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Eleison comments CCXXXIII di S. Ecc. Mons. Richard Williamson Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X 31 dicembre 2011
Molti
commentatori prevedono un grande crollo nel 2012. Ciò che conta
è vivere in grazia di Dio e avere fiducia in Lui.
Anno nuovo E così un altro anno si chiude senza che il cielo sia sprofondato. Da decenni dico che sta per accadere, come per esempio a quel piccolo gruppo in Francia cinque o sette anni fa. Tra loro vi era un sacerdote della FSSPX che era stato seminarista a Ecône quand’io ero professore, tra la fine degli anni 70 e i primi degli 80. «Eccellenza – disse – non ne parlavate 25 anni fa?» Ma lo disse con un sorrisino, così che può aver pensato che un giorno potrei aver ragione. Sarà allora il 2012 l’anno in cui il cielo sprofonderà? Gran parte dei commentatori mondiali pensano che questo potrebbe essere l’anno nel quale l’economia mondiale imploderà. Certamente il debito non potrà continuare ad accumularsi come si è accumulato per decenni. Per esempio, le esigenze dello stato sociale sono un onere insopportabile per il bilancio di molte democrazie occidentali, ma quasi per definizione un politico democratico è incapace di prendere le severe misure necessarie per il ripristino della normalità fiscale, perché se vuole essere rieletto non può toccare lo stato sociale. È stato detto bene, che una democrazia può durare fino a quando le persone si rendono conto che la cassa dello Stato appartiene a loro. Quindi, il 2012 sarà l’anno nel quale le democrazie occidentali finalmente crolleranno? Forse sì, forse no. Molta gente oggi ha la sensazione di qualche disastro incombente. Si dice: non ci vorranno certo altri 30 anni perché arrivi! Ma ormai questo lo si dice da molti anni. Forse la gente è così ubriaca di liberalismo che dosi sempre crescenti di caos la lasciano indifferente. Tuttavia, le macine di Dio girano lentamente, dice il proverbio, ma macinano tutto. Il che significa che le bollette di Dio devono essere pagate e il giorno della resa dei conti arriverà, e perà conti molto più seri di quelli delle esigenze dello stato sociale. Quest’anno, il prossimo, qualche volta, mai? Mai, no di certo! Arriverà nel momento giusto per Dio. L’anno è relativamente poco importante. Come dice Amleto (Atto V, 2), “C’è una provvidenza anche nella caduta di un passero. Se è ora, non è a venire; se non è a venire, sarà ora; se non è ora, pure sarà a venire: essere pronti è tutto”. C’è una Provvidenza. C’è un Dio e il suo tempismo è il migliore di tutti. “Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit”, dice il proverbio tedesco. Né Dio richiede alla gran parte di noi di intraprendere delle azioni per provare a trattenere la Chiesa e il mondo nella loro attuale corsa verso la distruzione. Scommetto che molti dei capi pubblici del mondo, in privato si sentono impotenti a fare qualsiasi cosa, e mi chiedo se anche i segreti maestri del mondo, fissati nel volerlo dominare, si sentono sempre sicuri di avere il giuoco in mano. “Solo io vi posso aiutare adesso”, ha detto la Madre di Dio. Ciò che Dio ci chiede è vivere nella sua grazia e avere fiducia in Lui. Quando il disastro arriverà, nel 2012 o chissà quando, sarà indubbiamente sgradevolissimo dal punto di vista umano, ma dal punto di vista di Dio i suoi castighi sono atti della sua misericordia. San Paolo cita i Proverbi (III, 11-12): “Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore, e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui, perché il Signore corregge colui che ama”. E San Paolo continua (Ebrei XII, 7-8): “Perseverate sotto i colpi della disciplina. Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre? Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli!” La prontezza cattolica è tutto, come si vede nella parabola delle vergini prudenti. Buon Anno. Kyrie eleison. Londra, Inghilterra (torna
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dicembre 2011 |