Le scuole residenziali degli indiani in Canada

Parte seconda


Articolo della Fraternità San Pio X


Pubblicato sul sito informazioni della Fraternità





Una tomba nel cimitero di Kamloops della comunità indiana


Nel primo articolo abbiamo dimostrato che la responsabilità generale delle scuole residenziali per gli indiani era del governo canadese e che certi cattivi funzionamenti erano imputabili alla maniera in cui erano state gestite queste scuole.
In questo secondo articolo riprendiamo un articolo pubblicato l’11 gennaio 2022 da The Dorchester Review, una rivista canadese di storia, che smantella false notizie di rara portata.

Per il professore Jacques Rouillard, professore emerito  del Dipartimento di Storia dell’Università di Montreal: «A Kamloops non è stato trovato neanche un corpo.
Dopo sette mesi di recriminazioni e di denunce, dove sono i resti dei ragazzi inumati nella scuola di Kampools? La stampa canadese ha appena onorato i ragazzi delle scuole come «Persone dell’anno 2021». Il grande clamore mediatico dell’estate [2021] è nato dalla digitalizzazione di parte del sito in cui la scuola ha operato dal 1890 al 1978, nella Columbia Britannica.

La “scoperta” è stata segnalata per la prima volta il 27 maggio 2021 da Rosanne Casimir, capo della Prima nazione Tk'emlúps te secwépemc, dopo che un’antropologa, Sarah Beaulieu, aveva utilizzato un radar che penetra nel terreno per cercare i resti di ragazzi che si ritenesse fossero stati sepolti là.

Questa giovane antropologa insegna antropologia e sociologia fin dal 2018 alla University of the Fraser Valley. La sua relazione preliminare si basa su depressioni e anomalie individuate nel terreno di un frutteto di mele vicino alla scuola, non su resti riesumati. Secondo il capo Casimir, questi «ragazzi scomparsi» rappresentano «morti non documentati». La loro presenza, dice, è “nota” da tempo nella comunità e «alcuni avevano appena tre anni» [1].

In base a nuove ricerche rese pubbliche nel corso di una conferenza stampa del 15 luglio 2021, l’antropologa ha ridotto la scoperta potenziale da 215 a 200 «sepolture probabili». Ella ha trovato numerose «perturbazioni nel terreno come radici di alberi, metallo e pietre».

«Le perturbazioni rivelate dal radar» - ha dichiarato, l’hanno portata a concludere che i siti hanno «numerosi segni che si presentano come delle sepolture». Ma non può confermarlo fino a quando non verranno fatti degli scavi – se mai avverrà.
Un portavoce della comunità indiana afferma che il rapporto completo non può essere comunicato ai media (2). Per il Capo Casimir «Non è ancora chiaro se il proseguimento dei lavori sul sito di Kamloops comporterà degli scavi».


Reazioni diverse e distorte

La “scoperta” di Kampools del 2021 ha suscitato scalpore in Canada e all’estero. Sulla base della valutazione preliminare e prima che venissero trovati resti o che venisse redatto un rapporto credibile, il primo ministro Justin Trudeau ha immediatamente fatto riferimento a «un capitolo oscuro e vergognoso» della storia canadese. [3]

Il primo ministro della Columbia Britannica, John Horgan, si è detto «inorridito e con il cuore spezzato» nell’apprendere di un luogo di sepoltura per 215 bambini che mette in evidenza la violenza e le conseguenze del sistema delle scuole [4]. Diverse altre comunità indiane e media si sono riferite in seguito a tombe anonime.

Il 30 maggio il governo federale ha messo a mezz’asta le bandiere di tutti i suoi edifici, quindi ha istituito una festa per onorare i ragazzi «scomparsi» e i sopravvissuti delle scuole residenziali. Spontaneamente, gruppi di scarpe, magliette arancioni e altri oggetti venivano posti sui gradini delle chiese o davanti alle assemblee legislative in memoria delle piccole vittime.

In tutto il paese sono state bruciate o vandalizzate diverse chiese [68 alla data dell’articolo]. Delle statue sono state imbrattate o distrutte. La statua della Regina Vittoria davanti all’Assemblea legislativa di Manitoba è stata sfigurata e demolita. La statua di Sir John A. Macdonald, primo ministro del Canada, è stata rovesciata a Montreal, la testa è stata staccata e fatta rotolare a terra.

