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Fidelis inveniatur: sette giorni dopo il ritorno alla Casa del Padre ![]() A sette giorni dalla dipartita del Vescovo, oltre la certezza che lui ora risiede beatamente in Cielo, a noi fedeli resta la dolorosa amarezza che la sua morte non è stata l’esito di un’agonia naturale, ma del satanico sistema di morte che, per mezzo dei suoi criminali propagandisti ed esecutori, si è impossessato di tutti i gangli delle istituzioni umane. Al contempo, nei fedeli che hanno avuto la grazia di conoscere Sua Eccellenza, rincuora la consapevolezza che ora abbiamo dalla nostra parte anche la sua potente intercessione. Così come una più vera adesione al Rosario, perché, grazie alla comprensione razionale e non sentimentale che il Vescovo ci ha aiutato a raggiungere, ne abbiamo afferrato il suo invincibile potere spirituale. Di seguito i suoi insegnamenti su questa soprannaturale devozione e preghiera. Quando agli uomini non resta più alcuna possibilità, rivolgersi a Maria è l’unica soluzione (1). Monsignore non si è mai stancato di ripetere, fino agli ultimi giorni della sua vita terrena, che il Rosario è un’arma potentissima: se solo gli uomini ritornassero a sgranare i santi Rosari, tutta l’umanità si salverebbe dai suoi peccati più terribili! (2) Perché oggi la Beata Vergine Maria e il Rosario sono l’unica soluzione, si interrogava il Vescovo? Sia a Fatima, in Portogallo, nel 1917, che ad Akita, in Giappone, nel 1973, la Madonna ha detto che solo Lei può aiutarci d’ora in poi. Ad Akita ha aggiunto: «dalle calamità imminenti», e a Suor Agnes Sasagawa ha detto che tutti coloro che si affideranno a Lei saranno salvati. E con ciò intendeva quasi certamente dire: salvati per l’eternità, e non solo per questa breve vita sulla terra che è molto meno importante. Inoltre Nostra Signora ci ha avvertito, come una buona madre, del «fuoco che cadrà dal cielo e che eliminerà gran parte dell’umanità, sia i buoni che i cattivi, non risparmiando né i sacerdoti né i laici, e lasciando i sopravvissuti così desolati da invidiare i morti. In quel momento vi resteranno due armi: il Rosario e il segno lasciato da Mio Figlio (non è ancora chiaro in cosa consista questo segno)» (3). Il Vescovo Cattolico di Akita, John Shojiro Ito affermò che Akita era la continuazione del messaggio di Fatima e nel 1982 diede la sua piena e ufficiale approvazione alla devozione di Nostra Signora di Akita. Ecco il Suo terzo messaggio: «come vi ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà una punizione più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai vista prima. […]. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario e pregate per il Papa, i vescovi e i per i sacerdoti. […]. la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore» (4). Nel suo primo messaggio solenne al Monte Carmeli di Garabandal, del 1961, la Madonna avvertì che «il calice è quasi ricolmo». Nel suo messaggio più lungo e solenne del 1965, ha detto che «il calice trabocca» e che «molti cardinali, vescovi e sacerdoti sono sulla via della perdizione portando con sé molte anime». Potrebbe esserci un riassunto più accurato di ciò che stava accadendo al Vaticano II? (5). Papa Leone XIII (1878 – 1903), nel 1883, istituì ottobre come il mese del Santo Rosario. Papa Pecci era un fervente devoto di questa seconda più importante preghiera della Chiesa Cattolica Romana, dopo il Sacrificio della Santa Messa. Tra il 1883 e il 1898 scrisse 12 Lettere Encicliche sul Rosario, quasi una all’anno, perché considerava chiaramente uno dei maggiori rimedi ai mali crescenti dell’età moderna e a lui contemporanei. Leone proclamò il Rosario essere «una magnifica forma di preghiera, un modo efficace per conservare la Fede e un modello eccezionale di perfetta virtù» (Magnae Dei Matris), «la sintesi di tutta la religione Cristiana» (Iucunda Semper Expectatione) e «una soluzione soprannaturale ai problemi