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Eleison comments CLIV di S. Ecc. Mons. Richard Williamson Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X 26 giugno 2010
Quando il Vaticano II separò la
Verità cattolica dall’Autorità cattolica,
tutti i cattolici ne furono dilaniati. Mons. Lefebvre ha mostrato il loro diritto alla reintegrazione. Equilibrio cattolico Dopo che la scorsa settimana è sembrato che "Commenti Eleison" simpatizzasse inizialmente per i "sedevacantisti", che credono che i papi, a partire da Giovanni XXIII, non sono stati papi, e concludesse dando l'impressione che simpatizzasse per il Cardinale Kasper col prendere in giro la ininfluente Fraternità San Pio X, so che almeno un lettore è rimasto confuso e sospetto che non sia stato il solo. Ma tutto torna a posto se si considera che a partire dal Vaticano II la Verità Cattolica è stata separata dall'Autorità Cattolica. Ora, l'Autorità Cattolica degli uomini di Chiesa dovrebbe essere ancorata alla Verità Cattolica di Nostro Signore, poiché questa Autorità umana esiste solo per proteggere ed insegnare quella Verità divina. Ma nel terribile Concilio (1962-1965), secoli di eresia protestante e di dissoluzione liberale della verità trovarono finalmente il modo per insinuarsi nei cuori e nelle menti di larga maggioranza dei Padri conciliari, i quali rinunciarono alla purezza della Verità Cattolica, e da quel momento usarono tutta la loro Autorità Cattolica per imporre ai cattolici la nuova, falsa religione dell'uomo, partorita dal Concilio. A quel punto, com'era inevitabile, i Cattolici sono stati lacerati in se stessi e nel contempo divisi tra loro. Infatti, o hanno dovuto aggrapparsi alla Verità Cattolica e abbandonare più o meno l'Autorità Cattolica, e questa è la soluzione dei "sedevacantisti". E quando si guarda primariamente alla Verità Cattolica, si può ben simpatizzare con loro, tanto orribile è stato il tradimento della Verità praticato dai principali uomini di Chiesa, fin dall'inizio del Concilio. O hanno scelto di rimanere legati all'Autorità Cattolica e di abbandonare più o meno la Verità Cattolica, e questa è la soluzione del Cardinale Kasper. E quando si guarda primariamente all'Autorità Cattolica, si può ben simpatizzare con la sua fedeltà a Benedetto XVI e comprendere il sorriso del Cardinale quando scopre di essere rimproverato come un non cattolico dalla totalmente ininfluente e tuttora praticamente scomunicata Fraternità San Pio X. L'Arcivescovo Lefebvre, invece, tra i due estremi della Verità senza Autorità o dell'Autorità senzaVerità, scelse una terza via. La sua via, sulla quale è stato seguito dalla FSSPX, è stata contrassegnata dall'ancorarsi alla Verità Cattolica senza mancare di rispetto all'Autorità della Chiesa, senza rifiutarsi di credere nella validità dei suoi ufficiali. Si tratta di un equilibrio che sicuramente non è sempre facile da mantenere, ma che ha prodotto frutti cattolici ovunque nel mondo, ed ha sostenuto un resto di fedeli Cattolici con la vera dottrina e i veri Sacramenti, per i 40 anni che abbiamo finora trascorsi nel deserto conciliare (1970-2010). In questo deserto noi pecore cattoliche possiamo rimanere disperse ancora un po', fino a quando il Pastore sarà ancora percosso (Zc XIII, 7, richiamato da Nostro Signore nell'Orto di Getsemani - Mt XXVI, 31). In questo Getsemani della Chiesa, noi dobbiamo avere compassione per tutte le nostre pecore sorelle. È per questo che io posso simpatizzare con i "sedevacantisti" ed anche con i liberali (fino a un certo punto !). Ma questo non significa assolutamente che la terza via, quella tracciata dall'Arcivescovo Lefebvre, abbia cessato di essere la strada giusta. Che la Gran Madre di Dio protegga a lungo la piccola Fraternità! Kyrie eleison. Londra, Inghilterra (torna
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giugno 2010 |