Interrotta la Messa

cacciati i fedeli

Notizia




Riportata anche da Marco Tosatti nel suo sito Stilum Curiae e a cui rimandiamo,
apprendiamo la notizia che questa Domenica 15 marzo 2020, i vigili urbani di Cerveteri, vicino Roma, hanno interrotto la celebrazione della Santa Messa, irrompendo in chiesa e allontanando il celebrante e i fedeli che assistevano alla celebrazione davanti alla porta della chiesa: pochi e in ordine sparso (si veda il video riportato nell’articolo di Tosatti).

Non v’è dubbio che ci troviamo di fronte ad un caso forse particolare ed episodico, magari dovuto ad un momento di esaltazione autoritaria da parte dei vigili urbani in questione, ma è altrettanto indubbio che il fatto accaduto è grave e introduce un possibile contenzioso tra la Chiesa e l’autorità civile. A questo proposito, lo stesso Tosatti pubblica un tempestivo intervento dell’Avv. Fabio Adernò, avvocato del Tribunale Apostolico della Rota Romana, Patrocinante presso i Tribunali della Città del Vaticano e della Repubblica Italiana, che è il caso di leggere e meditare.

Guarda caso, proprio ieri, abbiamo pubblicato un articolo di Giovanni Servodio che sembra anticipare scenari come questi e a cui rimandiamo: Dall’inversione dei valori ai nuovi preti – qui consideriamo che tutto questo sembra doversi addebitare all’emergenza sanitaria che stiamo attraversando, se non fosse che nel contempo è emersa un’altra emergenza: la sudditanza dei vescovi nei confronti dell’autorità civile, in base alla quale i presuli hanno disposto, seppure a macchia di leopardo, la chiusura parziale o totale delle chiese, come se questo rientrasse nelle loro prerogative; si veda a proposito quanto scritto da Mons. Carlo Maria Viganò.

Vero è che il vescovo è il capo della diocesi, che amministra secondo quanto ritiene più opportuno, ma ci sono due cose che non rientrano nella sua disponibilità: i diritti di Dio al culto dovutoGli e i diritti dei fedeli a partecipare alla preghiera con cui la Chiesa rende culto a Dio; anzi, queste due esigenze rientrano nei suoi doveri, mentre sembra che i vescovi li trascurino per l’amore di allinearsi col mondo.

Ci si permetta di osservare che questa evenienza dell’emergenza sanitaria sembra essere giunta al momento giusto, perché i poteri che muovono le diverse nazioni verso un’unica autorità mondiale hanno potuto cominciare a scoprire le carte: quello che sta accadendo oggi con i divieti e i controlli, che arrivano fino alle multe e al carcere, è come un’anticipazione di ciò che accadrà domani, il tutto accompagnato per di più dall’approvazione “popolare”. Quello che si profila col Nuovo Ordine Mondiale, a cui purtroppo la moderna gerarchia ecclesiale presta il suo aiuto, è una vera e propria dittatura iperinvasiva!

Istruttivo, a proposito, l’articolo scritto da Marcello Veneziani: Quanta libertà ci potrà costare restare sani.









marzo 2020
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