Difendiamo la Santa Messa cattolica !

di Catholicus





Abbiamo visto, in un nostro precedente articolo, come l’azione di autodemolizione della Chiesa Cattolica ad opera della sua stessa gerarchia (iniziatasi a partire dal Concilio Vaticano II e dai Papi conciliari, e poi proseguita con i Papi post-conciliari e la gerarchia pressoché unanime) abbia riguardato tutti gli aspetti della Chiesa-istituzione, e cioè le basi dottrinali, gli strumenti operativi (liturgia, sacramenti, sacramentali, arte ed architettura sacra), gli obiettivi pastorali (missione evangelizzatrice, conquista di anime a Cristo) e l'obiettivo aoprannaturale: la salus animarum.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4808_Catholicus_Autodemolizione_della_Chiesa.html

Adesso, alla luce dei recenti, reiterati attacchi alla Santa Messa cattolica, impropriamente definita “Messa antica”, sentiamo l’obbligo di scendere in campo  a difesa della liturgia che ha formato intere schiere di Santi, missionari, Martiri della fede, costruttori di basiliche e cattedrali, evangelizzatori di interi popoli e continenti. Sentiamo il dovere, noi che siamo nati cattolici, che siamo stati battezzati cattolici, e che tali vogliamo rimanere fino al nostro ultimo giorno (come disse il Cardinale Ottaviani durante il Concilio Vaticano II), sentiamo il dovere, dicevamo, di difendere con tutte le nostre forze la Santa Messa cattolica (quella tridentina, di san Pio V, per intenderci) dagli assalti e dalle “ostili insidie” dei servi del Nemico di Cristo, infiltratisi nella Chiesa Cattolica fino a prenderne il controllo,  da alcuni decenni a questa parte.
Gli ultimi, forsennati attacchi alla messa tridentina (l’unica, sola forma della liturgia cattolica bimillenaria) che le sono stati portati recentemente (Traditionis  Custodes, Desiderio Desideravi, Rescritto-Roche) ci impongono l’obbligo di passare al contrattacco, testimoniando e dimostrando la nostra fedeltà alla vera liturgia cattolica, memori del famoso motto luterano “cambiata la Messa, cambiata la religione” e dell’antico adagio “lex credendi, lex orandi”.

Da rito cristocentrico, qual era prima della rivoluzione a firma Montini-Bugnini, la Santa Messa si è poi trasformata in un ibrido rito cattoprotestante, poco cattolico e molto protestante, antropocentrico e dissacrante, secondo lo stile luterano, con innegabili segni di assimilazione delle caratteristiche rivoluzionarie protestanti: abbandono della talare, dell’altare (sostituito da un tavolo da refettorio), delle balaustre, degli inginocchiatoi, del pulpito, dei confessionali, della celebrazione agli altari laterali, della forma a croce latina dei nuovi edifici sacri, dei campanili; senza considerare, poi, l’abbandono della lingua latina, vero segno dell’universalità della Chiesa di Cristo, dal forte potere esorcistico, passo necessario per manipolare e falsificare Sacra Scrittura e Canone liturgico : il “pro multis” della consacrazione, sostituito dal “per tutti”, il Gloria ed il Pater Noster, recentemente modificati in senso modernista, il Sanctus, dove il “Dio degli eserciti” è stato sostituito dal massonico “Dio dell’universo”; il “Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum”, sostituito dal protestantico “non son degno di partecipare alla Tua mensa”; infine, l’abbandono del giuramento antimodernista, della preghiera a San Michele Arcangelo e delle altre preci leonine e l’abbandono  della lettura dal Prologo del Vangelo di San Giovanni al termine della celebrazione.

Secondo una recente dichiarazione di un alto prelato la Messa antica dovrebbe  essere vietata “perché la teologia della Chiesa è cambiata”.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2023/03/il-card-roche-afferma-che-la-messa.html
Non serve nemmeno commentare una simile assurdità, che cozza contro il buonsenso  di ogni semplice cattolico, che sa bene che compito della Chiesa di Cristo è trasmettere intatta la Buona Novella da una generazione alla successiva, fino alla fine dei tempi, senza cambiare un solo iota. In proposito, ci torna alla memoria il coraggioso libello “Agli assassini della liturgia”, redatto all’epoca della riforma liturgica da Monsignor Domenico  Celada
https://www.radiospada.org/2016/11/guelfismo-nero-agli-assassini-della-liturgia/
che purtroppo pagò a caro prezzo il suo coraggio, rimosso dal suo incarico e rimasto senza mezzi di sostentamento (in breve tempo si ammalò, passando a miglior vita…).

