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Bergoglio si fa usare
volentieri
per favorire l’invasione dell’Italia di Belvecchio
![]() ![]() E subito Bergoglio si presta a fare da sostenitore di questa campagna che è uno dei suoi cavalli di battaglia fin da quando è stato indebitamente eletto ad occupare il Soglio di Pietro. Una roba trita e ritrita, che un po’ fa sorridere per quanto è ridicolmente idiota, ma che è utile a quelle forze più o meno occulte che si sono prefisse lo scopo di frantumare l’identità e la religione dell’Italia e dell’Europa: tutti mulatti, tutti miscredenti in vista dell’affermazione della nuova religione dell’Anticristo e del nuovo governo mondiale che marcherà tutti col numero della bestia (cfr. Apocalisse 13:16-18). Forse chi ha voluto insediare Bergoglio in Vaticano - la mafia di San Gallo, che non è un dipartimento della mafia siculo-americana, ma una delle componenti della moderna gerarchia ecclesiastica neo-modernista e sovversiva – e chi ha favorito tale insediamento – il cardinale Joseph Ratzinger che pretende di farsi chiamare papa dopo aver rinunciato per iscritto a fare il Papa – costoro non immaginavano, forse, che in quattro e quattr’otto l’Argentino venuto dalla fine del mondo si disponesse a operare alacremente per cercare di giungere – temerarietà utopica e menzognera – alla fine della Chiesa di Cristo; e per arrivare a de-italianizzare e de-europeizzare gli Italiani e gli Europei. Diciamo “forse” perché in mezzo a tutti i sostenitori di Bergoglio ce ne sono di quelli che, seguendo le direttive emanate dal diavolo, sapevano e sanno bene cosa facevano e fanno. E’ da quasi un secolo che sono all’opera i demolitori della Barca di Cristo, e in Bergoglio hanno travato il marinaio ammutinato adatto alla bisogna. Ma dovranno fare i conti con Cristo, Lui sì caritatevole, che giudica e non perdona chi si schiera contro di Lui. Per tornare alla spilla in bella mostra nella mano sinistra di Bergoglio, nella foto colpiscono il sorriso a 64 denti del supposto parroco margherbino – che accidentalmente fa il paio con “magrebino” – e l’espressione sorniona e semigoduta di Bergoglio – che volutamente fa il patrocinante, o il padrino, dell’invasione e degli invasori stranieri e potenzialmente nemici. E viene subito da pensare che, come accadde per la gita a Lesbo nel 2016, i patrocinati e i protetti di Bergoglio non vengono accolti all’albergo Santa Marta, ma scaricati al governo italiano che usa i soldi degli Italiani consenzienti e soprattutto di quelli dissidenti: accogliere e basta! Che ti piaccia o no. Il tutto col concorso di tanti preti di sinistra, o sinistri, che si compiacciono di spalleggiare l’invasione sempre a spese degli Italiani: metaforicamente e praticamente; e sempre non a loro carico o a carico di Bergoglio, ma imponendo a quartieri e villaggi la presenza indesiderata di gente che viene da noi per prendere gratuitamente e lautamente, magari attraverso gli appositi organismi “assistenziali” che sorgono come i funghi perché lucrano abbondantemente per ogni testa “accolta”… sempre con i soldi di pantalone e sempre a scapito dei “nostri poveri” che, per il semplice fatto di essere “nostri”, improvvisamente non sarebbero più poveri e bisognosi… né Bergoglio li considera al pari dei “piccoli” e dei “poveri” che reclamizza in ogni occasione, sol perché sono colorati e miscredenti e girano col telefonino di ultima generazione e con gli abiti “firmati”… da “poveri migranti bisognosi”. Chi dissente sarebbe un egoista che non eserciterebbe la carità cristiana. E’ vero! E non ci vergogniamo a dirlo: noi non siamo disposti ad esercitare la “carità” pelosa che frutta lauti proventi; noi non intendiamo “accogliere” chi viene a casa nostra a portare scompiglio e mescolamento; noi non intendiamo “ben accettare” chi viene portato a casa nostra per favorire la nostra scomparsa come uomini, come nazione e come cultura; noi intendiamo salvaguardare “egoisticamente” la salute fisica, psichica e mentale dei nostri fratelli in Cristo, dei nostri amici e parenti, dei nostri figli; noi, per quanto possibile, vogliamo conservare “egoisticamente” la nostra identità e l’eredità che ci hanno lasciato i nostri padri nella carne e i nostri padri nella Fede. Noi siamo noi e non i burattini di Bergoglio e gli schiavi del grande moloch che vuole ingoiare duemila anni di civiltà cattolica. Che Dio ci aiuti! Bergoglio no. Bergoglio ostenta spille perché si aprano i porti a chi è manovrato all’assalto delle nostre case. Bergoglio non serve Cristo, la Sua Chiesa e i Suoi fedeli, Bergoglio serve l’antico Nemico che “come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare” (I Pietro 5, 8). «Resistetegli saldi nella fede», esorta il primo Papa; resistete al diavolo e ai suoi manutengoli, soprattutto se travestiti da preti, da vescovi, da cardinali e da papi. ![]() San Pietro Andrea da Firenze (1365-68) - Particolare de “La Via della Salvezza” Cappella Spagnuolo, Santa Maria Novella, Firenze (torna
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