Card. Joseph Ratzginer
Tratto dal libro Dio e il Mondo. Essere cristiani
nel nuovo millennio,
Edizioni San Paolo, 2001, pp. 379-381
Per una retta presa di coscienza in materia liturgica
è importante che venga meno l'atteggiamento di sufficienza per la
forma liturgica in vigore fino al 1970.
Chi oggi sostiene la continuazione di questa liturgia
o partecipa direttamente a celebrazioni di
questa natura, viene messo all'indice; ogni tolleranza
viene meno a questo riguardo. Nella storia non è mai accaduto niente
di questo genere; così è l'intero passato della Chiesa a
essere disprezzato. Come si può confidare nel suo presente se le
cose stanno così? Non capisco nemmeno, a essere franco, perché
tanta soggezione, da parte di molti confratelli vescovi, nei
confronti di questa intolleranza, che pare essere un
tributo obbligato allo spirito dei tempi, e che pare contrastare, senza
un motivo comprensibile, il processo di necessaria riconciliazione all'interno
della Chiesa.
Oggi il latino nella Messa ci pare quasi un peccato.
Ma così ci si preclude anche la possibilità di comunicare
tra parlanti di lingue diverse, che è così preziosa in territori
misti.
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