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TEMPISTICA E MESSAGGI CIFRATI la riflessione di un fedele della FSSPX di Giacomo Fedele
Siamo diventati esperti in
relazioni diplomatiche? Certo che no!
Non è il nostro campo
preferito, soprattutto oggi che si legge diplomazia e si intende
doppionazia.
Ciò nonostante, in alcuni accadimenti di questi giorni, ci è parso di intravedere una sorta di esercizio di diplomazia a distanza, tra la Fraternità San Pio X e la Pontificia Commissione Ecclesia Dei. Il 24 ottobre, la Direzione della Fraternità rende pubblica la decisione di considerare “escluso” dalla stessa Fraternità uno dei suoi vescovi, Mons. Richard Williamson. Tale decisione non è il
risultato di un processo canonico, che non c’è mai stato, come
farebbe presumere la giustificazione generalizzata di disubbidienza ai
Superiori. E il processo non c’è mai stato perché un
giudizio canonico su un vescovo può pronunciarlo solo la Santa
Sede e non la Casa Generalizia della FSSPX.
Scatta allora l’esigenza diplomatica: come la mettiamo? Facciamo credere a tutti che
esista l’istituto canonico della “esclusione”, così possiamo
dire che il vescovo Mons. Williamson, “avendo
preso da diversi anni le distanze dalla direzione e dal governo della
Fraternità Sacerdotale San Pio X”, si sarebbe
auto-escluso da essa, così che noi, col cuore sanguinante di
dolore, non possiamo fare altro che prendere atto di questa sua
volontà e, in forza della carità cristiana, accettare
cristianamente la sua libera volontà, sia pure con la morte nel
cuore.
Traduzione del “diplomatichese”: è da un po’ che volevamo
cacciarlo, e speravamo che Roma, a cui spetta la giurisdizione, ci
togliesse la castagna dal fuoco. Ma Roma, dopo averlo minacciato a
voce, si è rifiutata di assumersi una responsabilità che
non avrebbe potuto sostenere codice alla mano. Piuttosto, la finezza
diplomatica suggerisce che è possibile cacciarlo facendo finta
che si sia auto-cacciato.
E come insegnano i maestri della dissimulazione, si può realizzare ad un tempo un’azione manifesta, meglio se eclatante, e un messaggio cifrato, che resta nascosto dal clamore. Messaggio
della direzione della FSSPX alla Pontificia Commissione Ecclesia Dei:
… Rimosso l’intoppo. Stop.
Tolta castagna dal fuoco. Stop. Soppesare captatio benevolentiae. Stop.
Intelligenti pauca. Stop. Manus manum lavat. Stop. Segue dichiarazione.
Stop …
Ma la tempistica è
parimenti importante in queste schermaglie diplomatiche, serve ad
accusare ricevuta del messaggio cifrato e a far capire di aver capito.
Messaggio della Pontificia
Commissione Ecclesia Dei alla
direzione della FSSPX: Il 27 ottobre, dopo tre giorni, la Pontifica Commissione Ecclesia Dei, rilascia una dichiarazione in più lingue, in cui, premesso che “la
Fraternità sacerdotale di (sic!) San Pio X ha indicato
di aver bisogno per parte sua di ulteriore tempo di riflessione e di
studio”, e considerato che “il nostro Santo Padre
Benedetto XVI cerca di promuovere e preservare l’unità della
Chiesa mediante la realizzazione della riconciliazione a lungo attesa
della Fraternità sacerdotale di (sic!) S. Pio X”, “è comprensibile
che vi sia bisogno di tempo per assorbire il significato di questi
recenti sviluppi”, pertanto “sono necessarie
pazienza, serenità, perseveranza e fiducia”.
Traduzione dal “diplomatichese”: abbiamo ricevuto il messaggio che
appalesa le vostre buone disposizioni a venire incontro alle nostre
esigenze. Prendetevi pure altro tempo, avremo così la
possibilità di valutare come procedere nei confronti degli altri
due vescovi che si sono permessi di dissentire da un eventuale accordo.
Vi ricordiamo che siete voi che morite dalla voglia di riconciliarvi e
bene avete fatto a darci una prova tangibile della vostra buona
volontà. Intanto vi concediamo una ulteriore dilazione,
così avrete il tempo di assorbire appieno il significato degli
sviluppi che si sono prodotti in questi ultimi 40 anni.
… Ottima mossa. Stop. Grati
rimozione castagna bollente. Stop. Assicuriamo comprensione travaglio.
Stop. Auspichiamo accettazione novità. Stop. Intelligenti pauca.
Stop. Diamo tempo necessario. Stop. Festina lente. Stop. Finis coronat
opus. Stop …
È da alcuni secoli che la
doppionazia produce immani disastri, e ad ogni catastrofe moderna
è sempre seguita la tanto auspicata pace… quella dei cimiteri.
In questa nuova guerra, c’è chi perderà la fede e c’è chi perderà la faccia e… come sempre… ci sarà il solito inascoltato che ammonisce: Siate, Cristiani, a muovervi più
gravi:
non siate come penna ad ogne vento, e non crediate ch'ogne acqua vi lavi. Se mala cupidigia altro vi grida, uomini siate, e non pecore matte, sì che 'l Giudeo di voi tra voi non rida! (torna
su)
ottobre 2012 |