Eleison comments CCCXLIV

CHURCH’S  INFALLIBILITY – II

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  15  febbraio 2014

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo al rapporto fra Magistero Ordinario della Chiesa e Magistero Straordinaio del Papa - Parte II.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://www.dinoscopus.org/italiano/italianiprincipale.html





Il Magistero Ordinario è davvero infallibile,
ma la sua infallibilità viene da Dio e non dal Magistero Straordinario.


Infallibilità della Chiesa - II

Molto deve essere detto sull’infallibilità della Chiesa, soprattutto per correggere le illusioni derivate (per errore) dalla definizione dell’infallibilità papale nel 1870. Oggi, per esempio, sedevacantisti e liberali pensano che le loro posizioni siano totalmente opposte; ma si soffermano a considerare, anche solo per un momento, che in realtà la pensano allo stesso modo? Proposizione principale: i Papi sono infallibili. Proposizione secondaria: i Papi conciliari sono liberali. Conclusione liberale: dobbiamo diventare liberali. Conclusione sedevacantista: non possono essere Papi. L’errore non sta né nella logica, né nella proposizione secondaria. Si può trattare solo di un malinteso di entrambe le parti sull’infallibilità espressa nella proposizione principale.
Ancora una volta, gli uomini moderni pongono l’autorità al di sopra della verità.

L’Eterno Iddio è la Verità stessa, assolutamente infallibile. Nel tempo creato, attraverso il Suo Figlio Incarnato, ha istituito la Sua Chiesa con una dottrina per la salvezza delle anime umane. Provenendo da Lui, tale dottrina può essere solo infallibile, ma per mantenerla libera dagli errori degli umani uomini di Chiesa a cui Egli l’ha affidata, il Suo Figlio ha loro promesso che lo “spirito di verità” li avrebbe guidati “per sempre” (Gv XIV, 16). In effetti, senza una tale garanzia, Dio come potrebbe esigere dagli uomini, pena la dannazione eterna, che credano in Suo Figlio, nella Sua dottrina e nella Sua Chiesa (Mc. XVI, 16)?

Eppure, neanche agli uomini di Chiesa Dio toglierà la libera volontà di errare su ciò che ha loro affidato. Ed Egli permetterà che essi spingano la loro libertà fin dove vogliono, eccetto che permettere che rendano la sua Verità inaccessibile agli uomini. Questa permissione si spinge lontano e comprende un certo numero di Papi altamente manchevoli, ma la portata di Dio va ancora più in là, nonostante la malvagità degli uomini (Isaia LIX, 1,2). Al Vaticano II, per esempio, l’errore della Chiesa si è spinto ben oltre, senza però che Dio permettesse alla Sua Chiesa di essere totalmente defettibile nel presentare agli uomini la Verità infallibile proveniente dalla Sua propria infallibilità. Anche i Papi conciliari hanno espresso molte verità cattoliche accanto ai loro errori conciliari.

Ma allora, io anima semplice, come posso distinguere tra le loro verità e i loro errori? In primo luogo, se sto davvero cercando Dio con cuore retto, Egli mi guiderà a Lui, come dice la Bibbia in molti passi. E in secondo luogo, essendo la dottrina di Dio immutabile come Dio stesso, essa dev’essere quella dottrina che trovo essere stata insegnata e tramandata da (quasi) tutti i suoi uomini di Chiesa in (quasi) tutti i luoghi e in (quasi) tutti i tempi, dottrina conosciuta cosí come la Tradizione. Fin dall’inizio della Chiesa, ciò che è stato tramandato è il testo più certo di ciò che ha insegnato Nostro Signore stesso. Nel corso dei secoli è stato il lavoro di milioni di uomini di Chiesa a tramandare la Tradizione senza errori. Si è trattato di ciò di cui Dio ha dotato la sua Chiesa nel suo insieme, e non solo nei Papi, sotto la guida dell’infallibile Spirito Santo.

È questa, per così dire, la torta dell’infallibilità della Chiesa, sulla quale le solenni definizioni dei Papi sono solo la ciliegina, preziosa e necessaria, la cima dell’infallibilità della Chiesa, ma non il corpo della sua montagna. Si noti innanzi tutto che le definizioni del Magistero Straordinario dei Papi sono esistite non solo dal 1870, ma dall’inizio della Chiesa, e sono esistite non per rendere vera la Tradizione, ma solo per rendere certo che cosa appartenesse alla Tradizione e cosa no, e questo ogni volta che l’errare degli uomini lo aveva reso incerto. Intuendo la verità, Mons. Lefebvre ha giustamente preferito l’infallibile Tradizione ai Papi gravemente erranti. Non avendolo mai compreso, come tutti i liberali moderni che non percepiscono sufficientemente la verità, i suoi successori sono in procinto di preferire i Papi erranti all’infallibile Tradizione. Sottovalutando la verità e sopravvalutando i Papi, i sedevacantisti ripudiano interamente i Papi erranti e possono essere tentati di abbandonare del tutto la Chiesa. Signore, abbi pietà!

Kyrie eleison.



febbraio 2014

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