Eleison comments XXIV

LATEST  ENCYCLICAL

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  15 dicembre 2007

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson relativo alla problematicità presente nell'ultima enciclica di Benedetto XVI, Spes salvi.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://dinoscopus.blogspot.com/


Benedetto XVI vuole salvare l'uomo moderno dall’annegamento,
ma non può farlo immergendosi troppo nelle acque mortali.



Ultima enciclica

Per illustrare ciò che è interessante e ciò che è più pericoloso nell’ultima Lettera Enciclica di Papa Benedetto XVI, Spe Salvi (“Nella speranza noi siamo stati salvati” - Rom. VIII, 24), ecco un confronto.

In un fiume che scorre veloce verso una cascata mortale, degli uomini nuotano felicemente e vanno a valle alla deriva, apparentemente ignari del pericolo. Sulla riva un uomo ha legato una corda ad un albero saldamente radicato, e grida agli uomini in acqua perché afferrino la corda che sta gettando loro come la loro ultima possibilità di salvataggio. Ma gli uomini in mezzo al guado sembrano sordi, e pochi afferrano la corda.

Vedendo questa mancanza di risposta, un secondo uomo sulla riva slega la corda dall’albero, la fissa intorno alla vita e comincia a guadare verso gli uomini in pericolo, sperando che avvicinandosi a loro possa farsi sentire. Ahimè, la corrente spinge troppo e lo scalza ed egli si rende conto troppo tardi che condividerà il destino degli sbandati ormai condannati.

Il fiume è la nostra vita che passa rapidamente in questo mondo. Gli uomini in mezzo al guado sono la massa dei suoi abitanti, allegramente alla deriva verso la dannazione eterna. L’albero è la dottrina salvifica della Tradizione cattolica, offerta continuamente ad ogni epoca dalla corda del Magistero. Il primo uomo rappresenta i cattolici tradizionali. Il secondo uomo rappresenta gli uomini di Chiesa conciliari come Benedetto XVI, che preoccupati di raggiungere l’uomo moderno hanno slegato il loro insegnamento dalla Tradizione e l’hanno legato a se stessi. Ma in queste condizioni non possono più salvare l’uomo moderno, possono solo perire con lui.

Il lato interessante di Benedetto XVI e della sua ultima Enciclica è il suo evidente e sincero desiderio di entrare in contatto con l’uomo moderno, ad esempio, col suo abbandono della classica precisione in concetti come fede, speranza e redenzione (non meno!), al fine di “aggiornare” il loro contenuto in modo significativo per gli umanisti di oggi. Tuttavia, tale umanizzazione, relativizza e distorce gravemente la divina dottrina della Chiesa.
Tanto per fare un esempio, è immensamente pericolosa la forte suggestione (§ 46) che “la gran maggioranza delle persone” vada in Purgatorio, e così sarebbero salvati. Nostro Signore dice il contrario: “Molti sono chiamati ma pochi eletti” (Mt. XX, 16), e “larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa” (Mt. VII, 13).

Santo Padre, Lei si muove verso la distruzione, e rischia di portare tante anime con Lei.
Noi preghiamo per Lei!

Kyrie Eleison.






aprile  2014

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