Lettera aperta di Don Ernesto Javier Cardozo
  ai sacerdoti silenti
(della Fraternità San Pio X)





La lettera è stata pubblicata sul sito internet Non possumus



Don Ernesto Javier Cardozo è un sacerdote della Fraternità.

traduzione e impaginazione sono nostre

L'errore che non viene respinto, è stato adottato;
La verità che non si difende, è negata
                                                                                               
Papa San Felice III



Cari Confratelli,

Nelle vostre lettere mi dite che per agire aspettate qualcosa di grave…
Cos’è questo qualcosa di grave che aspettate? …
Che vi chiedano di celebrare la nuova Messa con una chierichetta e di dare la comunione sulla mano, come fanno già alcuni preti di Campos?
Una volta accettato un errore, quale sarà la regola per non fare lo stesso con il prossimo? Qual è il limite?
Abbiamo visto cadere dei sacerdoti “duri” che oggi, oltre ad essere dei totali modernisti, si dedicano agli scritti contro l’ortodossia cattolica. …

Chi vi mette al sicuro, una volta che siano stati abbandonati quelli che erano i sani principi della Tradizione cattolica che abbiamo ricevuto dal nostro Fondatore Mons. Lefebvre?
Forse che non sono stati atti sufficientemente gravi: la lettera di Mons. Fellay ai tre vescovi, o l’espulsione di Mons. Williamson o le continue menzogne ed ambiguità dei vostri Superiori?

Credo che dicendo che la Fraternità continua ad essere sempre la stessa, che non è stato firmato l’accordo, ecc, molti si ingannino e inducano in errore le anime assegnate da Dio alla loro cura.
Come si può dire che essa è sempre la stessa, quando il suo capo, Mons. Fellay, nel maggio di quest’anno, ha contrastato i tre vescovi:
minimizzando gli errori del Vaticano II,
lodando Benedetto XVI come se fosse un fedele strumento di Cristo,
e quando si insiste che dobbiamo “cedere il passo alla Chiesa ufficiale”?

Se già stiamo nella Chiesa di Cristo, perché cedere il passo ad una Chiesa conciliare alla quale per principio non abbiamo mai voluto appartenere?

O forse anche voi pensate che noi siamo fuori della Chiesa? Solo questo renderebbe logico il vostro comportamento!

Uno di voi mi dice che dobbiamo applicare la regola di Sant’Ignazio: “nel tempo della desolazione non si deve mai fare alcun mutamento”! Appunto! Perché cambiare la Congregazione? Dobbiamo rimanete cattolici! Continuare ad essere membri della Fraternità fondata da Mons. Lefebvre, che non ha niente a che vedere con la setta che ha occupato i nostri Priorati, le nostre cappelle, le nostre scuole e i nostri seminari.

Non è sufficientemente evidente che i principi di questa setta non hanno niente a che vedere con la Fraternità San Pio X e la sua battaglia antimodernista?
Come potete oggi criticare il Vaticano II, quando il vostro capo dice che “non è una super-eresia”?

Come potete parlare contro la beatificazione, per esempio, di Paolo VI, quando il vostro capo dice che Benedetto XVI è una persona “integra”?

Dove vedete che i quattro contrassegni che identificano la Chiesa di Cristo [Una, Santa, Cattolica, Apostolica - NDT], sarebbero presenti nella Chiesa conciliare, verso la quale i vostri capi si sono impegnati a trascinarvi?

Il vostro silenzio è scandaloso. Hanno reagito altri sacerdoti della Fraternità, i fedeli chiedono che si dica la verità e alzano la voce… e voi come unica risposta mantenete il silenzio o reclamate entro quattro mura…
È codardia? È complicità? È omissione? …

Col vostro silenzio non state coprendo gli errori modernisti dei vostri capi?
E che ne è del vostro giuramento anti-modernista?
O forse per voi non vi sarà morte, giudizio e Inferno?

Giorni fa ho letto: Chi sono coloro che seguono la via dell’Inferno?

Sono in primo luogo gli uomini che, abusando dell’autorità a qualunque livello, trascinano i loro subalterni verso il male, sia con la violenza, sia con la seduzione. Li attende “un giudizio molto duro”. Veri diavoli sulla terra, ad essi si applicano le terribili parole della Scrittura rivolte al loro padre: “Oh. Lucifero, com’è che sei caduto dall’alto dei cieli?”
 Monsignor de Segur, L’Inferno, cap. III.

È per aver taciuto che siamo come siamo!

Prego Iddio perché abbandoniate il vostro silenzio e gridiate a fronte di tanto disordine e apostasia. La falsa prudenza nasconde la codardia e la mancanza di fede, il silenzio beneficia solo il nemico.







dicembre 2012

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