Eleison Comments CDXI

ELIOT  WEEKEND

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  30 maggio 2015

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson, relativo al seminario su T. S. Eliot tenutosi a Broadstairs, Inghilterra, dall'1 al 3 maggio 2015.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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Cattolici, attenzione a mettere limiti a Nostro Signore.
Egli disse che ha pecore fuori dal suo ovile di cui è il capo.


Fine settimana con Eliot

Il seminario tenutosi qui a Broadstairs nel primo fine settimana di maggio, su poesie e poemi del famoso poeta moderno, T.S. Eliot (1888-1965), è stato un grande successo. Eliot è uno scrittore difficile da capire, perché ha insistito per trovare un senso nell’insensato mondo moderno, ma le sei lezioni del Dr. David White (in 36 ore!) hanno ispirato nelle più che due dozzine di ascoltatori cattolici un vero interesse per Eliot, scelto come oggetto del seminario letterario proprio perché ha scritto parte del suo poema più famoso, il Waste Land, nella vicina Margate. Un momento rilevante del seminario è stata la visita al padiglione sul mare dove Eliot scrisse questa parte; lì il Dr. White ha recitato per i partecipanti al seminario tutto il Waste Land, di fronte a un mare grigio e sotto un cielo grigio – l’atmosfera era perfetta!

Molti cattolici respingono gli scrittori, quantunque famosi, che non siano apertamente cattolici. Ma a metà degli anni 1920, subito dopo la redazione del Waste Land, Eliot si accostò molto al cattolicesimo, e da allora fino alla sua morte la soluzione da lui presentata nei suoi scritti circa i problemi del mondo moderno, è incentrata in Nostro Signore Gesù Cristo. Questo potrebbe non essere evidente a prima vista, sia perché scriveva per dei cristiani tiepidi, sia perché egli stesso era ancora alle prese con la modernità; ma lasciamo che la sua vera fede in Cristo sia illustrata da una poesia dai suoi Quattro Quartetti, indicata dal Dr. White a titolo d’esempio: la sezione IV del quarto quartetto, “Little Gidding”: -

1. La colomba discendente rompe l’aria              8. Chi allora ha ideato il tormento? Amore.
2. Con la fiamma del terrore incandescente         9. Amore è il Nome poco familiare
3. Di cui le lingue dicono                                   10. Dietro le mani che hanno intessuto
4. L'unica liberazione da peccato ed errore.       11. La camicia intollerabile di fiamma
5. L’unica speranza o l’unica disperazione        12. Che nessun potere umano può rimuovere.
6. Sta nella scelta tra un rogo e un altro rogo -   13. Noi solo viviamo, solo sospiriamo
7. Per essere redenti dal fuoco col fuoco.           14. Consumati da un fuoco o dall’altro.


Durante la Seconda Guerra Mondiale, Eliot  visse a Londra, e la notte faceva il Air Raid Warden, pattugliando le strade per ridurre al minimo il pericolo e il danno delle incursioni aeree tedesche. La prima delle due strofe della poesia è come quelle cartoline plastificate in doppio che contengono due immagini, ognuna delle quali appare a seconda di come si inclina la cartolina. La seconda strofa trae la tremenda lezione dalla doppia immagine.

Così 1) la “colomba discendente” è sia lo Spirito Santo che discende a Pentecoste, sia i bombardieri nemici che scendono su Londra. 2) La “fiamma del terrore” è sia il fuoco dello Spirito Santo, sia le bombe incendiarie del nemico. 3) Le “lingue” sono sia quelle dello Spirito Santo sulle teste degli Apostoli, sia quelle delle bombe incendiarie, mentre 4) “l’unica liberazione” è sia la Redenzione ad opera di Cristo, sia il lancio delle bombe ad opera dei politici umani. 5) La prima di queste è la nostra unica speranza, la seconda è la disperazione della guerra. 6) Su quale rogo funebre scegliamo di bruciare? 7) Il fuoco della Redenzione è quello che ci salva dal fuoco della dannazione.

Seconda strofa: così 8) è Dio che permette le Guerre Mondiali per salvarci dal fuoco eterno. 9) Egli non è ben conosciuto, ma è 10) il Suo Amore che permette ai politici di provocare 11) i tormenti della guerra, 12) che solo Cristo può togliere. 13) In conclusione, la vita umana finisce solo 14) nel fuoco: o in quello dell’Amore divino, o in quello dell’eterna dannazione.

La Terza Guerra Mondiale incombe. Quando arriverà, quanti predicatori cattolici ci saranno che avranno il coraggio di predicare che dietro le spaventose sofferenze della guerra c’è l’Amore divino, al pari della necessità di esso per permetterci di volgerci indietro, secondo il disegno divino, sulla strada per il Paradiso? Il non cattolico Eliot diceva questo già 70 anni fa.

Kyrie eleison.
                                                                                  



maggio 2015

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