Tra veggenti e calamità annunciate

di Giacomo Fedele




Melania Calvat, veggente de La Salette
Immagine di quando si ritirò ad Altamura


A causa degli elementi imponderabili che accompagnano l’attuale crisi sanitaria, sono apparsi qua e là dei richiami a diverse profezie che negli ultimi duecento anni sono state proposte da alcuni veggenti. Tali profezie hanno un comune denominatore: annunciano disastri ed epidemie riconducibili tutte alle colpe degli uomini, le quali richiamano inevitabilmente il castigo di Dio.
Tralasciamo il fatto che oggi molti uomini di Chiesa si rifiutano di riconoscere l’esistenza del castigo divino, è un problema loro e della loro coscienza, e ci soffermiamo su qualcuna di queste profezie, tra tutte quelle riconosciute ed approvate dalla Chiesa come ispirate dall’intervento del Cielo.
Le più rilevanti di tali profezie sono riconducibili all’intervento diretto della Vergine Maria, che ha ripetutamente ammonito gli uomini per i loro peccati, invitandoli al pentimento e alla penitenza. E siccome il primo ambito che interessa la Santa vergine è la Chiesa, ecco che queste profezie parlano tutte delle colpe degli uomini di Chiesa, corrispondendo così al sentire diffuso dei fedeli che si chiedono se l’attuale pandemia non sia riconducibile alle tante offese a Dio prodottesi in questi ultimi anni ai vertici della Chiesa.
Ovviamente, non è pensabile che per colpa degli uomini di Chiesa possano subire le conseguenze del possibile castigo anche i laici, se non fosse che anche costoro non sono esenti da colpe di cui devono rispondere a Dio. D’altronde, gli uomini di Chiesa non vengono da un altro mondo, ma dallo stesso mondo corrotto in cui vivono anche i laici. Solo che sembra proprio che per arrivare ai vertici della Chiesa sia necessario che certi uomini di Chiesa siano più corrotti degli altri, se non addirittura in linea con gli stessi nemici della Chiesa e di Dio.

Per quanto queste considerazioni possano apparire gratuite ed eccessive, resta il fatto che considerazioni simili si trovano nelle profezie di cui abbiamo detto.
In questa occasione ci riferiremo alla profezia della Madonna de La Salette, la prima delle grandi apparizioni mariane del XIX e del XX sec., a cui seguirono Lourdes (1858) e Fatima (1917).



La Madonna apparve a due ragazzi intenti a pascolare le mucche sui tratturi del monte Planeau nei pressi del comune di La Salette Fallavaux, situato a circa 40 chilometri da Gap, nelle Alte Alpi della Provenza, Francia. I due ragazzi si chiamavano Maximin Giraud, 11 anni, e Mélanie Calvat, 14 anni. Era il 19 settembre del 1846.




La prima cosa da notare è che la Madonna apparve ai ragazzi in veste da contadina, con un Crocifisso al collo e la cuffia in testa ornata di rose; i gomiti poggiati sulle ginocchia e il volto singhiozzante nascosto tra le mani.







Consideriamo questa apparizione anche per un altro motivo: Melania Calvat in seguito ebbe modo di vivere in diversi luoghi, comprese alcune città italiane. Si fermò infine ad Altamura, oggi in provincia di Bari, nella Puglia; e qui morì il 14 dicembre 1904 all’età di 73 anni.
Come molti ricorderanno, la Puglia è una regione italiana un po’ particolare: è collocata all’estremo sud-orientale della penisola, quasi protesa a raccordare il continente all’Oriente. Nel corso dei secoli è stata teatro di eventi eccezionali, tutti legati alla religione cattolica, eventi che sono stati come pietre miliari per il culto cattolico in tutto il mondo. A noi non sembra un caso che Melania Calvat sia stata sepolta ad Altamura e qui fino ad oggi sia oggetto di venerazione.
Dei detti eventi, ricordiamo velocemente solo più importanti.




Promontorio del Gargano. Monte Sant'Angelo.
La grotta dell'apparizione di San Michele Arcangelo


Nel V secolo, sul promontorio del Gargano, in una grotta, è apparso l’Arcangelo San Michele. Sul posto, oggi denominato Monte Sant’Angelo, è ancora presente il Santuario di San Michele. E’ con un lembo del mantello di San Michele qui conservato che il vescovo Auberto consacrò il Santuario di Mont Saint Michel in Normandia, in Francia; e del pari si racconta della costruzione della Sacra di San Michele, nelle Alpi Cozie, in Piemonte, che sarebbe avvenuta col concorso di un altro lembo dello stesso manto, recato ivi da Monte Sant’Angelo da dei monaci del Santuario.
Cosa notevole: questi tre Santuarii del Santo Arcangelo sono situati a 1000 chilometri di distanza l’uno dall’altro; lungo una linea retta che parte dal Monte Carmelo in Galilea, e passa per l’isola di Symi, in Grecia, dove si trova un altro Santuario di San Michele.
Da Mont Saint Michel, la linea prosegue a Nord-Ovest fino a giungere in Cornovaglia, dove su un isolotto vicino Marazion si trova, un altro Santuario del Santo Arcangelo; e la stessa linea si conclude in Irlanda, sulla Great Skelling, dove l’Arcangelo apparve a San Patrizio e dove rimangono i resti di un altro santuario.