sociali e politici» (Vos Probe Nostis, Quanquam Pluries, Laetitia Sanctae) (6). Il Rosario esiste da secoli, da allora nessun Santo lo ha mai disapprovato (7). Fisicamente, il Rosario impegna, regola e tranquillizza tutte le parti più mobili dell’essere umano: le dita con i grani, la bocca per pronunciare le preghiere, la mente per contemplare i Misteri, forse anche i piedi per camminare su e giù. Questa impostazione libera l’anima per entrare in comunione con Dio, cioè per pregare. E se la mia mente va a caccia di farfalle? Sgranando il Rosario torno in me. Inoltre i Misteri sono incentrati su Nostro Signore, incorniciato simmetricamente all’interno dei Misteri della Madonna: Lei Lo fa nascere, Lui muore per i nostri peccati, Lei viene ricompensata con la Regalità dell’Universo (i “misteri della luce”, non simmetrici, aggiunti dai modernisti, dovrebbero essere ignorati) (8). La vera suor Lucia di Fatima, prima di essere sostituita negli anni ‘60 da una figurante manovrata dai modernisti, disse che, ai nostri tempi, Dio ha dato al Rosario un potere speciale, tale da risolvere tutti i problemi. Questo potere è qualcosa in cui i Cattolici (e non) devono credere per affrontare le imminenti prove del mondo. La chiave è che il mondo che ci circonda “svuota” Dio, lasciandone al massimo un guscio. La preghiera del Rosario ripristina, a poco a poco nelle anime umane, il senso di Dio. Dall’assenza di Dio provocata dall’uomo, passiamo alla forza del Rosario. Lo “svuotamento” di Dio da parte dell’umanità è iniziato in epoca moderna, al più tardi nel XV secolo, con il declino della Fede Cattolica in Dio e con il corrispondente aumento della stima per l’uomo nel cosiddetto Rinascimento, o “Rinascita” dell’uomo. L’idea di fondo era che il “Medioevo” avesse talmente sopravvalutato Dio da sottovalutare l’uomo. Questa idea aprì la strada all’esplosione dell’Umanesimo, o supervalutazione fine a se stessa dell’uomo, ad opera di Martin Lutero (1485-1548), sotto forma del Protestantesimo all’inizio del XVI secolo. Questa rivolta frammentaria del soggettivismo contro l’unitario ordine oggettivo del vero Dio Cattolico, ha dominato da allora la modernità della “civiltà Occidentale”. Al Protestantesimo si possono ricondurre tutti gli errori più importanti del nostro tempo, ad esempio il Naturalismo, il Razionalismo e soprattutto il Liberalismo nell’Ottocento, poi l’Ecumenismo, il Modernismo e soprattutto il Comunismo nel Novecento. L’empietà ha fatto molta strada (9). Ma, sebbene è sempre la Santissima Trinità a dirigere la storia umana, ovviamente, Dio non ha alcun ruolo nei tanti peccati commessi e nel male perpetrato dalla Rivoluzione noachide. E' Lui che ha creato l’universo e sostiene nell’esistenza tutto ciò che ha creato per ogni momento che esiste: senza di Lui tutto crollerebbe nel nulla. Quindi, in ultima analisi, è Dio che sta dirigendo quello che possiamo chiamare il crollo dell’Occidente (a sua volta degenerazione della Cristianità), proprio come ha diretto il Diluvio al tempo di Noè per punire l’umanità peccatrice e per impedire che popolasse l’inferno invece del Paradiso. Infatti la punizione era anche una grande misericordia, perché «ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra» (Genesi 6, 11-12). Ma la degenerazione di oggi è peggiore di quella al tempo di Noè, perché questa volta ha avuto luogo l’Incarnazione, e dopo averne approfittato per un po’, gli uomini stanno respingendo non solo Dio Padre ma anche il Dio incarnato, visibilmente crocifisso per loro, umiliato ed immolato per dotarli di una Chiesa che li aiuti a salvare le loro anime. E peggio ancora, questa volta i Suoi stessi uomini di Chiesa Lo hanno praticamente respinto subendo l’abbraccio mortale della mentalità mondana e concupiscente. Eppure Dio è paziente con ognuno di noi, e la Sua misericordia dura per sempre, solo che deve colpire e continuare a colpire abbastanza forte finché non impariamo