Bergoglio:
quando la Madonna serve da scusa



di Giovanni Servodio





Il prossimo 25 marzo 2022, Papa Bergoglio ha fissato, per le ore 17,00 nella Basilica di San Pietro, il compimento di un Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
Non sarebbe il primo, dopo quelli compiuti da Pio XII nel 1942 e 1952, da Paolo VI nel 1964 e da Giovanni Paolo II nel 1981 nel 1984. 
Tutti atti in diverso modo manchevoli rispetto alla richiesta formulata dalla Santa Vergine per mezzo di Suor Lucia il 13 giugno del 1929 a Tuy: «è arrivato il momento in cui il Santo Padre, insieme a tutti i vescovi del mondo, provveda a consacrare la Russia al mio Cuore Immacolato». 


Papa Bergoglio ha inviato a tutti vescovi una lettera e il testo dell’Atto di Consacrazione, che riportiamo in calce; chiedendo che tutti, vescovi, sacerdoti e fedeli, si uniscano a quest’Atto.
Mentre sembrerebbe che questa volta ci sarebbe la partecipazione di tutti i vescovi, sempre che tutti decidano di farlo, Papa Bergoglio ha approfittato di questa cerimonia per introdurre nell’Atto di Consacrazione una varietà di questioni che gli stanno a cuore.

Per prima cosa facciamo notare che Bergoglio ha coniato un nuovo titolo per la Santa Vergine Maria: «Regina della famiglia umana» (lo inserirà nelle Litanie Lauretane?).
Per seconda cosa facciamo notare che, contrariamente a quanto chiesto dalla Madonna, questo sarà un Atto di Consacrazione «dell’umanità, in modo particolare della Russia e dell’Ucraina».
E Bergoglio, rivolgendosi alla Madonna, si preoccupa di ricordare: “Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni [!] […] ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti […] Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra”.
E crea confusione circa il “mistero di iniquità” di Paolina memoria (cfr. 2 Ts 2,7), parlando di “mistero d’iniquità del male e della guerra” e dimenticando che San Paolo si riferisce all’abbandono della fede (si veda l’articolo di Fra Cristoforo in http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2297_Fra_Cristoforo_Mistero_iniquita.html).

In verità è il caso di notare che tutta la catechesi innovativa di Bergoglio può benissimo rientrare nel “mistero di inquità”, che come dice San Paolo nel passo citato è già in atto; ma è certo che San Paolo non parla di “Mistero di iniquità del male della guerra”, perché è evidente che si tratta di cosa molto più seria di quella che crede Bergoglio, che chiede alla Madonna:
«Il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata»; idea fissa di Bergoglio che continua a non avere a che vedere con quanto chiesto dalla Santa Vergine.

Quest’Atto di Consacrazione, quindi, disattende clamorosamente la richiesta della Madonna e come tale è ancora più manchevole di quelli compiuti in precedenza, con l’aggravante che serve a Bergoglio come una scusa per propagandare le sue idee.
Non c’è il minimo rispetto per la Madonna che ha chiesto una cosa molto importante per la salvezza degli uomini che si sono allontanati da Dio.

Che la Vergine Immacolata, Madre di Dio, abbia pietà di noi e interceda presso il Figlio suo Gesù Cristo perché ci preservi dalle fiamme dell’Inferno e porti in Cielo tutte anime, specialmente le più bisognose della Sua misericordia.


LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI VESCOVI PER L'ATTO DI CONSACRAZIONE
AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

https://www.vatican.va/content/francesco/it/letters/2022/documents/
20220321-lettera-consacrazione-cuoredimaria.html



Caro Fratello,

è trascorso quasi un mese dall’inizio della guerra in Ucraina, che sta causando sofferenze ogni giorno più terribili a quella martoriata popolazione, minacciando anche la pace mondiale. La Chiesa, in quest’ora buia, è fortemente chiamata a intercedere presso il Principe della pace e a farsi vicina a quanti pagano sulla propria pelle le conseguenze del conflitto. Sono grato, in questo senso, a tutti coloro che con grande generosità stanno rispondendo ai miei appelli alla preghiera, al digiuno, alla carità.

