Spagna - un tempo cattolicissima -

Reazione contrastata a Fiducia supplicans



Articolo di Michael Haynes



Pubblicato il 10 gennaio 2024 su Life Site News




Il cardinale José Cobo di Madrid



Il cardinale José Cobo, di Madrid, ha detto che “i sacerdoti spagnoli coinvolti in una petizione che chiede a Papa Francesco di revocare la Fiducia Supplicans sono stati seriamente ammoniti, è stato chiesto loro se hanno qualcosa contro il Papa”.

Il cardinale si è attivato per sedare l’opposizione alla Fiducia Supplicans, avvertendo i suoi sacerdoti che “applicheremo pienamente la dottrina del Papasulle “benedizioni” alle coppie dello stesso sesso.

Parlando a Religión Digital l’8 gennaio, Cobo ha espresso il suo pieno appoggio al testo di Fiducia Supplicans del 18 dicembre, che pretende di aprire la porta alla “benedizione” delle “coppie” dello stesso sesso”.
«A Madrid applicheremo pienamente la dottrina del Papa, e per questo applicheremo la ‘Fiducia supplicans’ con l’intensità che il documento merita e chiede, e chi non è d’accordo lo invito a leggerlo».

Il testo vaticano, redatto dal cardinale Víctor Manuel Fernández e firmato da Papa Francesco, ha scatenato una polemica internazionale, con un numero sempre crescente di cardinali, vescovi e sacerdoti che hanno espresso la loro opposizione a “benedire” le “coppie” dello stesso sesso. Ma il cardinale Cobo ha affermato nella sua intervista a Religión Digital che il furore che circonda la Fiducia Supplicans «è una polemica artificiale, ogni cosa additata è stata avulsa dal contesto».

La resistenza alle “benedizioni” alle persone dello stesso sesso è stata iniziata in gran parte dai vescovi africani, con altri prelati che ne hanno seguito l’esempio; ma anche gruppi di sacerdoti nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Australia hanno espresso la loro comune opposizione.

Su iniziativa di sacerdoti di lingua spagnola provenienti dalla Spagna e dall’America Latina, è stata poi lanciata una petizione che chiede a Papa Francesco di revocare il documento.
Pubblicata il 31 dicembre 2023, la petizione ha già raccolto oltre 10.500 firme.

Citando il Canone 212 § 3, i promotori della petizione (un numero che è cresciuto fino a superare i 300 tra clero e laici) hanno scritto che i fedeli “In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l’integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l’utilità comune e la dignità della persona”.

Una versione precedente del testo della petizione affermava che “la benedizione di coppie in situazione irregolare o in convivenza omosessuale, anche se extra-liturgica, contraddice il disegno di Dio”. Tale formulazione è stata successivamente rimossa.






 
gennaio 2024
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