Eleison Comments CDXXXVI

NOVUS ORDO MISSAE - I

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  21 novembre 2015

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla constatazione di un miracolo eucaristico verificatosi nell'ambito di una Messa Novus Ordo.

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Dio ha operato miracoli con la Messa NO?
Questo è ciò suggerisce l’evidenza!



Novus Ordo Missae - I

I fatti sono ostinati” è una famosa citazione del secondo Presidente degli Stati Uniti, John Adams (1735-1826), “e quali che siano i nostri desideri, le nostre inclinazioni o i dettami della nostra passione, questi non possono alterare lo stato dei fatti e le evidenze”. Per quanto riguarda il Nuovo Ordo della Messa, imposto a tutta la Chiesa di rito latino da Paolo VI nel 1969, vi sono alcuni fatti ostinati in grado di turbare i “desideri e le inclinazioni” dei cattolici che aderiscono alla Tradizione cattolica. I prossimi numeri di questi “Commenti” presenteranno prima di tutto alcuni di questi fatti, per poi vedere come essi possano essere spiegati in considerazione del ruolo disastroso che negli ultimi 46 anni ha svolto il NOM nell’aiutare i cattolici a perdere la Fede; infine  si considererà la conclusione a cui può giungere necessariamente un saggio cattolico.
Prima di tutto, alcuni fatti: -

Il 18 agosto 1996, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria, nel centro di Buenos Aires, Argentina, Don Alejandro Pezet stata finendo di distribuire la Comunione (in una nuova Messa, ovviamente), quando una donna lo avvisò che in fondo alla chiesa vi era un’Ostia abbandonata. Un parrocchiano che aveva ricevuto la Comunione nella mano doveva averla lasciata cadere mentre usciva dalla chiesa e l’aveva abbandonata perché troppo sporca per poter essere consumata. Don Pezet la raccolse, la immerse correttamente in un vaso con l’acqua e ripose il tutto nel tabernacolo, lì in pochi giorni essa si sarebbe normalmente sciolta e sarebbe stato possibile assumerla. Tuttavia, quando il 26 agosto aprì il tabernacolo, fu grande la sua sorpresa nello scoprire che l’Ostia si era trasformata in una sostanza sanguinolenta. Le fotografie scattate 11 giorni dopo su ordine del vescovo Bergoglio, dimostrarono che essa era notevolmente aumentata di volume. Per tre anni venne tenuta nel tabernacolo, sotto stretto segreto, ma nel 1999, l’Arcivescovo Bergoglio decise di effettuare un esame  scientifico. Il 15 ottobre del 1999, in presenza di testimoni, permise al dottor Ricardo Castañon, un neuro-psico fisiologo approvato da Roma, di prelevare un campione per  eseguire l’esame.

Il Dr. Castañon consegnò per prima cosa il campione ad un laboratorio di medicina legale di San Francisco, che vi riscontrò DNA umano. Un certo Dr. Robert Lawrence vi trovò dei globuli bianchi. Mentre il Dr. Ardonidoli, in Italia, pensò che si trattasse probabilmente di tessuto cardiaco. Il professore australiano, John Walker, vi riconobbe del tessuto muscolare con globuli bianchi intatti.
Per togliere ogni dubbio, il Dr. Castañon ricorse a un cardiologo di fama, medico legale presso la Columbia University di New York, il dottor Federico Zugibe, senza dirgli della provenienza del campione.

Dopo un esame al microscopio il Dr. Zugibe riferì testualmente: “Posso dirle esattamente di cosa si tratta. È una parte del muscolo che si trova nella parete del ventricolo sinistro del cuore, quello che permette il battito cardiaco e dà vita al corpo. Mescolati al tessuto vi sono dei globuli bianchi, il che mi dice innanzitutto che il cuore era vivo al momento del prelievo del campione, perché i globuli bianchi muoiono al di fuori di un organismo vivente, e in secondo luogo che, dato che i globuli bianchi servono ad aiutare una ferita, questo cuore ha sofferto. È il genere di cose che riscontro in pazienti che hanno ricevuto dei traumi al petto”. Alla domanda su quanto tempo queste cellule sarebbero rimaste vive se fossero state prelevate da un campione conservato in acqua, il Dr. Zugibe rispose che avrebbero cessato di esistere in pochi minuti.

Quando nel giugno del 1976 Mons. Lefebvre era in procinto di ordinare il primo grande gruppo di sacerdoti della FSSPX, nonostante la disapprovazione di Roma, un funzionario romano venne a promettergli la fine di tutti i problemi con Roma, se solo avesse celebrato una Messa col NOM. In linea di principio, per ragioni dottrinali, egli rifiutò. Ma allora come è possibile che Dio Onnipotente abbia operato dei miracoli eucaristici con e per questa nuova Messa?
Si legga qui la settimana prossima una risposta suggerita.

Kyrie eleison.
                                                                                  



novembre 2015

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