In seguito alle affermazioni infondate dei capi indiani, molti media hanno amplificato la storia, affermando che i corpi di 215 ragazzi erano state ritrovati, aggiungendo che erano «spariti» dei ragazzi delle scuole e che i parenti non erano stati informati. I siti sono diventati delle «fosse comuni» in cui i corpi erano stati gettati alla rinfusa.

Queste pretese «novità» hanno fatto il giro dei media. Il New York Times del 28 maggio titolava «Una storia orribile: una fossa comune di ragazzi indiani segnalata il Canada»; e aggiornando la storia il 5 ottobre, riportava: «Per decenni, la maggior parte [sic] dei ragazzi nativi del Canada sono stati portati via dalle loro famiglie e costretti a frequentare le scuole residenziali.
«Un gran numero [sic] di essi non sono rientrati nelle loro case, le famiglie hanno ricevuto solo vaghe spiegazioni, perfino nessuna». La comunità indiana «ha trovato delle prove di quello che è accaduto a certi ragazzi spariti: una fossa comune contenente i resti di 215 ragazzi nel terreno di una vecchia scuola» (5).


Rapporti falsi

Questi falsi rapporti hanno spinto l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti dell’Uomo ha parlare della situazione come di «una violazione dei diritti dell’uomo in larga scala». L’ONU ha esortato le autorità canadesi e la Chiesa cattolica a condurre delle «inchieste approfondite sulla scoperta di una fossa comune contenente i resti di più di 200 ragazzi», e questo senza che un solo corpo fosse stato trovato (6).

Amnesty International ha chiesto che le persone e le istituzioni responsabili dei «resti» «ritrovati» a Kamloops fossero assicurati alla giustizia (7).
È piuttosto ironico che la Cina, probabilmente colpevole delle più grandi violazioni dei diritti umani della storia, abbia chiesto nel giugno 2021 al Tribunale per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, un’indagine sulle violazioni dei diritti umani commesse contro le popolazioni indiane del Canada (8).

I presunti autori di questo “crimine” si profondano in scuse: il governo, le comunità religiose, la Conferenza episcopale cattolica. A giugno papa Francesco ha espresso il suo dolore per “la scioccante scoperta in Canada dei resti di 215 ragazzi” a Kamloops [9] e ha promesso di andare in Canada.

I capi indiani esigono delle scuse ufficiali e certi chiedono che la Chiesa offra maggiori risarcimenti ai sopravvissuti (10).
Per scoprire la verità sulle tombe non contrassegnate, a giugno il governo canadese ha assegnato un importo di 27 milioni di dollari per «identificare e delineare i luoghi di sepoltura e portare i resti a casa di chi lo desidera» [11].

I governi e i media continuano a dare credito a ciò che in realtà è una tesi: la tesi della “sparizione” di ragazzi nelle scuole residenziali.
Da un'accusa di «genocidio culturale» avallata dalla Truth and Reconciliation Commission (TRC), si è passati al «genocidio fisico», una conclusione che la Commissione rifiuta esplicitamente nel suo rapporto [12].

Tutto questo si basa su delle anomalie del suolo che fra l’altro potrebbero essere facilmente causate dalle radici, come spiegato dalla stessa antropologa nel corso della sua conferenza stampa del 15 luglio.

Secondo un altro antropologo, Scott Hamilton, che ha lavorato sui cimiteri delle scuole residenziali per conto della CVR tra il 2013 e il 2015, bisogna essere molto prudenti con l’utilizzo del geo-radar, perché il suolo potrebbe essere stato perturbato da accumuli sedimentari o da elementi legati all’attività umana» (13).

Un progetto per testare il suolo con lo stesso metodo presso la scuola residenziale di Brandon, Manitoba, iniziato nel 2012 e ripreso nel 2019, non ha ancora prodotto risultati conclusivi. Il gruppo di ricerca sta lavorando all’identificazione di 104 potenziali tombe e deve ancora consultare gli archivi della scuola e interrogare i sopravvissuti [14].

