Eleison comments CIX

RECTOR’S LETTERS   

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  8 agosto 2009

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson relativo alla stampa e diffusione delle “Lettere del Rettore”, l'equivalente di “Commenti Eleison” negli anni in cui Mons. Williamson era Rettore del seminario americano della FSSPX San Tommaso d'Aquino, dal 1983 al 1994.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://dinoscopus.blogspot.com/


Le “Lettere del Rettore” sono raccomandate alle troppe persone che separano la religione dalla realtà di oggi,
perché provino a rimetterle nuovamente insieme.



Lettere del Rettore

Mi si perdoni se suggerisco ai lettori di “Commenti Eleison” che potrebbe loro interessare il dare un’occhiata a uno o a tutti e quattro i volumi di “Lettere del Rettore”, ora in stampa e disponibili presso True Restoration Press negli Stati Uniti [nel 2014 tramite St. Marcel Initiative]: in breve, esse presentano una combinazione, non sempre riscontrabile, tra alcune comprensioni sulla vera Fede e alcune comprensioni sul nostro falso mondo moderno.

È logico che mentre il mondo moderno cade nell’apostasia e si allontanava sempre più da Dio, la tentazione per le menti cattoliche, a meno che non vogliano essere stravolte, è o aggrapparsi al mondo e trascurare Dio, come nel Vaticano II, o aggrapparsi a Dio e trascurare il mondo moderno, come molti cattolici “cinquantisti” che rinunciano ad affrontare la modernità e si ritirano in qualche rifugio immaginario e spesso sentimentale di un  presunto cattolicesimo pre-conciliare.

Ma il cattolicesimo non può essere irreale se si vuole raggiungere al vero Paradiso! Gli anni ’50 sono finiti. Conclusi. Andati. Naturalmente non tutti i cattolici degli anni ‘50 vivevano nella irrealtà. Monsignor Lefebvre è un esempio eccezionale di rifiuto dell’irrealtà. Ma troppi di essi avevano scollegato la loro Fede dalla realtà circostante, e fu questo il motivo per cui, quando  questa li sommerse drammaticamente negli anni ‘60, la loro fede cedette, ed essi si diedero più o meno felicemente alla religione dell’uomo proposta dal Vaticano II, una religione veramente moderna ma falsamente cattolica, quantunque intelligentemente camuffata. La realtà non può essere ignorata!

Quindi, quello che forse caratterizza le “Lettere del Rettore” è che mentre proclamano la vera Fede della Chiesa immutabile, allo stesso tempo affrontano, alla luce di quella Fede, una varietà di problemi moderni che, pur esistenti prima del Concilio, dopo sono enormemente cresciuti in peggio: Fede stravolta, uomini disumanizzati, donne in pantaloni, famiglie disintegrate, sentimentalismo dilagante, media mendaci, politici traditori, etc, etc, e, peggio di tutto, uomini di Chiesa cattolici che hanno perso la via. Ahimè, era logico che anche loro alla fine perdessero l’ancoraggio sotto la pressione della realtà circostante, che non si erano preoccupati di gestire.

Le “Lettere”, offrono un’analisi di molti di questi problemi. Il loro autore non pretende rivendicare alcuna infallibilità per le sue soluzioni, ma afferma che se i cattolici non affrontano i problemi che egli solleva, rischiano in breve tempo di piombare più o meno felicemente in un Vaticano II Bis.

Kyrie eleison.

Londra, Inghilterra.


agosto  2014

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