Su questa notevole concordanza si veda su questo stesso sito l’articolo: Il fondamento di una vera Europa.

Tornando in Puglia, nei pressi di Monte Sant’Angelo, si trova San Giovanni Rotondo, dove morì ed è sepolto San Pio da Pietrelcina, veneratissimo Santo stigmatizzato.




Tutta la Puglia è cosparsa  da luoghi di culto in cui si venera la Santa Vergine e le sue apparizioni e i suoi miracoli: da Santa Maria di Leuca ad Andria, Manduria e Martina Franca a Cursi, a Squinzano, solo per citarne alcuni.




Madonna dell'Alto Mare, Andria

Un altro evento notevole verificatosi in Puglia è quello della fede testimoniata dagli abitanti di Otranto.
Nel 1480, dal 29 luglio all’11 agosto, un’armata turca che mirava a conquistare il Regno di Napoli, assediò la città di Otranto, da terra e da mare, i circa 5000 abitanti opposero resistenza fino a quando i Turchi riuscirono a penetrare in città, dove massacrarono tutti gli abitanti fin dentro le chiese.
Al massacro sopravvissero 813 uomini, che i Turchi condussero sul colle della Minerva e a cui chiesero di abiurare la fede cattolica. Gli ottocento si rifiutarono e vennero trucidati, dopo che era stato decapitato un certo Primaldo che li aveva incitati a non abiurare il proprio Credo, e il cui corpo decapitato rimase miracolosamente in piedi per tutto il tempo del massacro, nonostate i soldati turchi cercassero di abbatterlo.




I corpi dei martiri furono ritrovati incorrotti dopo la cacciata dei Turchi e vennero seppelliti nella cripta della cattedrale, dove si trovano ancora oggi.





A questo evento notevole se ne aggiunse un altro. Un soldato turco trafugò dalla cattedrale la statua dorata della Madonna [si veda sopra], credendola di oro massiccio, e la portò a Valona, in Albania, da dove era arrivata l’armata turca. Accortosi che la statua era solo di legno, il soldato la abbandonò; ma la statua venne raccolta da una donna di Otranto che si trovava lì schiava. La padrona di questa donna era incinta e aveva grosse difficoltà a partorire, la schiava pregò la Madonna e la padrona partorì felicemente; in cambio acconsentì che la statua fosse rimandata ad Otranto.
La donna di Otranto la mise su una barca e l’abbandonò in mare, fidando nell’aiuto della Madonna. La barca, senza alcuno a bordo, attraversò il canale e giunse fino ad Otranto, dove la statua venne riconosciuta e ricondotta in cattedrale.

A questo punto possiamo tornare all’apparizione della Madonna a La Salette e a Melania Calvat.
La Madonna, apparsa in un globo di luce, incominciò a parlare ai ragazzi che si erano avvicinati.





[riprendiamo il testo con le parole della Madonna da un articolo pubblicato su questo sito nel settembre 1995 (http://www.unavox.it/013b.htm)]

…I governanti avranno tutti un medesimo progetto, che sarà di abolire e fare scomparire tutti i principi religiosi per sostituirli con il materialismo, l'ateismo, lo spiritismo, e ogni sorta di vizi. 
[…]
I giusti soffriranno molto, le loro preghiere, la loro penitenza e le loro lacrime saliranno fino al Cielo e tutto il popolo di Dio chiederà perdono e misericordia e chiederà il Mio aiuto e la Mia intercessione.
Allora Gesù Cristo con un atto della Sua misericordia grande per i giusti comanderà ai Suoi angeli che tutti i Suoi nemici siano messi a morte.
[…]
Allora si farà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesù Cristo sarà servito, adorato e glorificato; dappertutto fiorirà la carità. 
I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante e imitatrice delle virtù di Gesù Cristo. 
Il Vangelo sarà predicato dappertutto e gli uomini faranno grandi progressi nella fede perché vi sarà unità tra gli operai di Gesù Cristo e perché gli uomini vivranno nel timor di Dio. 
Questa pace tra gli uomini non sarà lunga: venticinque anni di abbondanti raccolti faranno loro dimenticare che i peccati degli uomini sono causa di tutte le pene che arrivano sulla terra.
Un precursore dell’anticristo, con le sue truppe di parecchie nazioni, combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo, egli spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi guardare come un Dio. 
La terra sarà colpita da ogni sorta di piaghe, (oltre la peste e la carestia che saranno dovunque), vi saranno delle guerre fino all’ultima guerra, che sarà allora fatta da dieci re dell’anticristo, i quali re avranno tutti lo stesso progetto e saranno i soli a governare il mondo. 
Prima che ciò succeda vi sarà una specie di falsa pace nel mondo; non si penserà che a divertirsi; i malvagi si abbandoneranno a ogni sorta di peccato; ma i figli della Santa Chiesa, i figli della fede, i miei veri imitatori crederanno nell'amore di Dio e nelle virtù che mi sono più care. 
Felici le anime umili guidate dallo Spirito Santo! Io combatterò con esse fino a che esse saranno nella pienezza dell'età. La natura chiede vendetta per gli uomini ed essa freme di spavento nell'attesa di ciò che deve arrivare alla terra insudiciata dai crimini. 
Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesù Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono più le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi. 
Sarà durante questo tempo che nascerà l’anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell’impurità; suo padre sarà Vescovo, nascendo vomiterà delle bestemmie, egli avrà dei denti, in una parola sarà il diavolo incarnato; egli lancerà delle grida spaventose, farà dei prodigi, non si nutrirà che di impurità.
[…]
Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’anticristo. I demoni dell’aria con l’anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre più. 
Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto, tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità.
[…]
Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini. 
La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione. 
Ma ecco Enoch ed Elia riempiti dello Spirito di Dio; essi predicheranno con la forza di Dio e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio e molte anime saranno consolate; essi faranno grandi progressi per virtù dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell’anticristo. 
Sciagura agli abitanti della terra!   

