Una sorprendente difesa
della Messa tradizionale



Articolo di Don Alain Lorans, FSSPX



Pubblicato il 27 aprile 2023 sul sito informazioni della Fraternità




Da diversi mesi a Roma circolano voci secondo cui, dopo Traditionis custodes e il rescritto del 21 febbraio 2023, la celebrazione della Messa tradizionale verrebbe limitata ancora di più. Per il momento non è stato pubblicato nulla e non è detto che un testo appaia presto.

Intanto, il 30 marzo, il settimanale francese Valeurs actuelles ha pubblicato una dichiarazione che appare come una risposta anticipata ad ogni tentativo romano di rilasciare un permesso per seppellire la Messa tridentina.

Questa la dichiarazione:
«Si vuole rendere tutto orizzontale, banalizzare ogni cosa, renderla ordinaria […] E’ sorprendente vedere come questa tentazione tocchi anche la Chiesa cattolica. Una volta ho assistito ad una celebrazione della Messa secondo il rito tradizionale: non è una cosa che appartiene alla mia cultura, ma ebbi subito una emozione estetica che mi colpì.
«Non dico che questo riempirà necessariamente le chiese, ma questa liturgia tridentina appartiene a un patrimonio liturgico. Ho l’impressione che la posta in gioco con gli attacchi a questo rito sia un po’ la continuazione del Vaticano II, con la tentazione di svilire il sacro, il trascendente anche nella Chiesa. Ora, io ho invece la sensazione che questo sia un tesoro che vada protetto e difeso».

Questa dichiarazione è stata rilasciata da una giornalista franco-tunisina di confessione musulmana: Sonia Mabrouk. La quale ha aggiunto:
«Si commette l’errore di credere che mettendosi sullo stesso piano, l’orizzontale, si agevoli più facilmente l’accesso al sacro. Io credo che sia esattamente l’inverso: è la verticalità che permette tale accesso, tale connessione al sacro. Non intendo indicare un responsabile per questo, ma mi sembra che Papa Francesco svolga quantomeno la sua parte: il Papa non può essere una ONG ambulante, ma a volte è così.
«Ascoltandolo, si ha talvolta l’impressione di guardare un programma televisivo in cui sono presentati tutti i temi della società. Non dico che non sia suo compito parlare di certi argomenti, ma il suo discorso a volte è così desacralizzato, così legato all’attualità e alla totale immediatezza, che non corrisponde a ciò che ci si aspetta da lui. In ogni caso, come persona di cultura e religione musulmana, non mi aspetto questo dal Papa».

Siamo ben lungi dalla dichiarazione interreligiosa di Abu Dhabi del 4 febbraio 2019 “sulla fraternità umana per la pace nel mondo e la coesistenza comune”, firmata da Francesco e dal grande imam di Al-Azhar.

I conciliaristi vogliono attirarsi le grazie del mondo moderno, multiculturale e multireligioso, desacralizzando il rito cattolico; essi riescono solo a screditarsi sempre di più agli occhi di coloro ai quali dovrebbero portare il messaggio evangelico.








aprile 2023

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