Ora, accogliendo anche numerose richieste del Popolo di Dio, desidero affidare in modo speciale alla Madonna le Nazioni in conflitto. Come ho detto ieri al termine della preghiera dell’Angelus, il 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione, intendo compiere un solenne Atto di consacrazione dell’umanità, in modo particolare della Russia e dell’Ucraina, al Cuore immacolato di Maria. Poiché è bene disporsi a invocare la pace rinnovati dal perdono di Dio, esso avverrà nel contesto di una Celebrazione della Penitenza, che avrà luogo nella Basilica di San Pietro alle 17, ora di Roma. L’Atto di consacrazione è previsto verso le 18.30.

Vuole essere un gesto della Chiesa universale, che in questo momento drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza, e affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace. La invito dunque a unirsi a tale Atto, convocando, nella giornata di venerdì 25 marzo, i sacerdoti, i religiosi e gli altri fedeli alla preghiera comunitaria nei luoghi sacri, così che il Popolo santo di Dio faccia salire in modo unanime e accorato la supplica alla sua Madre. Le trasmetto, al riguardo, il testo dell’apposita preghiera di consacrazione, così da poterla recitare, lungo quel giorno, in fraterna unione.

La ringrazio per l’accoglienza e per la collaborazione. Benedico di cuore Lei e i fedeli affidati alle sue cure pastorali. Che Gesù vi protegga e la Vergine Santa vi custodisca. Pregate per me.

Fraternamente,

Da San Giovanni in Laterano, 21 marzo 2022

FRANCESCO




O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. Tu sei Madre, ci ami e ci conosci: niente ti è nascosto di quanto abbiamo a cuore. Madre di misericordia, tante volte abbiamo sperimentato la tua provvidente tenerezza, la tua presenza che riporta la pace, perché tu sempre ci guidi a Gesù, Principe della pace.

Ma noi abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro, che ci vuole fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!

Nella miseria del peccato, nelle nostre fatiche e fragilità, nel mistero d’iniquità del male e della guerra, tu, Madre santa, ci ricordi che Dio non ci abbandona, ma continua a guardarci con amore, desideroso di perdonarci e rialzarci. È Lui che ci ha donato te e ha posto nel tuo Cuore immacolato un rifugio per la Chiesa e per l’umanità. Per bontà divina sei con noi e anche nei tornanti più angusti della storia ci conduci con tenerezza.

Ricorriamo dunque a te, bussiamo alla porta del tuo Cuore noi, i tuoi cari figli che in ogni tempo non ti stanchi di visitare e invitare alla conversione. In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci. Ripeti a ciascuno di noi: “Non sono forse qui io, che sono tua Madre?” Tu sai come sciogliere i grovigli del nostro cuore e i nodi del nostro tempo. Riponiamo la nostra fiducia in te. Siamo certi che tu, specialmente nel momento della prova, non disprezzi le nostre suppliche e vieni in nostro aiuto.

Così hai fatto a Cana di Galilea, quando hai affrettato l’ora dell’intervento di Gesù e hai introdotto il suo primo segno nel mondo. Quando la festa si era tramutata in tristezza gli hai detto: «Non hanno vino» (Gv 2,3). Ripetilo ancora a Dio, o Madre, perché oggi abbiamo esaurito il vino della speranza, si è dileguata la gioia, si è annacquata la fraternità. Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione. Abbiamo urgente bisogno del tuo intervento materno.

Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.
Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.
Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.
Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.
Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.
Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.
Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.
Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.
Regina della pace, ottieni al mondo la pace.

Il tuo pianto, o Madre, smuova i nostri cuori induriti. Le lacrime che per noi hai versato facciano rifiorire questa valle che il nostro odio ha prosciugato. E mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata.

Santa Madre di Dio, mentre stavi sotto la croce, Gesù, vedendo il discepolo accanto a te, ti ha detto: «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26): così ti ha affidato ciascuno di noi. Poi al discepolo, a ognuno di noi, ha detto: «Ecco tua madre» (v. 27). Madre, desideriamo adesso accoglierti nella nostra vita e nella nostra storia. In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria.

 Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace. Il sì scaturito dal tuo Cuore aprì le porte della storia al Principe della pace; confidiamo che ancora, per mezzo del tuo Cuore, la pace verrà. A te dunque consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo.

Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate. Donna del sì, su cui è disceso lo Spirito Santo, riporta tra noi l’armonia di Dio. Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che “sei di speranza fontana vivace”. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace. Amen.



marzo 2022
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