Nel suo rapporto del 2015, la CVR ha identificato 3 200 decessi di ragazzi nelle scuole residenziali. Ma non è stato possibile trovare i nomi di un terzo dei ragazzi (32%) e per la metà (49%), la causa del decesso [15]. 
Perché vi erano tanti allievi «senza nome» nelle scuole residenziali? Secondo il rapporto vi erano «importanti limitazioni nella qualità e nella quantità dei dati che la Commissione ha potuto consultare sui decessi nelle scuole» (16).

Ogni trimestre, i direttori delle scuole riportavano i nomi degli studenti che frequentavano la scuola finanziata dal governo e specificavano i nomi degli studenti deceduti. Ma «in molti casi», i dirigenti scolastici hanno semplicemente indicato il numero dei ragazzi morti l’anno precedente, senza identificarli. Oppure, potrebbero fornire un totale del numero di studenti morti dall’apertura di una scuola, ma senza indicazione di nome, anno o causa del decesso [17].

La Commissione ha incluso tutti questi allievi senza nome nel totale dei decessi: ne deriva che i decessi degli allievi abbiano potuto essere conteggiati due volte: nel rapporto trimestrale dei dirigenti scolastici e nella compilazione generale senza nome. La Commissione ha ammesso la possibilità di questa eventualità [18].

Questo metodo impreciso gonfia notevolmente il numero di studenti scomparsi e il vero stato di conoscenza della loro morte. Ed è questa disinformazione che sta dietro al presupposto che tutti gli studenti senza nome siano scomparsi all’insaputa dei loro genitori e che le scuole li abbiano seppelliti grossolanamente in fosse comuni.

E’ probabile che questa lacuna metodologica riguardi gli anni anteriori al 1950, poiché il tasso di mortalità registrato dalla Commissione nelle scuole residenziali dal 1921 al 1950 è il doppio di quello dei giovani canadesi della popolazione generale di età tra i 5 e i 14 anni – circa quattro decessi l’anno ogni 1000 giovani che frequentavano le scuole.
Quando la Commissione ha potuto individuare la causa dei decessi, essi sono stati principalmente dovuti a tubercolosi e influenza.

D’altra parte, il tasso di mortalità nelle scuole residenziali era paragonabile alla media canadese dal 1950 al 1965, sempre per i giovani dai 5 ai 14 anni (19).
Questo calo rispetto al periodo precedente è probabilmente la conseguenza dell’inoculazione di vaccini avvenuta nelle scuole residenziali al pari delle altre scuole canadesi.


Decessi nelle scuole di Kamloops

La Commissione ha espresso la speranza che venga condotta un’inchiesta più approfondita sui rapporti dei decessi nelle scuole industriali, e Rosanne Casimir ha affermato che era di «fondamentale importanza identificare questi ragazzi perduti» a Kamloops [20].
Sono lieto di riferire qui su The Dorchester Review che abbiamo completato uno studio su questo.

Fondata nel 1890 su iniziativa del capo Shuswap Louis Clexlixqen, la scuola industriale di Kampools è stata diretta da generazioni di preti e di frati degli Oblati di Maria Immacolata, e dalle suore di Sant’Anna del Quebec.

Secondo la stima di Mathieu Perrault ne La Press del 2 luglio 2021, negli anni cinquanta, con circa 500 ragazzi, la scuola era diretta da quattro Oblati anglofoni e 11 suore di Sant’Anna. Secondo lui, una scuola residenziale tipica gestita dalla Chiesa cattolica contava due e tre Oblati, una dozzina di religiosi e spesso centinaia di ragazzi (21).

Nella scuola di Kampools, il National Center for Truth and Reconciliation (CNVR)
ha ufficialmente registrato i nomi di 51 ragazzi deceduti tra il 1915 e il 1964 (22).
Noi abbiamo potuto trovare delle informazioni su questi ragazzi nella Bibliothèque et Archives du Canada e nei certificati di morte conservati nella risorsa Généalogie en ligne des Archives de la Colombie-Britannique qui, sembra, non sia stata consultata dai ricercatori del CNVR [23].

Combinando queste due fonti si ottiene un buon quadro dei decessi di almeno 35 dei 49 allievi (due sono duplicati) [24]. Diciassette sono morti in ospedale e otto nella propria riserva a causa di malattia o incidente. Quattro sono stati oggetto di autopsie e sette di indagini del coroner.

