Eleison Comments CDVIII

“Found Wanting”

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  9 maggio 2015

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson, relativo allo stato riscontrabile in seno all Fraternità San Pio X negli Stati Uniti.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it





Resistenti, Dio cerca quelli che cercano la Sua volontà.
Cercando il nostro conforto “cinquantista” ce la passeremo brutta.


“Trovato mancante”

I cattolici che si sforzano oggi di mantenere la Fede non hanno un compito facile. Ecco le considerazioni di un osservatore dello stato attuale della Fraternità San Pio X negli Stati Uniti, come egli lo vede, in positivo e in negativo. Vediamo prima il negativo, non per cattiveria verso la Fraternità, ma al fine di meglio valutare il problema. Come disse il patriota americano, Patrick Henry, nel 1775: “Da parte mia, qualunque sia l’angoscia che può comportare, sono disposto ad ascoltare tutta la verità, a conoscere il peggio, e a provvedervi”.

“Fino ad ora i sacerdoti della Fraternità negli Stati Uniti, non hanno reagito all’infiltrazione modernista della loro Fraternità. La gran parte di essi si fa in quattro per giustificare ogni parola ed ogni azione del loro Superiore Generale. Come essi possano giustificare il compromesso in dottrina, per me è un mistero. Uno di loro dice che basta parlare con Mons. Fellay per chiarire tutto. I pochi seminaristi statunitensi che ho incontrato sono male formati, dediti a giustificare tutto, anche il ‘buono’ che si troverebbe nel Vaticano II. L’obbedienza cieca è la loro cifra comportamentale. Le teorie cospiratorie sono un tabù in seminario, così che come futuri sacerdoti saranno facile preda del nemico. Non c’è stata alcuna reazione per la visita in seminario del vescovo del
Novus Ordo Mons. Schneider, o per la ‘assimilazione argentina’. Della ‘Resistenza’ al modernismo di Mons. Fellay non se ne parla affatto, essendo liquidata come un’altra rivolta, come quella dei ‘nove’ sacerdoti del 1983.

“I Priori della FSSPX consentono indiscriminatamente la partecipazione alle Messe della Fraternità San Pietro, e definiscono il modernismo come un ‘mucchietto di polvere’ da spazzare in un angolo. Un sacerdote ordinato da poco è stato inviato ad assistere all’insediamento di un locale vescovo
Novus Ordo. In generale non c’è lotta contro gli errori del Vaticano II o contro gli errori della stessa Dichiarazione Dottrinale della Fraternità del 2012. Peggio di tutto è lo slittamento dottrinale che ha avuto inizio dal 2012 all’interno della Fraternità, mentre i sacerdoti della stessa continuano a dire che non intraprenderanno alcuna azione prima di aver constatato qualcosa di concreto.”

Tale cecità può essere solo una punizione di Dio. Che cosa sta Egli punendo? I cattolici degli anni ‘50, che cercavano fin troppo il loro comodo nel mondo, furono puniti con il Concilio degli anni ‘60. Ai rimanenti fedeli, Dio concesse Mons. Lefebvre, il vero pastore degli anni ‘70 e ‘80.

Sicuramente Dio aveva il diritto di aspettarsi in cambio che questi restanti cattolici comprendessero il problema, e fuggissero la falsa soluzione degli anni ‘50. E invece no. Fin dalla fine degli anni ‘90 i capi della FSSPX e poi i sacerdoti e i fedeli sono tornati lentamente ma sicurament e al “Cinquantismo”, o al “Cattolicesimo domenicale” degli anni ‘50, che è un rendimento misero di fronte alle molteplici grazie da Lui concesse alla Fraternità. Sembrerebbe che Dio ne abbia abbastanza. Così Egli ha permesso che una diocesi in Argentina desse l’esempio di come la Chiesa ufficiale possa giungere all’approvazione della Fraternità. Scartata dalla dirigenza della stessa Fraternità come un “mero atto amministrativo”, tale esempio apre nondimeno la strada per la completa approvazione della Fraternità o da Roma stessa o diocesi per diocesi, approvazione che tutti farebbero finta di non notare, ma della quale quasi tutti gioirebbero. Questi Romani sono maestri!

Ma Dio, dal resto Tradizionale, sta di nuovo suscitando un resto Resistente. L’osservatore citato ha concluso: “Penso che quando arriverà il momento della verità, tra i sacerdoti e i fratelli, e speriamo anche tra le suore, della Fraternità, ci sarà una manciata di Nicodemo e di Giuseppe d’Arimatea. I fedeli ‘Resistenti’ in tutto il Nord America sono fermi, insieme con i nuovi arrivati occasionali, per lo più dal Novus Ordo, o non si sa da dove.”
La stessa fermezza era evidente nelle reazioni di molti cattolici alla consacrazione di Mons. Faure. Qui ci sarà un futuro per le anime. Ma questa volta cerchiamo di non ripetere lo stesso errore: Dio non vuole più cattolici solo di domenica. Egli vuole potenziali martiri.

Kyrie eleison.
                                                                                   




maggio 2015

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