Germania:
piani avanzati per la benedizione delle coppie omosessuali
o delle coppie di risposati



Articolo della Fraternità San Pio X



Pubblicato in italiano il 27 maggio 2023 sul sito informazioni della Fraternità



La Cattedrale di San Pietro a Osnabrück - Germania


Il gruppo di lavoro per l’educazione familiare cattolica ha pubblicato un documento in cui formula proposte liturgiche per le celebrazioni della benedizione delle coppie omosessuali o dei divorziati risposati.

Martina Kreidler-Kos, responsabile del dipartimento pastorale di Osnabrück, ha contribuito alla stesura del documento. In un'intervista, parla delle prospettive di benedizione per queste coppie.

«Le consultazioni sono iniziate circa tre anni fa. Non si era ancora nel contesto del processo sinodale, ma hanno fatto seguito all’esperienza pastorale delle coppie impossibilitate a sposarsi nella Chiesa e che cercano una benedizione.
I responsabili della pastorale nelle diverse diocesi, di fronte a questa esperienza, hanno riflettuto su come rispondere a questa richiesta».


DomandaQuindi ci sono dei laici “responsabili della pastorale”? Al posto dei vescovi forse...

Risposta - «Ci sono coppie che desiderano ricevere una benedizione, ma non esiste un modo stabilito per farlo. Questo desiderio esiste in tutte le diocesi. Nel 2018, il decano di Francoforte ha pubblicato un documento con proposte sulle condizioni per una possibile benedizione in futuro».
«Sono state preparate due formule: una più grande per una cerimonia religiosa o una messa, e una più breve e più semplice. Perché due formule? Alcune coppie e le loro famiglie, amici o ospiti, si sentono a disagio in una celebrazione eucaristica. Per molti, questo quadro è loro estraneo. In questo caso, una formula più ridotta è più appropriata».

Domanda – Occorre quindi preparare una benedizione per le coppie che hanno difficoltà con il centro stesso della vita cristiana, e da cui la benedizione trae la sua forza. Quindi cosa rappresenta questa cerimonia?

Risposta – «La tipologia e la forma di queste celebrazioni sono un punto delicato che porta a molte deviazioni, a seconda che ci si allontani o meno da un rito simile. Per questo ci siamo battuti affinché la cerimonia nuziale e la benedizione non siano in competizione tra loro: dove le persone si amano, Dio è presente».

Domanda – Un’affermazione che non ha senso. L’amore nel disordine – adulterio o contro natura – non è segno della presenza di Dio perché va contro la Sua legge, una legge che ci è stata data per salvarci.

Risposta – “Ci sono ancora persone nella Chiesa che credono che la benedizione valga meno. Questo è un errore: il sacramento del matrimonio è chiaramente inserito in un contesto ecclesiastico, mentre una cerimonia di benedizione è soprattutto una celebrazione dell’emancipazione di una coppia».

Domanda – Al contrario, la benedizione celebra il fatto di sottomettersi alla legge divina.

Risposta - «Da marzo abbiamo la risoluzione del Cammino sinodale, che dice “sì” in linea di principio alle cerimonie di benedizione per tutte le coppie. Un gruppo di lavoro della Conferenza episcopale tedesca e del Comitato centrale dei cattolici tedeschi deve elaborare una forma vincolante».
«È del tutto appropriato, perché anche questo compromesso è stato raggiunto con il nostro aiuto. Questo significa che offriamo il nostro testo come base di lavoro per questo gruppo, che quindi non deve partire da zero».
«La gerarchia a Roma ha una posizione chiara su queste celebrazioni: non dovrebbero esistere. Ma dobbiamo accettare di essere in tensione: qui la realtà pastorale e la nostra convinzione teologica, là le direttive di Roma. Potremmo non essere in grado di risolvere questo problema, ma ci sforziamo sempre di mantenere un buon rapporto in tutte le cose».


Nota della Fraternità: – In altre parole: le dichiarazioni magistrali non ci riguardano. Bisogna andare avanti. Lo scisma è in cammino.







maggio 2023

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