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Prevost: calcolo o follia? ![]() Castel Gandolfo, 1 ottobre 2025 Papa Leone benedice un blocco di ghiaccio C’è da restare increduli nel vedere un papa “benedire” un blocco di ghiaccio. Verrebbe da pensare, con tutto il rispetto, a un disturbo mentale, se non fosse che il soggetto in questione appare molto abile e scaltro nell’eludere le domande imbarazzanti dei giornalisti che ogni Martedì sera, alla sua partenza da Castel Gandolfo, lo assediano per interrogarlo sui temi più caldi dell’attualità. A parte l’imbarazzo di assistere, considerato il suo eccelso incarico, a scene abituali nel caso di un politico qualunque, il modo sfuggente di rispondere agli intervistatori è una costante del suo parlare ma non si addice affatto al Vicario di Cristo, il quale ci insegna a dire sì se è sì, no se è no. L’intelligenza del continuatore di Bergoglio, in fin dei conti, lo rende ben più pericoloso del predecessore. Patologie psichiatriche L’opposta certezza riguarda invece la fondatrice del movimento che ha ospitato l’evento cui Leone ha preso parte per caldeggiare la salvaguardia del pianeta: Chiara Lubich, da quanto risulta da testi “riservati” che riportano conversazioni da lei avute con i collaboratori più stretti ma non divulgate neppure agli altri membri (che «non avrebbero capito»), era affetta da una forma di delirio che le faceva credere di essere, di volta in volta, Dio stesso, Gesù Cristo, la Madonna, san Pietro ecc. Tali testi, che sono in possesso di chi scrive, costituiscono una prova inoppugnabile sia di detto disturbo psichiatrico sia dell’evidente eterodossia del movimento, che propugna espressamente l’indifferentismo religioso; colei che succedette alla fondatrice, Maria Voce, dichiarò anzi senza ambagi alla Radio Vaticana di star realizzando gli “ideali” della Rivoluzione francese… In un’epoca di falsi santi e canonizzazioni fasulle, c’è da aspettarsi che sia elevata agli onori degli altari perfino una povera pazza, visto che è in corso la causa di beatificazione; non sono certamente folli, tuttavia, coloro che la promuovono a suon di milioni, incistati come sono in tutti i settori vitali della Chiesa e della società. Bisognerebbe studiare come una giovane dei primi anni Quaranta, con la sua “mistica” deviata e qualche malcapitata compagna, sia riuscita a convincere ecclesiastici e laici dell’autenticità delle sue “esperienze” e a fare tanta strada in ogni parte del mondo, ben prima che – come strumentalmente sostenuto da alcuni settori del tradizionalismo – iniziasse la catastrofe del Vaticano II. È possibile che certa neoscolastica decadente non abbia fornito i mezzi adatti alla verifica, così come consentì a gran parte dei vescovi di ingoiare sereni le “innovazioni” conciliari. Giustificato rimpianto Dio solo sa quanto vorremmo smettere di occuparci di grottesche manifestazioni pseudoreligiose e di fenomeni che hanno dell’incredibile ma… come astenercene? Se non era abbastanza grave che la Santa Sede approvasse un movimento palesemente gnostico e gli concedesse l’uso di una vastissima proprietà per i raduni internazionali, bisognava che un papa non soltanto vi si recasse di persona, ma vi compisse un gesto come minimo assurdo. Anche se non mancano tristissimi esempi in qualcuno dei predecessori, mai il papato era stato tanto umiliato da chi lo detiene, se non quando il sedicente Francesco si era inginocchiato a baciare i piedi di alcuni caporioni africani, lui che non si inchinava neanche davanti al Santissimo Sacramento. È arduo non pensare che questi personaggi siano tenuti in pugno da poteri occulti che li manovrano a piacimento. Dal punto di vista storico, non è una situazione completamente nuova: in passato è già accaduto, per esempio, che dei Papi fossero vessati da Imperatori bizantini favorevoli a eresie da loro condannate, che il sommo pontificato fosse oggetto di contesa tra le famiglie nobili romane, che gli Imperatori tedeschi si arrogassero il diritto di elezione per evitare l’ascesa di personaggi indegni o che i Re di Francia tenessero il papato sotto controllo, durante la cattività avignonese… Tuttavia la situazione odierna presenta caratteristiche del tutto inedite, sia perché dietro l’egemonia statunitense si celano soggetti ignoti ai più, sia perché ben più estesa appare l’influenza di poteri estranei e anticattolici. L’infiltrazione della dirigenza della Chiesa risulta così profonda e radicata che non sembra esserci rimedio, almeno a vista umana. Il rimpianto, perciò, è più che giustificato. Dopo dodici anni di durissima prova, ci aspettavamo un Papa che non si limitasse a qualche iniziale dichiarazione di principio su punti peraltro chiarissimi della dottrina cattolica, per poi contraddirsi palesemente con i gesti e contorcersi in risposte evasive su temi sui quali non solo i cristiani, ma ogni uomo di retta coscienza desidera una parola capace di guidarlo. Non si può affermare che la famiglia si fonda sull’unione stabile di un uomo e una donna permettendo poi che quanti negano questa verità di ragione profanino la Basilica in cui riposano il Principe degli Apostoli e numerosi suoi successori santi, come san Gregorio Magno e san Pio X. Non si può ribadire la centralità di Cristo approvando poi incontri e dichiarazioni che la negano con l’aperta professione dell’indifferentismo. Ne riparliamo… A livello politico, non si può pretendere il rilascio degli ostaggi a favore di una parte chiudendo gli occhi sul genocidio che sta compiendo, così come non si può addossare alla parte avversa tutta la responsabilità della riuscita o del fallimento dell’accordo di pace proposto da chi sostiene i suoi massacratori (sempre che si voglia ignorare che la popolazione non coincide con l’organizzazione militare che la tiene sottomessa per incarico del nemico stesso…). Tutto questo parlare senza tener conto della realtà conosciuta sa terribilmente di ipocrisia, specie se sul campo c’è un cardinale che non si trattiene dal proclamare la verità dei fatti e dall’assistere i suoi fedeli in ogni modo possibile ma la cui voce, a quanto pare, non arriva fino in Vaticano, dove il Papa riceve invece i fautori della sodomia: è quella che gli sta davvero a cuore? Forse è il caso di sospendere il discorso e di non occuparsi più delle pagliacciate così in voga oltre Tevere: non soltanto i loro cuori, ma pure le loro teste sono pezzi di ghiaccio che non si scongela dovunque lo si porti. A parte tutto il resto, quella dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale è un’altra enorme panzana ampiamente smentita dagli scienziati seri: oscillazioni della temperatura del pianeta si sono sempre verificate, mentre il clima non si sta affatto modificando, bensì è scientemente manipolato con le scie chimiche, una realtà che da decenni è sotto gli occhi di chiunque voglia vederla ed è documentata da una ricca letteratura. Per favore, smettete di ripetere a pappagallo quelle scemenze; se volete continuare, sappiate che non siamo più disposti a sentirvi. Quando in Vaticano ci sarà di nuovo un interlocutore ragionevole e onesto, riparleremo dei problemi (quelli veri). Questa volta, da sottoscrivere: Papa_Leone_tra_ambiguita_e_indifferentismo.html |