la nostra lezione e ricominciamo di nuovo a pensare di conquistarci il Paradiso (10). Ciò che i seguaci di Nostro Signore Gesù Cristo devono avere, era solito ricordare Sua Eccellenza contro ogni forma di naturalismo, è la visione degli eventi dal punto di vista di Dio Onnipotente e della Sua Grazia. Quando Dio creò liberamente il mondo, lo scopo principale della Sua generosità era di popolare il Cielo creato con creature capaci di condividere la Sua beatitudine infinita. Tra la varietà di creature abitanti nell’universo – angeli, uomini, animali, vegetali e minerali – solo due ha dotato di libero arbitrio necessario per condividere quella beatitudine. Gli angeli, essendo immateriali, usarono o abusarono del loro libero arbitrio subito dopo la loro creazione per decidere liberamente se volevano condividere o meno quella beatitudine. Non avendo un corpo materiale, come hanno gli uomini, che gli consenta di cambiare la loro decisione, sin dal primo momento della loro esistenza hanno suggellato il loro destino eterno. Gli uomini invece, dotati di anima e corpo, vivono mediamente 70 anni durante i quali sono liberi di scegliere tra l’Inferno e il Paradiso, tra le seduzioni del “mondo”, la “carne” e il Diavolo, e gli appelli o le grazie di Dio. Adamo ed Eva caddero e danneggiarono gravemente tutti gli altri esseri umani con il Peccato originale. Dio, per riscattare quel danno ha assunto la natura umana, come Gesù Cristo, per fondare, morendo come uomo sulla Croce, l’unica e sola Chiesa. Da quella Chiesa, e da essa soltanto, dipende quindi il compimento del proposito di Dio nel creare il mondo. Gli uomini, invece, peccano e fomentano l’odio, per esempio con la guerra, ma Dio è amore, e così punisce l’odio e suscita l’amore per tenere gli uomini sulla strada del Cielo. Perciò non vuole la guerra, ma vuole che gli uomini tornino a Lui. La Scrittura dice che la guerra è la punizione dei nostri peccati (Gc 4, 1, ecc.). Così, nella Seconda Guerra Mondiale, Dio si è servito, nel titanico scontro tra Germania e Russia, dei Nazisti per punire i Comunisti e dei Comunisti per punire i Nazisti. In Occidente, per il resto degli anni Quaranta, subito dopo il castigo della guerra, gli uomini prestarono attenzione a Dio e ai Suoi miracoli. Ma negli anni Cinquanta il peccato si riprese, e negli anni Sessanta l’Occidente inquinò il mondo col tradimento della Chiesa con il Vaticano II. E considerando tutta la serie di crimini commessi dall’umanità, a partire dal Vaticano II, nella sua guerra a Dio, fa rabbrividire il pensiero di quale punizione la Terza Guerra Mondiale infliggerà a tutti noi, se si arriverà a questa. L’Occidente da secoli, in particolare dal 1809, si pone sotto il controllo di una razza di uomini che vogliono assolutamente la Terza Guerra Mondiale, perché contano su di essa per ottenere quel dominio del mondo che credono sia loro dovuto in assoluto, in quanto esseri di gran lunga superiori al resto dell’umanità che, ai loro occhi, è solamente bestiame. Ecco perché non ci resta che pregare la Madonna di Fatima (11). Oggi, il Globalismo tesse la sua rete per intrappolarci e, con la scusa di rendere le cose più facili, adotta impunemente regole e restrizioni per soffocare omertosamente le libertà pubbliche e personali, dovute per natura, e opprimere le anime dei popoli a lungo sottomesse. La tirannia digitale e la società dei consumi, trasformando tutto in merce in vendita ma priva di valore, e costituendo uno Stato totalitario, progrediscono costantemente grazie alla copertura di una serie di crisi abilmente organizzate, sfruttate e manipolate. Come le crisi sanitarie passate e future, la crisi ambientale, o come il panico per lo scontro a viso aperto tra la Russia sovrana e il Deep State globalista trincerato a Washington, Londra, Tokyo, Parigi e Berlino. Le nostre società sono sul punto di distruggere la civilizzazione. In questo momento l’alternativa è tra il ritorno a