Eleison comments LXX

MONEY-MEN  SUPREME ?

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  1 novembre 2008

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson relativo alla innaturale supremazia della finanza sull'economia, la politica e il bene comune.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://dinoscopus.blogspot.com/


L’ordine naturale di religione, politica, economia e finanza è oggi invertito, tuttavia i finanzieri, dopo tutto, non sono al comando.


Finanzieri supremi?

C’è un certo fascino nel leggere i commenti sulla crisi in continua evoluzione della finanza globale. Quanto ne hanno detto i commentatori, parlando di un ordine naturale violato che si prende la sua rivincita! Eppure nessuno sembra sapere come si svilupperà la crisi - salvo i maestri violatori?

Per farsi un’idea di quest’ordine naturale, può essere necessario fare un passo indietro di alcuni secoli. A questo scopo, vediamo brevemente di fissare che (1) la religione è la relazione dell’uomo con il suo Dio, (2) la politica è la sua relazione sociale con gli altri uomini, (3) l’economia è l’arte della distribuzione dei beni tra produttori e consumatori, e (4) la finanza è l’arte di gestire il denaro. Quindi l’ordine naturale è quello dove il denaro esiste per facilitare lo scambio dei beni essenziali in ogni società, tale che la finanza dovrebbe servire l’economia. E siccome lo Stato è in definitiva il responsabile del benessere di tutti i suoi cittadini, specialmente di quelli più bisognosi di tutela (Leone XIII, “Rerum Novarum”), i beni materiali dell’economia dovrebbero sottostare al bene comune della politica. Ma la politica può regolare e garantire il bene comune di tutti gli uomini in ogni società, solo se ha compreso esattamente a che scopo l’uomo è qui sulla terra, così che la politica dovrebbe sottostare alla vera religione.

Tuttavia, i tempi moderni, soprattutto a partire dal Protestantesimo, passo dopo passo hanno capovolto quest’ordine naturale. L’Inghilterra ne è un chiaro esempio. Intanto, la politica, nelle persone di Enrico VIII ed Elisabetta I, ecc., ha praticamente abbattuto la vera religione di Dio in Inghilterra. Poi, nel giro di un centinaio di anni venne fondata la Banca d'Inghilterra, la prima banca centrale al mondo, e il governo inglese e il popolo si misero all’inseguimento dell’economia e della ricchezza della nazione. Ma dopo aver fatto sì che la libera impresa, per i principali detentori del denaro significasse libertà di ingoiare i più deboli finanziariamente, ecco che oggi la libera impresa capitalistica trasformata progressivamente in capitalismo finanziario regna sovrana, non solo in Inghilterra ma in tutto il mondo.

Così, quello che possiamo osservare oggi è che sia la politica, sia l’economia lottano invano contro questo rovesciamento della loro naturale priorità sulla finanza. Per riparare alla fiera creata dai finanzieri attraverso i “derivati” in particolare, i politici ricorrono a enormi salvataggi da parte dello Stato, nel disperato tentativo di sostenere la moneta circolante. Di contro, gli economisti vecchio stile sono attratti dal ritorno alla libera impresa, come anche la massa dei cittadini di oggi non vuol’essere accudita dallo Stato.

Ma quando i più decenti dei politici e degli economisti credono ancora sia poco ai soldi, come possono riuscire a tenere il collo fuori dal cappio preparato per loro dai finanzieri?
E costoro, pensano forse che strangolando le finanze del Vaticano possano avere al guinzaglio il Signore Iddio stesso?
Veramente sanno assai poco! Poverini!

Kyrie eleison.



giugno  2014

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