Eleison Comments CDII

NEW  BISHOP

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  28 marzo 2015

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson, relativo alla consacrazione episcopale di Mons. Jean-Michel Faure.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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San Giuseppe, Patrono della Chiesa, molte grazie
Per questo ampliamento dei ranghi dei suoi veri vescovi!
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Un nuovo vescovo

La consacrazione a vescovo di Don Jean-Michel, nel Monastero della Santa Croce in Brasile la scorsa settimana, si è svolta in una piacevole situazione.
Il tempo era caldo e asciutto; splendeva il sole. I monaci di dom Thomas d’Aquino e le vicine suore sono riusciti a trasformare magnificamente un semplice garage di metallo in un santuario degno della nobile liturgia, che anch’essi hanno approntato benissimo.
Nonostante la notizia fosse riservata, erano presenti un gruppo di sacerdoti provenienti da tutta l’America e un numero di circa un centinaio di anime, anch’esse provenienti da diversi paesi, i quali hanno seguito attentamente le tre ore di durata della cerimonia.

Con questo hanno gioito tutti i cattolici che sentivano il bisogno di almeno un altro vescovo per contribuire a garantire la sopravvivenza della «Tradizione Resistente». La consapevolezza di Mons. Lefebvre della necessità della difesa della fede cattolica, non poteva essere lasciata ancora per molto alla disponibilità di un solo vescovo. La consacrazione conferita da Monsignore a quattro vescovi nel 1988, senza il permesso di Roma, che costituì l’«Operazione Sopravvivenza» in opposizione all’«Operazione Suicidio», doveva essere continuata nel XXI secolo.

Le scuse vanno a tutti i cattolici che avrebbero voluto partecipare se solo avessero saputo per tempo dell’evento, ma tutto doveva essere fatto con un buon margine di discrezionalità, per poter essere certi che la consacrazione avesse luogo.

Essa poteva contare su potenti avversari.
La Chiesa ufficiale a Roma ha reagito dichiarando che il consacrante sarebbe «scomunicato automaticamente», ma, come nel 1988, questa dichiarazione è falsa, perché con la legge della Chiesa chi commette un reato non incorre nella sanzione normale, ad esempio la scomunica per la consacrazione di un vescovo senza il permesso di Roma, se ha agito per necessità. Questo è il senso comune, e in questo caso la necessità c’era sicuramente.
Mentre il mondo si avvicina sempre di più alla Terza Guerra Mondiale, quale individuo sulla terra può essere certo della sua sopravvivenza?

Anche la Fraternità San Pio X ufficiale, da Menzingen, in Svizzera, ha condannato la consacrazione di Mons. Faure con un comunicato stampa pubblicato lo stesso giorno. In esso, è degna di nota la confessione che il consacrante è stato escluso dalla Fraternità nel 2012 a causa delle «aspre critiche» formulate contro le relazioni che la Fraternità ha tenuto negli ultimi anni con Roma.
Menzingen ha continuato a sostenere per lungo tempo che il problema fosse quello della «disobbedienza», ed ecco che adesso lo stesso Menzingen ammette che si trattava del fatto di essere costantemente accusato di «tradire l’opera di Mons. Lefebvre». E in effetti, essa viene tradita e distrutta.

Roma stessa conferma il tradimento. Il giorno dopo la consacrazione, Mons. Guido Pozzo, Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, oltre ad aver parlato dell’inesistente «scomunica», ha continuato dicendo che diversi incontri (tra Roma e la Fraternità San Pio X) hanno avuto luogo ed altri sono in programma con alcuni prelati (romani), per trattare dei problemi che ancora devono essere chiariti in rapporto alla fiducia», problemi «dottrinali e interni alla Fraternità».

Mons. Pozzo ha poi proseguito: Il Papa sta aspettando che la Fraternità si decida a rientrare nella Chiesa; noi siamo sempre pronti con un progetto canonico (una prelatura personale). È necessario un po’ di tempo perché le cose diventino chiare nella Fraternità e Mons. Fellay raggiunga un ampio e sufficiente consenso, prima di compiere un tale passo.

Cos’altro serve ai veri cattolici laici e chierici, che vedano appesi i manifesti?

Kyrie eleison.
                                                                                   




marzo 2015

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