un ordine naturale delle cose, e un reset transumanista come ci è stato promesso dal World Economic Forum di Davos. Questo Great Reset inizia con la digitalizzazione dell’umanità e avrà compimento nella fusione dell’uomo con il computer, attraverso l’integrazione del cervello umano con la macchina. Le nostre classi dirigenti incarnano questa ideologia mortale, antica ma rinnovata, che si fonda su un ideale di progresso illimitato, dove la coscienza non ha alcun ruolo da svolgere (12). L’umanità sta talmente sguazzando nella propria pozza di peccati, che gli orrori della guerra nucleare saranno sufficienti per rimetterla in ginocchio. Questo è lo scopo di Dio, dare alle anime ben intenzionate una possibilità di farsi strada verso il Cielo che in questo momento gli è precluso a causa della stretta mortale della Sinagoga, permessa da Dio e con la nostra compiacenza. Preghiamo tutti ogni giorno il Rosario della Madonna, perché «solo io posso aiutarvi adesso» (Akita, 1973) (13). Difronte alla realtà, molti Cattolici sentimentalizzati e razionalmente tarati, potrebbero dissociarsi perché hanno sempre imparato dalla Chiesa l’estrema misericordia di Dio Onnipotente. E alla domanda che legittimamente può sorgere, come può un Dio così misericordioso pensare di infliggere all’umanità una «pioggia di fuoco» come la Madonna ci avvertì ad Akita in Giappone nel 1973, Monsignore rispondeva: il problema è che per colpa di Adamo ed Eva fin dall’inizio dell’umanità, le tentazioni in questa vita di sfidare Dio, in particolare quelle dell’orgoglio e della sensualità, possono essere così allettanti che gli uomini scelgono più facilmente la via per l’Inferno che la via del Cielo (Mt. 7, 13-14). Allora cosa deve fare Dio, ciononostante, per aiutare gli uomini a scegliere il Cielo, come il Suo amore vuole che tutti facciano senza eccezione (1 Tim. 2, 4)? Lui potrebbe costringere tutta l’umanità a scegliere la Sua via, ma ciò distruggerebbe l’intero scopo della loro creazione, perché così, in effetti, il Suo Paradiso sarebbe riempito di automi. Allora, ciò che Dio preferisce fare è far conoscere alla coscienza naturale di tutti gli uomini i Suoi Dieci Comandamenti, e se gli uomini toccano ancora il frutto proibito, punirli in un modo o nell’altro affinché scelgano ancora il Cielo (14). Il Vescovo soleva ripetere la verità che Dio comunica alle anime delle Sue creature umane: «miei cari figli, dandovi la vita e il libero arbitrio, avete ricevuto la possibilità di utilizzare la vostra vita sulla terra per conquistarvi, alla vostra morte, la Mia beatitudine eterna nel Mio paradiso. Ma non vi costringerò a venire nel Mio Paradiso, perché altrimenti vi trasformerei in un automa, e gli automi non possono godere del Mio Paradiso. Vi lascerò completamente liberi di non venire nel Mio Paradiso se non lo desiderate. Nel qual caso la scelta dell’Inferno sarà interamente una vostra decisione. Ora è vero che potenti influenze come il “mondo”, la “carne” e il Diavolo faranno del loro meglio per farvi preferire l’Inferno al Paradiso, ed è vero che la maggioranza degli uomini a cui do la vita, finisce per preferire l’Inferno al Paradiso, ma in ogni caso sarà stata una loro libera scelta, e non li avrò obbligati a scegliere l’Inferno più di quanto non costringerò nessuno a scegliere il Paradiso (15). Ora, se «Roma non è stata costruita in un giorno», nemmeno il Rosario può riaprire il Paradiso in poche settimane. Ma chi persevera con il Rosario ha tutte le possibilità di tornare sulla lunghezza d’onda del Cielo e di allontanarsi sempre più da quella del “mondo”. Ogni Mistero ha la sua lezione di Dio, e tutti e quindici insieme ci conducono attraverso l’intero ciclo della storia della nostra Redenzione (16). Nel 2024, in Texas, Stati Uniti, alcuni messaggi (17), di cui i Commenti Eleison non hanno l’autorità per garantirne l’autenticità, ma li prendono abbastanza sul serio da considerarli degni di essere