Per quanto riguarda i luoghi di sepoltura, 24 sono sepolti nel cimitero della loro riserva indiana originaria e quattro nel cimitero della riserva indiana di Kampools, Per i restanti 49 ragazzi, mancano le informazioni o è necessario consultare il certificato di morte completo della Agenzia delle statistiche dello stato civile della Colombia Britannica.

Siamo ben lungi dall’affermazione non verificata secondo la quale le autorità hanno trascurato o in qualche modo coperto i loro decessi o che i genitori non siano stati informati, o che le spoglie non siano mai state riportate nelle loro case.

A partire dal 1935, il Ministero degli Affari Indiani ha imposto una procedura per il decesso di ogni allievo: il direttore della scuola deve informare l’agente del Dipartimento, che forma un comitato d’inchiesta composto da lui stesso, dal direttore e dal medico che ha constatato il decesso. I genitori dovranno essere informati dall’inchiesta e autorizzati ad assistervi e fare una dichiarazione (25).

Così, Kathleen Michel, 14 anni, si è ammalata il 25 aprile 1937 ed è stata curata nella scuola da un infermiere, che ha chiamato un medico. Il 1 maggio è stata trasferita all’ospedale Royal Inland di Kamloops; è stata curata da un medico, ma è deceduta due giorni dopo per una nefrite acuta complicata da morbillo e disfunzione cardiaca.

Nel suo rapporto, il medico non ha trovato delle deficienze nelle cure prodigate nella scuola. Il padre è stato informato dell’inchiesta, ma non ha potuto assistervi. Sfortunatamente, il memorandum dell’inchiesta non precisa dove sia stata sepolta (26).




Il capo Louis Clexlixqen


Un’importante scuola residenziale nella comunità indiana

La scuola residenziale di Kampools è situata al centro della riserva di Kampools, cosa che non è mai stata fatta notare dai portavoce indiani o dai media.
Il rapporto della CVR indica che «le scuole erano praticamente tutte gestite da delle Chiese nei primi anni del sistema e la sepoltura cristiana era la norma nella maggior parte delle scuole»

Inoltre, l’adiacente cimitero della chiesa «può essere utilizzato come luogo di sepoltura per gli studenti che muoiono a scuola, così come per i membri della comunità locale e gli stessi missionari». [27] Questo è il caso di Kamloops. La nostra ricerca mostra che 4 studenti sono sepolti in un cimitero nella riserva, vicino alla chiesa di San Giuseppe, non lontano dalla scuola.

Con il cimitero così vicino, è veramente credibile che i resti di 200 ragazzi siano stati seppelliti clandestinamente in una fossa comune, nella stessa riserva, senza alcuna reazione del Consiglio della tribù fino all’estate scorsa? Il capo Casimir afferma che la presenza dei resti di ragazzi era «nota» dalla comunità da molto tempo.

Le famiglie degli indiani sono preoccupati della sorte dei loro figli al pari di ogni altra comunità: perché non hanno detto niente? E come pensare che dei religiosi e delle religiose abbiano potuto commettere dei crimini così sorditi senza che vi sia stata dissidenza o denuncia?

La scuola è anche vicina alla città di Kampools. Gli agenti del Ministero degli Affari Indiani, che sorvegliano da vicino le attività della scuola, avrebbero reagito rapidamente alla notizia della sparizione o del decesso di un ragazzo, quando accadeva. E la provincia esigeva che fosse compilato un certificato di morte per tutte le persone decedute.

All’inizio del XX secolo, la Colombia Britannica non era il Far West. Oggi, un ricercatore che desideri ottenere il certificato di morte di un ragazzo che ha frequentato la scuola residenziale di Kamloops può ottenerlo inserendo il nome e la data di morte sul sito web della British Columbia Genealogical Records. Questo tipo di ricerca è possibile anche in altre province.


Un altro sito come esempio

Chiudiamo con un altro sito di «sepolture senza nome» vicino ad una scuola residenziale: quello della Prima Nazione Cowessess (Merieval) nel Saskatchewan, che ha creato altri clamori lo scorso giugno dopo l’annuncio fatto di Kamloops.

