Eleison Comments CDXII

CONCILIAR  POPES  –  II

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  6 giugno 2015

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson, relativo alla tragica buona fede dei Papi conciliari che distruggono la Chiesa senza rendersene conto. - Parte seconda.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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I Papi conciliari nutrono buone intenzioni mentre provocano danni?
Il loro giudice è Dio. Noi fidiamo nel forte braccio di Dio.


Papi conciliari - II

Questi “Commenti” continuano a parlare del problema del soggettivismo perché ritengono che la Chiesa e il mondo attuali non possano essere capiti correttamente senza di esso. Il soggettivismo è quella corruzione mentale che porta la persona, o il soggetto, a far sì che la sua mente sia sconnessa dalla realtà, o dall’oggetto, lasciando la persona stessa libera di ricomporre la realtà secondo la propria fantasia. Da qui il mondo immaginario, con tutta la sua follia, che oggi ci circonda, al pari della fantasticheria della neo-Chiesa (Chiesa e mondo sarebbero conciliabili), nonché della fantasticheria della neo-Fraternità (Tradizione e neo-Chiesa sarebbero conciliabili).

Perché si mantenga la presa della mente sulla realtà e anche l’equilibrio nella Fede, è essenziale mantenere distinto il soggettivo dall’oggettivo. Ad esempio, oggettivamente parlando, i Papi conciliari sono gravemente in errore nella Fede, ma soggettivamente parlando essi sono convinti di essere nel giusto, ed è possibile che almeno in parte (Dio solo lo sa) le loro intenzioni siano buone. Ma se non si arriva a distinguere l’oggettivo dal soggettivo, si può facilmente cadere in uno di due errori comuni: o si dice che essi sono oggettivamente in errore e quindi devono essere in errore anche soggettivamente, tale che non possono avere buone intenzioni e devono sapere quello che stanno facendo, così che non possono essere Papi, e si cade nel sedevacantismo dogmatico; o si dice che sono soggettivamente convinti e pure convincenti, così che sono oggettivamente nel giusto e che quindi li si deve seguire, e si cade nel liberalismo (è così che Benedetto XVI, per esempio, ha - oggettivamente - ingannato molti buoni cattolici, qualunque fossero le sue intenzioni).

Al contrario, se si ha una fede limpida e quindi si può distinguere tra la realtà oggettiva e l’universale fantasticheria odierna, in definitiva si valuterà Roma tramite la Fede e non la Fede tramite Roma, così si potrà considerare che i Papi conciliari potrebbero essere stati convinti e almeno in parte – Dio solo lo sa – potrebbero aver avuto buone intenzioni, ma non per questo li si potrà mai seguire prescindendo dalla vera Fede e dalla vera Chiesa. D’altra parte non si può escludere la possibilità di una certa buona intenzione in loro, né ci si può accollare l’onere di giudicare su di essa, ma si dovrà aspettare che sia la Chiesa, dopo un'istruttoria, a giudicare della loro eresia e pertinacia.

Ma gli uomini di Chiesa di oggi sono così universalmente infettati dalle fantasticherie della libertà, dell’uguaglianza e dei diritti dell’uomo, che sono in contrasto con il dovere, la gerarchia e i diritti di Dio, che le prospettive che una tale istruttoria abbia luogo in tempi brevi sono seriamente infime. Ne consegue che nella mente di ognuno si debba lasciare in sospeso la questione di questi Papi. Tale sospensione non è agevole, ma è certo che Dio, al momento opportuno da Lui voluto, verrà in soccorso del suo Papato.

Nel frattempo la struttura della Sua Chiesa, secondo la quale ogni autorità discende dal Papa, non è cambiata. Pertanto, dal momento che Papa Francesco condanna la Tradizione ogni volta che ne ha la possibilità, la Tradizione può solo lottare per sopravvivere. Per quanto riguarda la fondazione e la conseguente direzione della Fraternità San Pio X, per Mons. Lefebvre fu di un’immensa importanza l’approvazione ufficiale dei suoi  Statuti da parte di un Ordinario diocesano locale. Questo fece della FSSPX la luce d’emergenza rispetto alla dirigenza ufficiale della Chiesa, così che il movimento della “Resistenza”, che cerca di riparare questa luce d’emergenza, guarda ugualmente a tale dirigenza ufficiale della Chiesa.
Questo tentativo è ostacolato sia dalla detta dirigenza della Chiesa, sia dai nuovi elettricisti d’emergenza? E sia! Ma qualcuno deve pur mantenere almeno un paio di luci accese nella Chiesa. Tuttavia, contro tale impedimento posto da tutti quanti gli elettricisti, che nessuno si aspetti dalla “Resistenza” prodigi o meraviglie. Pazienza. Dio ha tutto sotto controllo.

Kyrie eleison.
                                                                                  



giugno 2015

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