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Eleison comments CCCXXVIII Commenti settimanali di di S. Ecc. Mons. Richard Williamson Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X 26 ottobre 2013
Un
lettore attribuisce la caduta della FSSPX ad un sogno irrealistico. Un
altro lettore pensa che il problema sia stato la sottovalutazione dei
laici.
Caduta della FSSPX Per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime, è essenziale considerare perché nelle odierne circostanze, i gloriosi 40 anni di difesa della fede da parte della Fraternità San Pio X, minacciano ora di finire. Un articolo ed una lettera scritte recentemente possono aiutare in questo senso: l’articolo analizza la caduta della Fraternità e la lettera offre una nota di speranza per come essa possa risorgere. L’articolo è apparso in francese su Internet (vedi “Un Évêque se lève”). Dopo aver letto un libro sull’utopismo nella moderna educazione, dov’esso è paragonato con lo stesso sogno irrealistico nella moderna politica, l’autore dell’articolo ritiene che lo stesso modello in sei tappe possa essere applicato alla FSSPX. Per prima cosa, il modello: 1 Un rifiuto della natura umana come dato con cui e non contro cui lavorare. 2 Un sogno per la fabbricazione ex novo del bambino/uomo. 3 L’esclusione delle strutture naturali della famiglia/società. 4 Il totale ri-modellamento del bambino per generare una nuova società perfetta. 5 I disastrosi risultati a dispetto di ogni iniziale buona intenzione. 6 Bambini ignoranti e perversi, una società che apostata e fa la guerra a Dio. Seconda cosa, l’applicazione alla FSSPX: 1 Rifiuto della realtà della crisi senza precedenti nella Chiesa. 2 Il sogno di fabbricare una riconciliazione tra la Chiesa conciliare e la Tradizione. 3 Esclusione della naturale interazione tra chi conduce e chi è condotto. 4 Totale ri-modellamento dell’autorità cattolica con l’imposizione del sogno. (In campo educativo, in politica o nella FSSPX, quando il sognatore affronta l’inflessibile realtà, è tenuto ad usare tutta la forza che ha a disposizione per schiacciare la realtà – il suo sogno è tanto più piacevole.) 5 Disastrosa conseguente stalinizzazione della FSSPX, a dispetto di ogni pia intenzione. 6 Perdita dello spirito combattivo che può portare gradualmente all’intera perdita della Fede. La lettera, che mi è giunta via e-mail, segue la stessa linea di analisi generale, ma aggiunge una nota di speranza. Papa Francesco e Mons. Fellay, essendo quello che sono (entrambi utopisti, si potrebbe aggiungere), un accordo Roma-FSSPX è destinato ad arrivare, secondo lo scrittore, e la resistenza contro di esso verrà schiacciata. Se la FSSPX cade, sarà perché essa ha sottovalutato i laici e sotto-impiegato coloro che potevano aiutarla a stabilire il Regno Sociale di Cristo Re nella società. La FSSPX deve solo riprendere a lavorare con i laici per questo Regno e così – questa è la nota di speranza – radunerà e rafforzerà tutti i tipi di cattolici che hanno conservato la Fede nonostante nella neo-Chiesa abbiano sofferto; siano essi provenienti dal Novus Ordo, dall’Ecclesia Dei, dai Francescani dell’Immacolata o da qualunque altra parte. In tal modo, conclude l’autore dell a lettera, “la FSSPX, con l’attività di quelli che le rimangono fedeli, non piomberà nel caos, al contrario”. Per quanto mi riguarda, mentre concordo che il clericalismo (sottovalutando i laici) è stato un aspetto del problema della FSSPX, non penso che ne sia stato la radice. Penso che la radice stia piuttosto nel fatto di essersi rivolti all’uomo invece che a Dio (cfr. Ger. XVII, 5,7), con la conseguente perdita delle oggettive verità e falsità e degli oggettivi bene e male. Tuttavia, sono d’accordo con la visione dell’autore della lettera, circa una nuova alleanza costituita in un certo momento nel futuro, dai veri cattolici provenienti da ogni parte della Chiesa come della neo-Chiesa, affinché si porti avanti la Fede cattolica (cfr. Mt. XIX, 30). Possa la FSSPX scrollarsi di dosso i suoi problemi attuali, per svolgere una parte primaria, o meglio, un’umile parte, in questa alleanza. Kyrie eleison. (torna
su)
ottobre 2013 |