Comunicato della
Federazione Internazionale Una Voce

22 febbraio 2013

Le dimissioni di Papa Benedetto XVI



La notizia che Papa Benedetto XVI lascerà la Cattedra di Pietro l'ultimo giorno del mese di febbraio 2013 è stata accolta con tristezza da parte dei membri della Federazione Internazionale Una Voce.

Il nostro Presidente fondatore, il dottor Eric de Saventhem, e il suo successore, Michael Davies, sono stati sempre bene accolti a Roma dal Cardinale Ratzinger, che è stato di grande sostegno agli obiettivi della Federazione nella promozione della liturgia tradizionale e nel ripristino della Messa tradizionale celebrata verso l’altare. La fiducia incrollabile dei nostri ex Presidenti ha avuto conferma poco dopo l’elezione del Cardinale Ratzinger al Papato, nell’aprile 2005.

La promulgazione del motu proprio Summorum Pontificum, nel luglio 2007, appena due anni dopo l’inizio del suo pontificato, è stato l’atto di un Papa che ha dimostrato coraggio di fronte ad una grande opposizione. Nell’introduzione al motu proprio Papa Benedetto ha scritto:

«Da tempo immemorabile, come anche per l’avvenire, è necessario mantenere il principio secondo il quale “ogni Chiesa particolare deve concordare con la Chiesa universale, non solo quanto alla dottrina della fede e ai segni sacramentali, ma anche quanto agli usi universalmente accettati dalla ininterrotta tradizione apostolica, che devono essere osservati non solo per evitare errori, ma anche per trasmettere l’integrità della fede, perché la legge della preghiera della Chiesa corrisponde alla sua legge di fede”.
Tra i Pontefici che ebbero tale doverosa cura eccelle il nome di san Gregorio Magno, il quale si adoperò perché ai nuovi popoli dell’Europa si trasmettesse sia la fede cattolica che i tesori del culto e della cultura accumulati dai Romani nei secoli precedenti. … Consta infatti che la liturgia latina della Chiesa nelle varie sue forme, in ogni secolo dell’età cristiana, ha spronato nella vita spirituale numerosi Santi e ha rafforzato tanti popoli nella virtù di religione e ha fecondato la loro pietà.»

L’immenso coraggio di Papa Benedetto XVI che ha dichiarato pubblicamente ciò che molti sapevano, ma erano riluttanti o temevano di esprimere: che il Messale Romano promulgato dal Beato Papa Giovanni XXIII nel 1962 non era mai stato abrogato e che questa forma di Messa era permessa, ha portato e continuerà a portare abbondanti grazie alla Santa Madre Chiesa e alle generazioni future. Con la ricchezza dell’insegnamento che ci viene in eredità, questo chiarimento di Papa Benedetto sulla posizione della liturgia tradizionale nella Chiesa costituisce un grande contributo storico al Magistero della Chiesa, che riafferma il legame di culto delle generazioni passate con le generazioni future. L’usus antiquior di ieri, adesso è di oggi e sarà di domani. La seconda fioritura dell’usus antiquior ha infatti portato gioia ai nostri giovani. La sua miracolosa diffusione e il suo incremento, di cui Papa Benedetto è stato lo strumento provvidenziale, si manifestano col crescente numero di giovani che stanno contattando la Federazione Una Voce.

Di conseguenza, la Federazione Internazionale Una Voce rende grazie a Dio Onnipotente per il pontificato di Papa Benedetto XVI, a cui noi esprimiamo la nostra filiale gratitudine, e per il quale offriamo, e continueremo ad offrire, le nostre preghiere e i nostri ringraziamenti.

Leo Darroch. Presidente.

22 febbraio 2013. Festa della Cattedra di San Pietro.





febbraio 2013

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