Riassunto della conferenza di Mons. de Galarreta
a Bailly, Francia

17 gennaio 2016


Pubblichiamo, col beneficio d'inventario, questo riassunto della conferenza tenuta a Baily da Mons. Alfonso de Galarreta, vescovo della Fraternità San Pio X;
come pubblicato da Media presse.

Ci riserviamo di pubblicare il testo della conferenza non appena sarà reso disponibile.




Per Mons. de Galarreta non è augurabile che si arrivi ad un accordo fra Roma e la Fraternità San Pio X


Riassunto della conferenza di Mons. de Galarreta, tenuta a Bailly il 17 gennaio 2016

di Christian Lassale


I – L’atmosfera a Roma
Con Papa Francesco noi assistiamo ad una recrudescenza del modernismo a Roma. Questo potrebbe avere un effetto positivo nel fatto che sempre più cardinali e vescovi reagiscano fermamente e pubblicamente contro ogni deriva.

II – Lo stato dei nostri rapporti con Roma
Circa i nostri rapporti con Roma, vi sono due strade distinte, dopo che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha inviato a Mons. Fellay, nel luglio 2015, due nuovi documenti, uno dottrinale e uno canonico.
Il documento dottrinale è meno esigente di quello del 2012, ma le condizioni richieste sono sempre inammissibili. Senza dubbio esse lo saranno sempre, visto che il loro scopo è di farci accettare il Vaticano II.
Quand’anche esso fosse accettabile, bisognerà guardare alla seconda strada, quella canonica.
Il documento canonico è anch’esso inaccettabile, perché ci mette alla pratica dipendenza di autorità che vogliono il male della Chiesa. Esse non potranno mai accettare le nostre condizioni, necessarie per la nostra sicurezza.
Quand’anche esse le accettassero, per assurdo, resterebbe una terza tappa: quella, impossibile da aggirare, del Capitolo Generale della FSSPX.

III – Conclusione: per questa strada si arriverà a niente
Sembra innegabile che il Papa voglia un accordo (Nota redaziononale: come dice Mons. Fellay dal 2009). Egli può scavalcare la Congregazione per la Dottrina della Fede, come ha fatto per la giurisdizione sulle confessioni. È augurabile?
Aspetti vantaggiosi: questo potrebbe permetterci, secondo Mons. Fellay, un apostolato più ampio.
Aspetti svantaggiosi: noi saremmo spesso in situazioni concrete inestricabili, con un rischio reale della perdita dell’unità della Fraternità, poiché le autorità della Fraternità farebbero inevitabilmente degli errori che divideranno ancor di più.

In conclusione: nello stato attuale della Chiesa, per Mons. de Galarreta non è augurabile che si arrivi ad un accordo.

Cosa rispondere alla domanda di cosa accadrebbe se tale accordo si raggiungesse comunque (per esempio con un riconoscimento unilaterale)?
Questo creerebbe un reale trambusto nella Fraternità. Numerosi sacerdoti lo rifiuterebbero e sarebbe tentati di andarsene. Nella misura in cui noi non l’avremmo cercato, non potremmo farci niente. La Provvidenza veglierà ancora una volta sull’opera di Mons. Lefebvre.

Contrariamente a quanto affermato da certi fedeli presenti alla conferenza, a proposito dell’allontanamento prevedibile di numerosi sacerdoti, Mons. de Galarreta non ha detto che “se questo deve accadere accadrà”, ma che tutto è nelle mani della Provvidenza.
La sfumatura è importante.






gennaio 2016

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