Dopo l’apparizione, i due ragazzi si diedero alla vita religiosa: Massimino entrò in seminario e Melania venne accettata dalle Suore della Provvidenza, nella cittadina di Corps. Qui non riuscì a prendere i voti e anzi conobbe amarezze e delusioni: il nuovo vescovo di Grenoble non la ritenne idonea. In seguito, avendo parlato dell’influenza massonica nel governo allora in carica, dovette mettersi in salvo e incominciò a spostarsi dalla Francia all’Inghilterra, alla Grecia, all’Italia. Qui, a Castellammare di Stabia, vicino Napoli, si poté fermare perché ebbe la fortuna di incontrare Don Luigi Salvatore Zola, dei Canonici Regolari Lateranensi, che le fece da direttore spirituale e la portò con sé quando venne nominato Vescovo di Lecce. Era il 1892 e Melania, dopo aver trascorso 17 anni a Castellammare di Stabia si stabilì a Galatina.
Qui incontrò Padre Annibale Maria di Francia, da Messina, fondatore della Congregazione delle Figlie del Divino Zelo (1887) e della Congregazione dei Rogazionisti (1897). Padre Annibale, che diverrà il biografo di Melania, la mandò a dirigere la sua Congregazione delle Figlie del Divino Zelo a Messina. Dopo aver accomodato le cose della Congregazione, in modo così ben fatto che Padre Annibale finì col considerarla come co-fondatrice della Congregazione stessa,




Melania viaggiò ancora in Francia e in Italia, per poi ritirarsi in incognito ad Altamura (1904). Venne dapprima ospitata dalla famiglia Giannuzzi, come fosse una signora francese di passaggio: e in seguito visse in casa d’affitto come Suor Maria della Croce.



Qui morì il 14 dicembre di quell’anno. Il suo funerale si svolse il 15 nella cattedrale di Altamura, presente tutto il Capitolo, in tale occasione il vescovo Mons. Cecchini rivelò l’identità di quell’anonima signora francese.
Nel 1918, Padre Annibale aprì al Altamura una Casa delle Figlie del Divino Zelo, dove, il 19 settembre, fece traslare i resti di Melania dal cimitero nella annessa chiesa di Sant’Antonio.



La tomba nella chiesa di Sant'Antonio

La città di Altamura ricorda con venerazione la veggente de La Salette e in varie occasioni ne ha fatto memoria, celebrandone nel 2004 il centenario della morte. Si consolida così questa sorta di legame ideale tra la Puglia e le Alte Alpi della Provenza; è come se il messaggio della Madonna avesse trovato un nuovo centro di irradiamento per l’Italia e il vicino Oriente mediterraneo.

Noi ci auguriamo che tutto questo oggi possa aiutare molte persone a riflettere sul significato nascosto della calamità che stiamo vivendo in questi mesi del 2020; sì, perché questa calamità, oltre agli aspetti reconditi di cui tanto si parla, ha anche un significato spirituale. Certe cose non accadono a caso e se è vero, come è vero, che il Signore trae il bene anche dal male, allora questa calamità deve servire a ricordare a tutti che i nostri peccati e le nostre mancanze nei confronti di Dio hanno una parte notevole nelle sventure che ci capitano, così che queste devono indurci al pentimento e al proposito di non peccare più, implorando il perdono del Signore e la grazia della riconciliazione.
Il destino eterno delle nostre anime è ben più prezioso delle vicissitudini dei nostri corpi, e in ogni occasione non dobbiamo trascurare di rivolgerci alla intercessione della Santissima Vergine Maria per ottenere il perdono e l’aiuto del Signore.




aprile 2020
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