religione cattolica non gliene importi un bel niente?

Ma davvero, chi ce l’ha mandato questo Bergoglio?
Speriamo che presto si tolga dai piedi!
Irriverenza? Certo! Perché è questo che merita il nostro bell’uomo venuto dalla fine del mondo.
Anche perché sono davvero pochi quelli che si indignano perché Bergoglio ci tratta tutti da imbecilli, e sono ancora pochi quelli che si indignano perché Bergoglio demolisce un pezzo alla volta la vera misericordia e si fa portavoce di chi mira solo all’imbastardimento della società e allo smantellamento della religione cattolica.





gennaio 2019

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