Eleison Comments CDXIII

DAILY  GRIND

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  13 giugno 2015

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson, relativo alla necessaria costante recita delle preghiere cattoliche, che comportano un minimo sforzo di applicazione.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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I vecchi mezzi hanno perso efficacia,
O invece richiedono nuova forza per essere seguiti in pieno?


Fatica quotidiana

Non sono poche le e-mail che arrivano sulla mia scrivania elettronica e che vale la pena che vengano condivise con i lettori di questi “Commenti”. Qui vorrei citarne due (abbreviate e adattate come al solito). La prima è di un giovane laico, ex seminarista a Winona e ora padre di una famiglia numerosa. Lui è un cattolico che non potrebbe mai essere accusato di sottovalutare la forza dell’odierna apostasia universale, ma è anche convinto che si possa ancora fare qualcosa e che quindi debba essere fatta. Lui scrive: -

L’odierno liberalismo istituzionalizzato e l’assordante opzione per Barabba della folla moderna può benissimo portare ad una messe di martiri. Penso di poter apprezzare il suo intendimento quando si chiede se Dio vuole ancora oggi un’istituzione tradizionale come un seminario, ecc. Nel XIX secolo Don Bosco dovette inventare un nuovo tipo di ‘cooperatore’ laico per il suo lavoro con i ragazzi, che non fosse né una Confraternita, né un Terzo Ordine, perché egli diceva che avendo il Diavolo cambiato la sua tattica, lui doveva fare altrettanto. I buoni cattolici furono colti di sorpresa, ma il suo nuovo adattamento dei vecchi mezzi ebbe successo.

Ricordo questo perché oggi mantenere la fede è come muoversi contro le rapide più selvagge. Mantenere tutta la mia famiglia e me stesso in linea con il Cielo impegna tutto ciò che sono e tutto ciò che ho. Per adattare le parole di San Paolo (II Cor. 11, 28-29), “Chi è debole, che anch'io non lo sia?” mi ricordo che Lei anni fa ci diceva in seminario che ovunque ci saremmo trovati più tardi avremmo dovuto mettere ordine nel caos esistente. Questo caos è oggi più intenso di 25 anni fa, perché la vita quotidiana è notevolmente cambiata nel corso degli ultimi 15, 30, 45 anni. Oggi il mondo inghiotte le anime in modo sofisticato e implacabile. I genitori devono adattare i principi veri e collaudati per contrastare le nuove tattiche del Diavolo, perché ciò che funzionava prima non necessariamente funziona anche oggi. Sono queste nuove ‘fionde e frecce’ dei genitori di oggi che mi inducono a chiedermi se la necessità di mezzi diversi per raggiungere gli stessi obiettivi non possa applicarsi anche ai seminari e alle vocazioni.

La seconda e-mail proviene da un sacerdote “Resistente” che dice che i vecchi mezzi sono ancora buoni, ma c’è bisogno di applicarli fedelmente. Lui scrive: -

È incredibile come molta della nostra gente non faccia le cose basilari della vita cattolica. Essa intende essere gradita a Dio. Ora le iniziative e intraprese cattoliche particolari non sono male in sé, ma sono molto meno importanti, più difficili e meno meritorie della pratica quotidiana. La nostra gente vuole evitare il peccato mortale, e basta. Quante volte ho sentito dire: ‘ho dimenticato’ di dire le preghiere del mattino o della sera, o quelle di prima e dopo i pasti. E la lettura della Bibbia, delle Vite dei Santi, il catechismo! È per questo che io lavoro, in tempo e fuori tempo, per cercare di convincere la mia gente a tenere una vita cattolica costante e regolare, per convincerli che è questo che è veramente gradito a Dio.

Lo stesso vale per la ‘Resistenza’. Ho detto alla mia gente che il vero banco di prova sarà il tenere duro, la perseveranza. Due o tre anni fa, quando eravamo in una battaglia campale, battendo a destra e a manca, è stato relativamente facile, ma ora è più come una guerra di trincea. E noi, come movimento, riusciremo a tenere le nostre posizioni se ogni sacerdote e laico cattolico le tiene nella sua vita quotidiana.

Dio non ha creato l’anima per l’Inferno (I Tim. II, 4). Ne consegue che ogni anima può trovare i mezzi per arrivare in Cielo, se vuole. Questi mezzi possono essere difficoltosi, ma non sono complicati, altrimenti sarebbero inaccessibili a molti. I mezzi antiquati, in particolare il Rosario quotidiano, non sono complicati, ma devono essere applicati.

Kyrie eleison.
                                                                                  



giugno 2015

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