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A proposito di pace: citazioni cattoliche sulla pace
Per
primo segnaliamo
due preghiere tratte dal Messale tradizionale, facenti parte del
Proprio della S. Messa votiva per la pace:
Deus, a quo sancta
desidéria, recta consília et iusta sunt ópera: da
servis tuis illam, quam mundus dare non potest, pacem; ut et corda
nostra mandátis tuis dédita, et, hóstium sublata
formídine, témpora sint, tua protectióne,
tranquilla. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium
tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte
Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula
saeculórum. Amen.
O Dio, da cui viene ogni
santo desiderio, retto consiglio ed opera buona, concedi ai tuoi servi
quella pace che il mondo non può dare: affinché i nostri
cuori siano dediti all’osservanza dei tuoi precetti e, cessato il
timore dei nemici, la nostra vita, per la tua protezione, sia
tranquilla. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che
è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito
Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. Amen.
(Messale tradizionale, Oratio della S. Messa votiva per la
pace)
Deus, qui
credéntes in te pópulos nullis sinis cóncuti
terróribus: dignare preces et hóstias dicátae tibi
plebis suscípere; ut pax a tua pietate concessa
christianórum fines ab omni hoste fàciat esse securos. Per Dóminum
nostrum Iesum Christum, Fílium
tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte
Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula
saeculórum. Amen.
O Dio, che non lasci abbattere da alcun terrore i popoli che in Te sperano, accetta le preghiere e le offerte del tuo popolo, affinché la pace da Te concessa, renda sicuro da ogni nemico il mondo cristiano. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. Amen. (Messale tradizionale, Secreta della S. Messa votiva per
la
pace)
Per secondo, segnaliamo due passi di
Thomas Merton, trasmessici da un caro amico:
Alla radice di ogni guerra
sta la paura: non tanto la paura che gli uomini hanno gli uni degli
altri, quanto la paura che essi hanno di tutto.
… … … In nulla possono riporre la loro fiducia, perché hanno cessato di credere in Dio. Porrete fine alle guerre chiedendo agli uomini di fidarsi di uomini che evidentemente non meritan fiducia? No. Insegnate loro ad amare Dio e ad avere fiducia in Lui; allora saranno in grado di amare gli uomini in cui non possono avere fiducia ed oseranno far la pace con loro, fidandosi non di loro ma di Dio. (Thomas Merton, ”Semi di contemplazione”, Garzanti,
1951, p. 64, passim)
Se gli uomini volessero
veramente la pace, la chiederebbero a Dio ed Egli la darebbe loro.
Ma perché Egli dovrebbe dare al mondo una pace che in
realtà il mondo non desidera? Perché quella
pace che il mondo sembra desiderare non è affatto pace.
Per alcuni pace significa
semplicemente libertà di sfruttare altri senza pericolo di
rappresaglie o di interferenze. Per altri pace significa la
possibilità di derubarsi continuamente a vicenda.
… … … Per la grande maggioranza
pace significa semplicemente l'assenza di ogni violenza fisica che
possa gettare una ombra su vite dedite alla soddisfazione dei propri
appetiti animali di comodità e di piacere.
Molti uomini come questi
hanno domandato a Dio ciò che essi credevano fosse la “pace” e
si sono chiesti perché le loro preghiere non fossero state
esaudite. Essi non potevano comprendere che in realtà erano
esaudite.
Dio ha lasciato loro
ciò che desideravano, perché la loro idea di pace era
soltanto una altra forma di guerra.
Così, invece di amare
ciò che tu credi sia la pace, ama gli altri uomini e ama
soprattutto Dio. E invece di odiare coloro che credi
fomentatori di guerra, odia gli appetiti e il disordine della tua
anima, che sono le cause della guerra.
(Thomas Merton, ”Semi di contemplazione”, Garzanti,
1951, p. 65, passim)
Per terzo, segnaliamo un passo dell'omelia pronunciata da Pio XII il 13 giugno 1944, nella chiesa di Sant'Ignazio; trasmessoci da un amico e pubblicato sul sito Agere contra. Chi
volesse implorare alla Vergine la cessazione dei flagelli, senza un
serio proposito di riforma della vita privata e pubblica, starebbe
semplicemente chiedendo l’impunità della colpa, il diritto di
regolare la propria condotta, non secondo la Legge di Dio, ma delle
passioni scatenate. Tale supplica sarebbe la negazione e il contrario
della supplica cristiana, sarebbe ingiuria a Dio, una provocazione alla
Sua giusta collera, l’ostinarsi nel peccato, che è l’unico e
vero male del mondo.
Per quarto, segnaliamo una raccolta di citazioni dai Santi Vangeli sul vero significato della pace, da noi già pubblicata nel gennaio 2002. Questi dodici Gesú li inviò
dopo averli cosí istruiti: “… Entrando
nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna,
la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la
vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e
non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da
quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi”.
(Mt 10, 5, 12-14)
Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. … Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi, … (Lc 10, 3-6, 10-11)
Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia piú di me, non è degno di me. (Mt 10, 34-37)
Pensate che sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre: padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera. (Lc 12, 51-53)
Poi disse: “Quando vi ho mandato senza borsa,
né bisaccia, né sandali, vi è forse mancata
qualcosa?” Risposero: “Nulla”. Ed egli soggiunse: “Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e
cosí una bisaccia, chi non ha spada, venda il mantello e ne
compri una. Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola
della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello
che mi riguarda volse al suo termine”. Ed essi dissero:
“Signore, ecco qui due spade”. Ma egli rispose: “Bastano”.
(Lc 22, 36-38)
Allora quelli che erano con lui, vedendo
ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire
con la spada?”. E uno di loro colpí il servo del sommo sacerdote
e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesú intervenne
dicendo: “Lasciate, basta cosí”.
E toccandogli l’orecchio lo guarí.
(Lc 22, 49-51)
Vi lascio la pace, vi
do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia
turbato il vostro cuore e non abbia timore.
(Gv 14, 27)
Giustificati quindi per la fede, noi siamo
in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesú Cristo.
(Rm 5, 1)
Perciò ricordatevi che un tempo voi,
pagani per nascita … eravate senza Cristo … senza speranze e senza Dio
in questo mondo. Ora invece, in Cristo Gesú, voi che un tempo
eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo.
Egli è infatti la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli
un popolo solo … facendo la pace, … per mezzo della croce. Egli
è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate
lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo
presentarci, gli uni gli altri, al Padre in un solo spirito.
(Ef 2, 11-18).
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settembre 2013 |