Eleison Comments CDL

BISHOPS VALID? - II

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  27 febbraio 2016

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla ambigua validità delle consacrazioni episcopali effettuate col nuovo Rito - parte II.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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La neo-Chiesa è ambigua, in tutto e per tutto,
Ma nel suo seno si trovano ancora anime innocenti.

Vescovi validi? - II

Un recente studio condotto da un competente teologo della Fraternità San Pio X sulla validità del neo-rito di Consacrazione dei neo-vescovi, introdotto nel 1969, fornisce una conferma notevole del secondo punto del piano in tre punti della Massoneria per distruggere la Chiesa cattolica, piano che il Cardinale Liénart (1884–1973) avrebbe rivelato sul letto di morte. Il Cardinale era uno dei capi neo-modernisti al Vaticano II, e sicuramente egli stesso massone. Prima di citare dalla sintesi della testimonianza del Cardinale, già apparsa in questi “Commenti” (n° 121 del 31 ottobre 2009), ricordiamo ai lettori che la validità di un sacramento cattolico richiede, oltre ad un Ministro valido, altrettante valide Forma e Materia (parole ed azioni centrali della cerimonia), nonché l’Intenzione sacramentale per fare ciò che fa la Chiesa. Tutte le altre parole pronunciate nel corso della cerimonia, che avvolgono e inquadrano la Forma, costituiscono il Rito

Veniamo quindi a quanto detto in CE 121:—

Secondo il Cardinale, il primo obiettivo della Massoneria in Concilio fu di violare la Messa, alterando il rito in modo tale da minare alla lunga l’Intenzione del celebrante di “fare ciò che fa la Chiesa”. Gradualmente il rito doveva indurre preti e laici a considerare la Messa più un “memoriale” o un “pasto sacro” che un sacrificio propiziatorio. Il secondo obiettivo fu di rompere la successione apostolica con un nuovo Rito della Consacrazione che alla fine avrebbe minato il potere dell’Ordine dei vescovi, sia con una nuova Forma non automaticamente invalida, ma abbastanza ambigua da seminare il dubbio, sia e soprattutto con un nuovo Rito che nell’insieme alla fine avrebbe dissolto l’Intenzione sacramentale del vescovo consacrante. Questo avrebbe avuto il vantaggio di rompere la successione apostolica così dolcemente che nessuno se ne sarebbe accorto. ( . . . )

Comunque stiano le cose a riguardo della “fonte affidabile”, in ogni caso i riti della Messa e della Consacrazione episcopale della neo-Chiesa odierna, corrispondono esattamente al piano massonico come svelato dal cardinale.
Fin da quando questi nuovi Riti sono stati introdotti, alla fine degli anni ‘60 e all’inizio degli anni ‘70, molti bravi cattolici si sono rifiutati di credere che essi potessero essere usati validamente.
Ahimè, essi non sono automaticamente invalidi (quanto sarebbe più semplice se lo fossero!). Sono peggio! La loro Forma sacramentale è cattolica abbastanza da convincere molti celebranti che possano essere utilizzati validamente, ma essi sono concepiti come un tutto così ambiguo e così in grado di suggerire un’interpretazione non cattolica, da invalidare nel tempo il sacramento, corrompendo l’Intenzione di ogni celebrante che sia o troppo “obbediente” o insufficientemente attento e orante.

Quindi, Riti abbastanza validi da farsi accettare da quasi tutti i cattolici nel breve periodo, ma ambigui abbastanza da invalidare i sacramenti nel lungo periodo, tali da costituire una trappola satanicamente sottile.

Non c’è abbastanza spazio in questo “Commento” settimanale per rendere giustizia al recente articolo di don Alvaro Calderón, ma cerchiamo di presentare le sue grandi linee (la cui fondatezza verrà esposta in un prossimo numero di questi “Commenti”): il neo-Rito della Consacrazione episcopale è interamente nuovo. Come tale, è valido? Esso è certamente illegittimo, perché nessun Papa ha il diritto di operare una tale rottura con la Tradizione cattolica. D’altra parte, nel contesto del neo-Rito e della sua istituzione, la neo-Materia, la neo-Forma e la neo-Intenzione sono molto probabilmente valide, perché significano quanto dev’essere significato, e la maggior parte dei loro elementi provengono da Riti accettati dalla Chiesa. Ma la validità non è certa perché non è legittima la rottura con la Tradizione, e perché il neo-Rito è solo simile ai Riti approvati dalla Chiesa, e perché tutti i cambiamenti vanno in una direzione modernista.
Pertanto l’assoluta necessità di una certa validità nei riti sacramentali entra in gioco fino a quando il restaurato Magistero della Chiesa dichiari che il neo-Rito della Consacrazione è valido. Così, per garantire la validità fino a quel momento, i neo-vescovi dovrebbero essere riconsacrati sub conditione, e i neo-sacerdoti, quelli ordinati solo da neo-vescovi, dovrebbero essere ri-ordinati sub conditione.

Il neo-modernismo è un “un animale singolarmente viscido”. È stato progettato per essere così.
                                                                                                                        
Kyrie eleison.
                                                                                  



febbraio 2016

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