Ancora, poi,  ricordiamo la Bolla “Quo Primum Tempore”, di San Pio V,  dove si  legge “…stabiliamo e comandiamo, sotto pena della Nostra indignazione, che a questo Nostro Messale, recentemente pubblicato, nulla mai possa venir aggiunto, detratto, cambiato…..nessuno dunque, e in nessun modo, si permetta con temerario ardimento di violare e trasgredire questo Nostro documento…... che se qualcuno avrà l'audacia di attentarvi,  sappia che incorrerà nell'indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati Apostoli Pietro e Paolo”.
Dato a Roma, presso San Pietro, il giorno diciannove di luglio, nell'anno millecinquecentosettanta, quinto del Nostro Pontificato.
http://www.unavox.it/doc15.htm

A questo punto vorremmo inserire un personale  “amarcord”, un breve ripasso della Santa Messa cattolica secondo il rito tridentino, tratto dall’ “Ordinario della Santa Messa”, pregevole libriccino pubblicato da Una Vox: http://www.unavox.it/PDF/Opuscoli/OrdinarioSMessa.pdf

Introibo ad Altare Dei  -  Confiteor  -  Kyrie  -  Gloria  - Epistola  - Sancti Evangelii  -  Omelia  -  Credo  -  Offertorium  -  Orate Fratres  -  Praefatio  -  Sanctus  -  Consacratio  -  Pater Noster  -  Agnus Dei  -  Domine, non sum dignus  -  Communio  -  Postcommunio  -  Domine vobiscum  -  Ite missa  est  -   Incipit Sancti Evangelii secundum Joànnem (…et Verbum caro factum est…) - Deo Gratias !

In questo rito i fedeli ascoltano, contemplano, adorano, ringraziano, mentre il sacerdote celebrante, nella sua veste di Alter Christus, pone in atto il rinnovamento incruento del Sacrificio della Croce compiuto da Cristo al fine di riconciliare l’umanità peccatrice con il Padre Celeste, compito che gli uomini da soli non avrebbero mai potuto assolvere, essendo segnati dal Peccato Originale.
Cosa avviene invece nella semplice memoria dell’Ultima Cena, il rivoluzionario rito liturgico  di Annibale Bugnini, affiancato, per volontà di Montini, da sei pastori protestanti, al fine di rendere il nuovo rito quanto più possibile gradito al mondo protestante ? Lì il sacerdote rinuncia alla sua funzione di Alter Christus per ridursi a semplice presidente di assemblea (quasi si trattasse di un’assemblea condominiale) ed a celebrare è l’assemblea tutta, cioè i fedeli, in perfetto stile protestante, volge le spalle a Cristo (il tabernacolo talvolta è addirittura relegato in una nicchia laterale, nascosto agli sguardi dei fedeli), si esibisce in una specie di recital, antropocentrico al 100%, spesso a carattere sociopolitico, quando non è un vero e proprio comizio di stampo social comunista, oppure filo Lgbt (vedi veglie contro l’omofobia…); musica assordante di chitarre e bonghi, canti a squarciagola come nelle funzioni dei pastori protestanti (chi non ricorda simili scene presenti  in tanti film western?), talvolta si giunge fino a rasentare il ridicolo, come nella foto sotto:



Un significativo confronto tra la sacralità della Messa V.O.
 e la sceneggiata  (per usare un eufemismo) della Messa N.O.

A conferma di come la caduta dei sacerdoti sia vissuta con estremo dolore dalla Madre di Nostro Signore Gesù Cristo, che è anche Madre della Chiesa, riportiamo nuovamente, da un nostro vecchio articolo, il colloquio che Padre Augustin Fuentes ebbe con Suor Lucia di Fatima  nel convento di Coimbra, in Portogallo, il 26 dicembre 1957. In quell’occasione, la veggente  gli riferì le seguenti parole:
Padre, il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Beata Vergine …  fa di tutto per avere la meglio sulle anime consacrate a Dio, perché sa che in questo modo, le anime dei fedeli, lasciate senza guida, cadranno più facilmente nelle sue mani. [...] Ciò che offende soprattutto il Cuore Immacolato di Maria e il Cuore di Gesù è la caduta delle anime dei religiosi e dei sacerdoti. Il diavolo sa che per ogni religioso o sacerdote che rinnega la sua santa vocazione, molte anime sono trascinate all’inferno… Per questo il diavolo brama di impossessarsi delle anime consacrate. Cerca in ogni modo di corromperle, per addormentare le anime dei fedeli e condurle alla peggiore impenitenza. Ella (la Madonna) ha detto a me ed ai miei cugini, che il Signore aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri …”
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3340_Catholicus_Ultima_chiamata_per_il_Paradiso_II.html

Concludendo, quindi, non ci rimane altro da fare che rivolgerci con cuore sincero ed affranto alla nostra Madre Celeste affinché provveda a risanare la Santa Chiesa del Suo Divin Figlio, di modo che riprenda il suo ruolo di “Mater et Magistra” di tutte le genti, sino ai confini della terra.



Maria, Auxílium Christianórum, ora pro nobis






marzo 2023
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