Monaci: oggi non è più così…


Editoriale di Radicati nella fede, foglio di collegamento della chiesa di Vocogno e della cappella dell’Ospedale di Domodossola (dove si celebra la S. Messa tradizionale)
anno III - aprile 2010, n° 4

- impaginazione e neretti sono nostri -



Carissimi,
è ancora vivo il ricordo in molti di noi di una gita parrocchiale di alcuni anni fa. Lo zelo del giovane sacerdote aveva portato una cinquantina di fedeli a visitare una notissima Abbazia, scrigno di sublimi opere d’arte che la pietà cristiana dei fedeli del passato aveva voluto a gloria di Dio.

All’ora stabilita si presentò alla porta della grande chiesa un monaco di mezza età, spigliato nel parlare, per fare da guida.
Inutile dire che il nostro gruppo parrocchiale si strinse a tanto “cicerone” volendo conoscere i tesori di bellezza racchiusi in quella casa di Dio e, più ancora, rubare il segreto di una vita di preghiera racchiusa in quel santo convento.

Il nostro monaco, sapiente nell’attirare l’attenzione degli uditori, alternava notizie tecniche d’arte, a descrizioni della vita monastica che in quel luogo si svolgeva. Lo si sa, a noi del secolo affascina così tanto sapere cosa fanno tutto il giorno
i monaci.
Giunti al coro della chiesa iniziò a dire così: “Un tempo i monaci si alzavano alle tre del mattino per cantare i notturni... ma oggi non è più così...”;
arrivati alle celle diceva: “Un tempo i monaci vivevano in completo silenzio e solitudine in queste stanze... ma oggi non è proprio così...”;
arrivati ai campi continuava: “Un tempo i monaci coltivavano loro la terra per il fabbisogno dell’Abbazia, oggi non è più così...”.
All'ennesimo “Oggi non è più così” il solito chierichetto, irriverente nella sua
innocenza, rivoltosi al suo prete domandava: “Ma don... adesso
cosa fanno i monaci?”.

Al prete, imbarazzato perché nel mentre il religioso aveva interrotto la spiegazione, non restò che dire “Non fanno quello che facevano un tempo”.

Non vogliamo essere irriverenti con i monaci di oggi, molti dei quali conducono una vita eroica nella fede. Vogliamo solo prendere spunto da questo simpatico
incidente per fare qualche breve considerazione.

Oggi non è più così...”, quante volte abbiamo sentito queste parole applicate non alla vita di un convento, ma delle nostre parrocchie.
Oggi non è più così...”, parole lapidarie che sanciscono l’ineluttabilità di una situazione che bisogna solo accettare, perché tanto una vita cristiana piena
oggi non è più possibile come un tempo.
Oggi non è più così...”, sottintende una convinzione, “Oggi non è più possibile vivere così”: questa considerazione è falsa! Falsissima!
Oggi è possibile fare una vita cristiana autentica come un tempo. I monaci possono vivere fedeli alla loro regola come mille anni fa. Noi possiamo vivere nel timor di Dio, nella preghiera, nel lavoro santificato come una volta.

Oggi non è più così...” vuol dire in verità “oggi non vogliamo vivere più così”, con la scusa che non è più possibile.
La vita cristiana è sempre stata una vita contro corrente, che richiede impegno e ascesi. La grazia di Dio ci è data per compiere passi di autentica conversione. E' possibile farli oggi come un tempo, come cento anni fa, come mille anni fa.

Tornare alla “Messa antica”, vuol dire tornare a tutta la Tradizione della Chiesa, non soltanto alla Dottrina di sempre, ma anche allo stile di vita che le generazioni cristiane del passato hanno praticato.
Chi fa da tempo il cammino della Tradizione sa che questo è possibile.

E dove vediamo lo stile di vita del passato?
Nella vita dei Santi.
Come è consolante per noi, poveri peccatori, vedere che i gesti, le preghiere, le considerazioni, le disposizioni interiori che li hanno santificati, sono gli stessi che la liturgia della Tradizione ci chiede.
Come è bello sapere che quello che tentiamo di fare, quello che desideriamo imitare, è quello che hanno fatto i santi della storia della Chiesa: loro in modo perfetto, noi come vacillanti peccatori.
Come è dolce essere corretti dalla loro vita, quando si sa di compiere gli stessi passi, sulla stessa strada.

Leggiamo, cari amici, le vite dei Santi, e troveremo conferma che la scelta della Tradizione è l’unica giusta.
Leggiamo le vite dei Santi e capiremo che, scegliendo la “Messa di sempre”, non abbiamo fatto nessuna rivoluzione; abbiamo solo desiderato mettere i nostri passi dietro a quelli di coloro che hanno già ottenuto la vittoria di Cristo.




luglio 2014

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