|
|
|
|
Eleison comments VIII REBUILDING di S. Ecc. Mons. Richard Williamson Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X 25 agosto 2007
Sulle linee storte del Motu proprio di
luglio, Dio può ancora scrivere diritto, per esempio rigenerando
lentamente i preti del Novus Ordo
Ricostruzione Il dibattito continua – non dirò imperversa -, ma certamente ritorna sempre sul recente Motu Proprio di Benedetto XVI, che riconosce che il Rito Tridentino della Messa non fu mai abrogato e che garantisce ai preti ovunque nella Chiesa una certa libertà per celebrarla. Persone serie condannano il documento per il suo linguaggio ambivalente e vedono in esso niente di più che un’esca per attirare i cattolici tradizionali nelle sabbie mobili della Chiesa conciliare. Per quanto riguarda il linguaggio ambivalente, che favorisce ora il cattolicesimo ora il conciliarismo, non v’è dubbio in proposito. Eppure, cos’altro ci si può aspettare da chi si potrebbe definire come un papa duplice? Benedetto XVI, come Paolo VI e Giovanni Paolo II prima di lui, non può sicuramente accorgersi che crede contemporaneamente in due religioni contraddittorie. Così che egli finisce col promuoverle entrambe simultaneamente. A meno di un miracolo, Benedetto XVI porterà avanti questa linea fino alla tomba. Si tratta di una linea fortemente storta, ma riguardo al Motu Proprio egli è interessato, e certo non è questo il punto principale. Il punto, come sembra a me, sta nelle parole del proverbio: “Dio scrive diritto sulle righe storte”. In molti paesi si sente di laici cattolici e di singoli preti – e come è di regola non dei loro vescovi! – che si risvegliano per il vero rito della Messa, richiesta di Messali, richiesta di suppellettili sacre, di paramenti, ecc. … Io sento una forte protesta! … E dico, andiamo piano, andiamo piano, non tutto sarà perfetto tutto in una volta. Si armeggerà con il latino, si armeggerà con le rubriche e così via, ma diamo alla grazia di Dio una possibilità! Con Dio, una piccola buona volontà porta lontano – Un sacerdote cattolico non si ricostruisce in un giorno! Lasciate che vi presenti uno scenario controverso. Non dovete credere in esso, ma eccolo. L’attuale disperata situazione del genere umano può essere paragonata solo a quella del tempo di Noè, appena prima del diluvio. La nostra civiltà tele-idiota, ormai diffusa dappertutto, può solo collassare. Dio non può permettere che milioni di anime vadano come sonnambule all’inferno. Quando essa collasserà, i cattolici andranno correndo per le strade, urlando per avere un sacerdote che confessi i loro peccati. Non andranno alla ricerca dei sacerdoti abbastanza liturgicamente perfetti della FSSPX che sono sparsi in giro. Quindi Dio sta preparando per quei giorni drammatici un certo numero di sacerdoti – che solo Lui conosce - al di fuori della FSSPX. Il Motu Proprio, permettendo loro di far proprio il vero rito della Messa, almeno in privato, è un passo importante in questa preparazione. Preghiamo con tutto il cuore per tutti questi sacerdoti e per il Papa! Kyrie Eleison. (torna su)
aprile 2014 |