Eleison comments XII

FAMILY  DESTRUCTION

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  22 settembre 2007

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson relativo a come il mondo moderno stia distruggendo la famiglia per fare la guerra a Dio.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://dinoscopus.blogspot.com/


Un non-cattolico in Inghilterra osserva gli effetti devastanti della vita moderna sul matrimonio, i genitori, i bambini. La famiglia viene distrutta


Distruzione della famiglia


Chiunque oggi sia seriamente preoccupato per gli esseri umani, si rende conto di due cose: primo, la parola di tre lettere [man=uomo] è sufficiente perché esistano, ma perché crescano fino ad essere veramente umani, è assolutamente necessaria la famiglia. Secondo, questa famiglia così necessaria sta subendo un attacco feroce. Perché e in che modo?

La ragione profonda per cui Dio ha istituito la famiglia (padre-madre-figli) è per collocare le anime sulla strada verso il Cielo, invece l’uomo moderno sta facendo la guerra a Dio, e buona parte di questa guerra serve ad ottenere che quante più anime possibile vadano all’Inferno. Pertanto, la famiglia come l’ha progettata Dio, dev’essere distrutta e la vita moderna deve essere condotta di conseguenza. Per quanto riguarda il come, ecco pochi paragrafi (dalla lettera di un amico non cattolico) che illustrano quale direttiva è stata adottata oggi in Inghilterra e sicuramente in molti altri paesi, a meno che non abbiano la fortuna di essere “sottosviluppati”.

«Un decennio di governo laburista e della sua politica di ‘tutto è senz’altro permesso’, ha portato a quello che appare praticamente come la distruzione della famiglia. C’è poco incentivo a sposarsi, dopo la perdita totale dei vantaggi fiscali per le coppie sposate e il conseguente riconoscimento da parte dello Stato delle coppie conviventi e della parità dei sessi (un effetto collaterale del femminismo).

«Abbondano le madri nubili, e tutte sono tenute a lavorare, soprattutto, io penso, per riempire ulteriormente le casse dello Stato. Sembra non esserci alcun onere di responsabilità sui padri. Questo ha portato alla proliferazione dei servizi di custodia dei minori e delle scuole materne. Anche i bambini molto piccoli vengono lasciati negli asili nido e recuperati alla fine della giornata di lavoro. Le scuole gestiscono la colazione e la sistemazione dei bambini nel dopo-scuola. C’è una spaventosa perdita di esercizio della genitorialità.

«Nella parte bassa della scala sociale, i ragazzi, con i padri poco presenti ed esausti e con le madri incapaci, ricorrono ad una sorta di surrogato di ‘vita familiare’ all’interno delle bande urbane che oggi proliferano nelle principali città. I ragazzi trasformati in animali selvatici sono un vero e proprio problema. Nella parte alta della scala sociale, i genitori istruiti sentono un enorme senso di colpa per non poter trascorrere più tempo con i loro figli a causa del loro lavoro, dal momento che contano su bambinaie e ragazze alla pari. Ciò porta a livelli assurdi di indulgenza, al rilassamento della disciplina, all’attitudine a lasciar fare ai ragazzi quello che vogliono (negligenza benevola) e all’enfasi tremenda del terribilmente triste concetto di ‘qualità del tempo’ - ad esempio ‘potrei tornare a casa in tempo per passare cinque minuti a conoscere meglio i miei figli prima di andare a letto’.

«Molti di questi genitori sono anziane donne in carriera, che a mio avviso hanno poca idea di che cosa significhi essere un genitore - dopo tutto già loro sono stati allevati da genitori sessantottini che spesso rigettavano i concetti ‘vecchio stile’ di educazione dei figli e stabilivano pochi limiti nei comportamenti. Sono stato colpito dalla mancanza di auto-fiducia nei rapporti con i propri figli, mostrata da molti genitori di oggi. Bambini di tre anni ancora con i pannolini? Santi numi! Si ottiene la terribile risposta preconfezionata: ‘Se gli impongo la disciplina non mi amerà’. Patetico! Le punizioni corporali in pubblico sono illegali; peccato che per i capricci non sia così.»

Kyrie eleison.

In viaggio negli USA.




aprile  2014

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