Utilizzato fin dal 1899, in una regione remota, era gestito dagli Oblati e dalle Suore di San Giuseppe e di San Giacinto. La ricerca geo-radar è più avanzata lì poiché sono state scoperte 751 tombe ben disposte. Come ha mostrato un giornalista di CBC News, in realtà è solo il cimitero cattolico della Missione del Cuore Immacolato di Maria, nel Marieval.

Secondo il registro dei battesimi, dei matrimoni e delle sepolture dal 1885 al 1933, sul posto ci sono sicuramente tombe di ragazzi morti nella scuola, ma anche quelle di molti adulti e ragazzi sotto i cinque anni della zona circostante. «C’era un po’ di tutto in quel cimitero», hanno detto la residente locale Pearl Lerat e sua sorella, Linda Whiteman, che hanno frequentato la scuola Marieval dalla fine degli anni ‘40 alla metà degli anni ‘50.

Pearl ha detto che «genitori, nonni e antenati delle suore sono sepolti lì con altre persone estranee alla Prima Nazione», bianchi e indiani insieme. Secondo altri abitanti, le tombe avevano croci e lapidi fino agli anni ‘60, quando un sacerdote le rimosse perché il cimitero era «in pessime condizioni» [28].

Secondo lo storico Jim Miller dell’Università del Saskatchewan, «i resti dei ragazzi scoperti a Marieval e Kamloops erano stati sepolti nei cimiteri secondo riti cattolici, sotto croci di legno che si andavano rapidamente sgretolando».

«La croce di legno era un segno di sepoltura cattolico per i poveri», conferma Brian Gettler dell’Università di Toronto [29]. I cimiteri delle scuole residenziali con le loro croci di legno assomigliano probabilmente all’attuale cimitero indiano di San Giuseppe nella riserva di Kamloops.
Secondo il rapporto della CRC, il cimitero è spesso servito come luogo di sepoltura per gli studenti morti a scuola e per i membri della comunità locale. Dopo la chiusura delle scuole residenziali, i cimiteri furono abbandonati: divennero difficili da localizzare o furono adibiti ad altri scopi [30]. La Commissione ha proposto che siano identificati, mantenuti e protetti.

È difficile credere che una ricerca preliminare di un presunto cimitero o fossa comune in un frutteto di mele su un terreno di riserva vicino alla scuola residenziale di Kamloops possa aver portato a una tale spirale di affermazioni avallate dal governo canadese e ripetute da tutti i media.

Questo dà un’impressione terribilmente semplicistica delle complesse questioni della storia canadese. Le esumazioni non sono ancora iniziate e non sono stati trovati resti. Immaginazione ed emozione hanno prevalso sulla ricerca della verità. Sulla via della riconciliazione, il modo migliore non è cercare e dire la verità piuttosto che creare miti sensazionali?

La conclusione del professore Rouillard è molto benevola, ma non sembra esagerato pensare che certuni abbiano ben pensato al vecchio proverbio: «Calunniate, calunniate, rimarrà sempre qualcosa».


