L’abominio dell’offertorio
 



A causa dell'attuale emergenza, il numero di Radicati nella Fede di maggio non è stato possibile stamparlo, quindi non ne possiamo pubblicare l'editoriale.
In sostituzione pubblichiamo il contenuto dei video che sono stati messi in linea e che contengono gli interventi di Don Alberto Secci.

In questa pagina quello del 31 maggio 2020.
Il video può essere visto su YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=-7dpe7lCaWQ&feature=emb_logo

E' stato mantenuto lo stile parlato.


 Radicati nella Fede, foglio di collegamento della chiesa di Vocogno e della cappella dell’Ospedale di Domodossola (
dove si celebra la S. Messa tradizionale)




L'ABOMINIO DELL'OFFERTORIO




Ne abbiamo visti di tutti i colori, ne vedremo sempre di più … è come se fosse scomparso il rito della Messa, sostituito da un canovaccio … dove il prete, come teatrante, deve industriarsi a intrattenere i fedeli…
Siccome sono pochi gli uomini con senso artistico,  non solo ne vediamo di tutti i colori dal punto di vista del pericolo a livello di dogma e di verità di fede, ma vediamo anche di tutti i colori per quanto riguarda il cattivo gusto.
Ma tutto questo, che giustamente ci dà fastidio, ci indigna, … che ci fa reagire … deve portarci però a una reazione giusta, approfondire la questione. Non si può solo dire, oh, mamma mia, come celebra male, com’è brutta quella Messa … o che fastidio che ho avuto in chiesa. No, bisogna andare a vedere che cosa è successo.

Utilissimo, per capire che cosa è successo, è il testo di Michael Davies, La Riforma liturgia anglicana. C’è un parallelismo impressionante tra ciò che è successo in Inghilterra nel XVI secolo e quello a cui assistiamo noi oggi … impressionante parallelismo …

Vi dicevo che Cranmer, facendo il nuovo rito della cena del Signore, la Santa Comunione,… chiamata comunemente, come diceva lui, Messa, prende tantissimo da Martin Lutero. … Abbiamo visto già qualche cosa del Iudica me Deus… del Confiteor andiamo all’Offertorio.
Non voglio fare una trattazione minimente esaustiva, voglio solo invitarvi ad un’attenzione su questo. Chi vuole, va a leggere e va a cercare con più serietà, con più serietà di lavoro.
Cosa diceva Lutero dell’Offertorio, quello della Messa di sempre, quello della Messa della tradizione, la Messa romana? Lutero chiama “tutta questa abominazione chiamata offertorio”. E’ molto eclatante nel suo pronunciarsi. L’Offertorio lo chiamava “un cumulo di abominazione”. Dice “tutto il resto puzza di oblazione”.
E Lutero rigettava, dunque, tutto ciò che sa di oblazione. Diceva: “rigettiamo tutto, conserviamo solo ciò che è puro e santo”. Allora, Lutero soppresse, dunque, tutto l’Offertorio; che si trovava sotto diverse forme in tutti gli usi che si collegavano al rito romano.

Cranmer, per la messa inglese, fa altrettanto.  … E questo ci dice in che situazione è … disastrosa, siamo finiti noi, avendo visto la scomparsa delle preghiere dell’Offertorio nel Novus Ordo, non è dichiarata più con chiarezza l’intenzione, l’intenzione della Messa.
Troppo, troppo vicino a questo fastidio, che Lutero ha, ripeto, per tutta questa abominazione chiamata offertorio.
Per noi non è abominazione, per voi sono parole sante, che chiariscono l’intenzione e che fanno compiere in modo retto il gesto, il gesto sacrificale che è la Messa di Cristo.

Buona giornata e sia lodato Gesù Cristo.












maggio 2020

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