Eleison Comments CDXLVI

APPROACHING “BLAST”

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  30 gennaio 2016

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo al concerto su Beethoven che si terrà a Broadstairs, Inghilterra.

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La musica di Beethoven, risuonerà per tre giorni,
Dovrebbe scioccare, consolare, illuminare e stupire.


Si approssima la “Ventata”

Dai liberali la musica è gravemente fraintesa e il suo potere seriamente sottovalutato. Essi sono ancora abbastanza umani da godere di questa o quella musica, sempre, logicamente, del tipo spazzatura – e per vedere quanto la musica interessi le persone, basta provare a dir loro che quella che preferiscono è spazzatura. Ma in ogni caso l’ideologia soggettivista liberale, per cui l’uomo sarebbe il padrone della realtà (incluso Dio Onnipotente), li porta a negare che nella musica ci sia qualcosa di oggettivo. Così, per i liberali non esiste qualcosa come il compositore che usa determinati mezzi per raggiungere certi fini, e non si può dire che tale pezzo o tipo di musica sia “migliore” di un altro. La musica, essi dicono, è una questione puramente di stato d’animo o di gusto di chi l’ascolta – “La bellezza è negli occhi di chi guarda”, così che la musica terribilmente stonata è “buona” al pari della più famosa musica del passato.

Naturalmente tali liberali sono completamente in errore. Un proverbio cinese dice che “quando il modo della musica cambia, le mura della città tremano”, verità ampiamente illustrata dall’avvento della musica rock negli anni ‘50 e ‘60. Platone conosceva così bene l’influenza morale della musica per il bene o il male, che nella sua Repubblica ideale certi tipi di musica sarebbero stati banditi. Guai ai genitori di oggi a cui non importa che tipo di musica ascoltino i loro figli! “E’ solo musica”, diranno, e così dicendo si meritano di perdere i loro figli per i Pifferai Magici del Rock. La musica è estremamente importante, ed è oggettiva per natura – non è di buon senso che a dare risalto al ritmo sia la musica militare e non certo una ninna nanna? Ma che cosa fanno i liberali del buon senso? Stanno facendo tutto il possibile per spazzarlo via. E’ troppo reale.

Un importante punto di svolta nei tempi moderni tra il riconoscimento e il rifiuto da parte degli uomini dell’ordine oggettivo della realtà posto da Dio in tutte le sue opere, è stato la Rivoluzione Francese (1789–1794). Dal momento che la vita di Beethoven si svolse a cavallo di questa Rivoluzione ed egli prestò ad essa la sua eccezionale espressione musicale, alcune delle sue opere più note possono essere utilizzate per illustrare in modo chiaro certe verità oggettive riguardanti la musica. Da Haydn e Mozart egli ereditò l’ordine oggettivo del XVIII secolo. Ai suoi successori fu soprattutto Beethoven che lasciò il crescente disordine musicale (non senza le sue bellezze) del XIX secolo, a cui seguì il caos musicale e la disgregazione (con eccezioni) della presunta musica “seria” del XX e del XXI secolo. Beethoven potrebbe quindi essere chiamato il nonno o il bisnonno del Rock. Questa affermazione potrebbe scioccare molti amanti di Beethoven, quindi va subito precisata dicendo che ci voleva un grande musicista per dare avvio alla distruzione della musica.

Siamo prossimi – 19–21 febbraio – alla “Ventata di Beethoven” che si terrà qui a Broadstairs dalle 18,00 di venerdì a mezzogiorno di Domenica. Un giovane pianista americano che sa leggere a vista quasi tutte le 32 sonate per pianoforte e le versioni per pianoforte a due mani di Liszt delle nove sinfonie, si è offerto di suonarne il maggior numero possibile, per quanto permette un fine-settimana, insieme a degli estratti dalle sinfonie, scelti per illustrare la natura della musica e come la faceva Beethoven. L’idea della “ventata” nacque per puro auto-compiacimento, ma poi sopravvenne la tentazione di offrirla a chiunque potesse piacere o anche volesse solo ascoltare della musica (cosa che per gli amanti di Beethoven dovrebbe essere di per sé una festa), o intendesse scoprire perché i liberali sono così in errore, nella musica come in ogni altra cosa.

Quindi, se qualcuno è interessato, oltre ai lettori che hanno già prenotato, può benissimo venire nei giorni sopra indicati. Pernottamento con prima colazione in bassa stagione a Broadstairs dovrebbero essere reperibili su Internet, e se ci si fa sapere quando si pensa di venire, potremmo essere in grado di organizzare in casa il pranzo e la cena.
In tutto, possa Dio essere servito.
                                                                                                                       

Kyrie eleison.
                                                                                  



gennaio 2016

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