NOTE

1 - Courtney Dickson, Bridgette Watson, «Secondo la Prima Nazione, i resti di 215 ragazzi sono stati ritrovati  sepolti nella vecchia scuola residenziale della Colombia Britannica», CBC News, 27 maggio 2021, aggiornato il 29 maggio 2021; Tk’emlúps te secwépemc, Comunicato stampa, «Scoperti dei resti di ragazzi della scuola residenziale di Kamloops », 27 mai 2021.
2 - Jana G. Pruden et Mike Hager, «Un’antropolga spiega come ha concluso che 200 ragazzi sono stati sepolti nella scuola residenziale di Kamloops », Globe and Mail, 15 luglio 2021, aggiornato il 16 luglio 2021.
3 -  Justin Trudeau su Twitter, 28 maggio 2021.
4 -  Stampa canadese « Il primo ministro della Colombia Britennica è ‘inorridito’ dalla scoperta di resti sul sito della scuola residenziale di Kamloops », 28 maggio 2021.
5 - New York Times, 28 maggio 2021, 5 ottobre 2021.
6 - Nazioni Unite, Diritti dell’Uomo, ufficio dell’Alto Commissario, « Degli esperti dell’ONU chiedono al Canada e alla Santa Sede di indagare sulla fossa comune di una scuola residenziale», Ginevra, 4 giugno 2021.
7 - Amnesty International, «Lettera al Primo Ministro Justin Trudeau », 14 giugno 2021.
8 - Adam Taylor, « La Cina chiede un’inchiesta sui diritti dell’uomo in Canada, anticipando la richiesta d’inchiesta sui cattivi trattamenti inflitti agli Ouïghours », The Washington Post, 22 giugno 2021.
9 - Linda Bordoni, «Il Papa si dice scioccato dalla scoperta della scuola residenziale canadese e prega per la guarigione», Vatican News, 6 giugno 2021.
10 - Brooklyn Neustaeter, « I capi indiani chiedono delle scuse e un risarcimento al Papa in vista di una eventuale visita in Canada », CTV News, 27 ottobre 2021.
11 - Rachel Aiello, « 27 milioni di dollari saranno presto messi a disposizione delle comunità per aiutarli a localizzare  i ragazzi che sono morti nelle scuole residenziali: il governo federale», CTV News, 2 giugno 2021.
12 - Onorare la verità, riconciliarsi per l’avvenire. Compendio del rapporto finale della Commissione per la Verità e la Riconciliazione del Canada, 2015, p. 1.
13 - Dr Scott Hamilton, «Dove sono sepolti i ragazzi?», Dipartimento di Antropologia, Università Lakehead, c. 2015, Rapporto del Centro Nazionale per la Verità e la Riconciliazione, p. 36.
14 - Marek Tkach, « La Prima Nazione di Manitoba lavora per identificare 104 tombe potenziali nell’antica scuola residenziale di Brandon », Global News, 14 giugno 2021, aggiornato il 28 giugno 2021.
15 - Rapporto finale della Commissione per la Verità e la Riconciliazione del Canada, vol. 4, Le scuole residenziali del Canada: Missing Children and Unmarked Burials, McGill-Queen’s University Press, Montréal et Kingston, 2015, p. 1.
16 - Ibid., p. 8.
17 - Ibid., p. 7-8.
18 - Ibid., p. 7.
19 - Ibid., p. 19, 22.
20 - Tk’emlúps te secwépemc, Comunicato stampa « I risultati dell’inchiesta KIRS sui ragazzi spariti sono solo una parte dell’inchiesta  e del lavoro necessario per portare la pace nelle famiglie e nelle comunità», 15 luglio 2021.
21 - Mathieu Perreault, « Gli Ordini religiosi nelle scuole residenziali, una storia del Quebec», La Presse Torstar, 2 luglio 2021. https://www.thestar.com/news/canada/2021/07/02/religious-orders-in-resid...
22 - Centro Nazionale per la Verità e la Riconciliazione https://nctr.ca/residential-schools/british-columbia/kamloops-st-louis/
23 - Archivi della C.-B., Généalogie, Recherche générale http://search-collections.royalbcmuseum.bc.ca/Genealogy
24 - Biblioteca e archivi del Canada, Série de dossiers scolaires – 1879-1953 (RG10), A  proposito di documenti: Programme des affaires indiennes et inuites sous-fonds : Série de dossiers scolaires, 1879-1953 (RG10-B-3-d), BAC c-8770, numéro 829 ; BAC c-8773, numéro 1323.
25 - Rapporto finale della Commissione per la Verità e la Riconciliazione del Canada, vol. 4, Le scuole residenziali del Canada : Ragazzi spariti e sepolture anonime, p. 9.
26 - Scuola residenziale di Kamloops, Kathleen Michel, Bibliothèque et Archives Canada, Série de dossiers scolaires - 1879-1953 (RG10), BAC C-8773-01350.
27 - Rapporto finale della Commissione per la Verità e la Riconciliazione del Canada, vol. 4, p. 118-119.
28 - Jorge Barrera, « Un registro cattolico dei sopravvissuti offre degli indizi per sapere chi potrebbe sepolto nel cimitero  a fianco della scuola residenziale di Marieval », CBC News, 20 luglio 2021. En ligne : https://www.cbc.ca/news/indigenous/marieval-cemetery-graves-1.6106563
29 - Mathieu Perreault, « Gli ordini religiosi nelle scuole residenziali: una storia del Quebec», loc. cit.
30 - Rapporto finale della Commissione per la Verità e la Riconciliazione del Canada, vol. 4, p. 125-134.





agosto 2022
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