citati, proseguendo i messaggi del XX secolo, ancora una volta, instancabilmente, ci hanno avvisato. «Figli, la battaglia incombe e voi dormite. Figlioli, questi sono i tempi annunciati fin dall’antichità, in cui il Serpente tre volte maledetto avvelenerà molti, interferirà in ciò che è Nostro e sorgerà per confondere le nazioni con i suoi burattini, i suoi servi, per distruggere tutto ciò che è di Dio e per governare al Suo posto» (18). «E voi, cosiddetti Vescovi, che dovreste essere padri per i Miei figli sacerdoti, esempi e guide, siete diventati molto peggio dei demoni, perché almeno i demoni mi riconoscono come Dio, pur odiandomi. Ma voi mi avete messo da parte e mi avete usato per i vostri scopi personali. Guai a voi. Guai a voi se non riconoscete quest’ultima opportunità. Se non tornate a Me, se non riconoscete la vostra colpa e la vostra responsabilità. Vi chiamerò a renderne conto. NESSUNO SI PRENDA GIOCO DI ME. NESSUNO SI APPROFITTI DI ME» (19). «Vi chiedo di prepararvi, di essere attenti. Ma questa preparazione e questa attenzione alla mia voce deve essere radicata nella FEDE, figlioli. La FEDE che crede in ciò che Io dico; che crede che tutto ciò che vi dico è vero, nonostante tutto intorno a voi vi dica il contrario; nonostante i vostri sensi vi dicano qualcosa di diverso. La FEDE che è ADORAZIONE perché Mi dà ciò che è Mio di diritto come Dio e come vostro Padre. La FEDE che è unione con Me, cioè il non separare il vostro sguardo dal Mio volto, dal Mio amore, dalla Mia volontà. Mettete da parte i vostri criteri, le vostre idee, i vostri ragionamenti. Figlioli, sono contaminati dal “mondo” e in molti casi dal vostro stesso orgoglio istigato da Satana. Permettetemi di guidare i vostri pensieri secondo la Mia luce e la Mia volontà per ciascuno di voi. Figlioli, non abbiate paura. Ho collocato ciascuno di voi dove ho bisogno di voi. Il vostro primo compito in quest’Ora è stare con lo sguardo fisso su di Me» (20). Il Santo Rosario è una preghiera semplice e umile, che riempie la nostra bocca di lodi a Gesù e a Sua Madre, illumina la nostra mente con i Misteri della vita comune di Gesù e di Lei, e che usa le nostre dita per sgranare il Rosario mantenendoci concentrati a pregare quando la nostra mente distoglie l’attenzione, richiamandoci alla meditazione. In breve, il Rosario è estremamente adatto ad aiutare la nostra natura umana decaduta a restare unita al Suo divin Figlio e a Dio attraverso Nostra Signora (21). E’ vero che qualcosa nel Rosario permette ad un’anima di liberarsi del mondo moderno (22). Monsignore Williamson intercedete per noi. Réquiem
aetérnam dona ei Dómine
Et lux perpétua lúceat ei Requiéscat in pace NOTE
1 - Pellegrinaggio a Walsingham, Commenti Eleison (C. E.) n. 686 del 12 settembre 2020. 2 - Problema + soluzione, C.E. n. 787 del 13 agosto 2022. 3 - Chiamata al Rosario, C.E. n. 895 del 7 settembre 2024. 4 - Ibidem, C.E. n. 686 del 12 settembre 2020. 5 - Avvertimento a tutto il mondo, C.E. n. 782 del 9 luglio 2022. 6 - Il Rosario di Leone, C.E. n. 797 del 22 ottobre 2022. 7 - Devozione al Rosario, C.E. n. 844 del 16 settembre 2023. 8 - La forza del Rosario, C.E. n. 891 del 10 agosto 2024. 9 - Ibidem, C.E. n. 891 del 10 agosto 2024. 10 - Il secondo Diluvio, C.E. n. 707 del 30 gennaio 2021. 11 - Guerra dichiarata, C.E. n. 766 del 19 marzo 2022. 12 - Ibidem, C.E. n. 787 del 13 agosto 2022. 13 - III Guerra Mondiale, C.E. n. 725 del 5 giugno 2021. 14 - Castigo misericordioso? C.E. n. 738 del 4 settembre 2021. 15 - Dio è egoista? C.E. n. 792 del 11 settembre 2022. 16 - Ibidem, C.E. n. 891 del 10 agosto 2024. 17 - https://missionofdivinemercy.org/ 18 - Messaggi degni di nota – I, C.E. n. 875 del 20 aprile 2024. 19 - Messaggi degni di nota – II, C.E. n. 876 del 27 aprile 2024. 20 - Messaggi degni di nota – IV, C.E. n. 878 del 11 maggio 2024. 21 - Ibidem, C.E. n. 787 del 13 agosto 2022. 22 - Un’altra testimonianza, C.E. n. 783 del 16 luglio 2022. |