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dell'Istituto del Buon Pastore del 16 settembre 2012 dal sito dell'Istituto (francese) 16
settembre 2012
La Rivardiére Casa Generale dell’IBP I cinque sacerdoti fondatori dell’Istituto del Buon Pastore, Don Laguérie, Héry, Aulagnier, de Tanouarn e Forestier, hanno indirizzato ieri a tutti i membri una comunicazione (15 settembre 2012) richiamandoli al rispetto del diritto, dell’autorità romana e delle sue decisioni, e invitandoli all’unione. Pubblichiamo un estratto: «Noi fondatori, uniti nella prospettiva che ci ha visti insieme nel 2006, teniamo a ricordare o a far sapere a tutti (estratti): «Che l’Istituto è un’opera della Chiesa «nessuno può porre un altro fondamento» 1 Cor. 3, 11 «Che l’Istituto del Buon Pastore, società di vita apostolica eretta dalla Santa Sede con decreto dell’8 settembre 2006, trae la sua legittimità canonica, irrevocabile e definitiva, al pari dalla sua autonomia, da questa approvazione pontificia. «Che i suoi fondatori, così come si sono espressi negli statuti approvati da Roma, rimangono gli interpreti autentici del carisma proprio dell’Istituto. «Che questo Istituto ha necessariamente lo spirito romano ed ecclesiale, in tutti i domini dogmatici, liturgici, pastorali e canonici. Che esso rispetta dunque l’autorità della Santa Sede in ogni cosa. Che intende conservare questo legame di comunione cattolica, tramite la Commissione Ecclesia Dei. «Che deve ed intende agire sempre nel rispetto del diritto generale della Chiesa e conformarvisi, nella fedeltà e lealtà, conformemente ai suoi statuti. «Che riconosce e rispetta, al di sopra del suo ordinario e anche del suo capitolo, dei superiori gerarchici chiaramente designati nella persona del vice-presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei (attualmente S. E. Mons. Joseph Augustine Di Noia), essa stessa posta sotto l’autorità del prefetto della Congregazione per la dottrina della fede (attualmente S. E. Mons. Gerhard Ludwig Müller). «Che questi stessi fondatori rifiutano e rifiuteranno sempre ogni spirito di fronda, di mancanza di rispetto o di contestazione dell’autorità, sia all’interno sia all’esterno dell’Istituto. Essi riprovano lo spirito malvagio che consiste nell’approfittare di un riconoscimento anche prestigioso e della fiducia dei superiori, senza preoccuparsi di onorarne le esigenze. Essi confermano che ogni difficoltà incontrata deve regolarsi nella concertazione, il rispetto, la lealtà, conformemente al diritto della Chiesa e agli statuti». E la comunicazione dei cinque fondatori dell’IBP conclude: «Essi invitano tutti i sacerdoti, i seminaristi e i fedeli a pregare il Buon Pastore affinché riunisca in un solo ovile e sotto il suo bastone sia l’esperienza degli anziani sia la foga dei più giovani. Essi rinnovano la loro fiducia nella Provvidenza per aumentare (Auctoritas) e confermare (firmare con) la grazia della fondazione, vero dono del Santo Padre, della Chiesa Romana e di Gesù Cristo.» La casa generale ricorda e precisa inoltre: Visto che le elezioni del capitolo del luglio 2012 sono state contestate, e poi annullate con un decreto della Commissione Ecclesia Dei del 18 luglio, esse saranno rifatte e organizzate senza ritardo, così che questo decreto romano sia pienamente riconosciuto e seguito da tutti i membri in tutti i suoi effetti. L’annullamento delle elezioni capitolari da parte della Commissione ha per effetto, non di rendere vacante la sede dell’Istituto, ma di ricondurne il governo allo stato in cui era prima dell’apertura del capitolo: Don Philippe Laguérie è titolare della carica di Superiore generale fino allo svolgimento del prossino capitolo elettivo. Del pari, Don Héry mantiene la carica di assistente. Il segretario incaricato della comunicazione (torna
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