Eleison Comments CDLXXXI

AGAIN,  SEDEVACANTISM  –  I

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  1 ottobre 2016

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo ai problemi sollevati dal sedevacantismo - Prima parte.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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La Chiesa cattolica non può mai del tutto fallire,
Ma in parte essa può gravemente addolorare.



Ancora sedevacantismo - I

Potrà forse infastidire un certo numero di lettori di questi “Commenti” se essi ritornano ancora una volta sul tema dei Papi conciliari che non sarebbero affatto Papi, ma la recente traduzione in francese di un articolo in lingua inglese del 1991 mostra come gli argomenti del sedevacantismo necessitino ripetutamente di essere dimostrati, a riprova che non sono così conclusivi come sembrerebbe. I liberali non hanno bisogno di tali dimostrazioni, perché per loro il sedevacantismo non è una tentazione. Tuttavia c’è un numero ristretto di anime cattoliche, tratte fuori per grazia di Dio dal liberalismo e mosse verso la Tradizione cattolica, per le quali il sedevacantismo diventa positivamente pericoloso. Il Diavolo non si preoccupa se noi perdiamo il nostro equilibrio verso destra o verso sinistra, per lui l’importante è che tale equilibrio lo perdiamo.

Effettivamente, l’errore del sedevacantismo può non essere, in teoria, né così profondo né così grave come l’universale corruzione mentale del liberalismo, ma in pratica si osserva spesso che col sedevacantismo le menti si bloccano, e che quella che era all’inizio un’opinione accettabile (quale cattolico può dire che le parole e le azioni di Papa Francesco sono cattoliche?), tende a diventare una certezza dogmatica inaccettabile (quale cattolico può giudicare con certezza una tale questione?), per imporsi di conseguenza come il dogma dei dogmi, come se la cattolicità di una persona non dovesse essere giudicata di per sé, ma a seconda che creda o no che abbiamo avuto dei Papi non veri a partire, diciamo, da dopo Pio XII.

Una delle motivazioni offerte nei precedenti “Commenti” per questa dinamica interna osservata spesso nel sedevacantismo, può essere quella della semplicità da nodo gordiano con cui si trancia un problema angoscioso per il fedele e minaccioso per la fede: “Come possono essere veri Papi cattolici questi distruttori della Chiesa?” Risposta: “Non sono affatto Papi”. “Oh, che sollievo! Non c’è più bisogno che sia angosciato”. La mente si blocca e il sedevacantismo deve essere condiviso come se fosse il Vangelo da chiunque voglia ascoltare (o non ascoltare), e al peggio esso può essere esteso dai Papi a tutti i cardinali, vescovi e sacerdoti, di modo che quello che un tempo era un credente cattolico si trasforma in un “lupo solitario” che rinuncia a frequentare del tutto la Messa. Riuscirà a mantenere la Fede? E i suoi figli? Ecco il pericolo.

Quindi per mantenere la nostra Fede cattolica in equilibrio ed evitare le trappole oggi piazzate alla sua destra come alla sua sinistra, andiamo a vedere le argomentazioni di BpS contenute in questo articolo di 15 pagine menzionato sopra. ( “BpS” è un’abbreviazione che servirà a molti lettori per identificarlo, ma qui non serve che sia precisato, perché ci preoccupiamo delle sue argomentazioni piuttosto che della sua persona.) Nel suo articolo egli almeno ritiene ed ha la fede del cattolico nel Papato, diversamente i Papi conciliari non rappresenterebbero alcun problema per lui. Questa logica e questa fede sono ciò che vi è di meglio nei sedevacantisti, ma né loro né BpS tengono presente la questione nella sua interezza: Dio non può lasciare andare la Sua Chiesa, ma può lasciare andare i suoi uomini di Chiesa.

Questo il suo ragionamento, in poche parole - Maggiore: la Chiesa è indefettibile. Minore: al Vaticano II la Chiesa è divenuta liberale, realizzando una grande defezione. Conclusione: la Chiesa conciliare non è la vera Chiesa, il che significa che i Papi conciliari che hanno prodotto o seguito il Vaticano II non possono essere stati veri Papi.

L’argomento sembra buono. Tuttavia, dalla stessa Maggiore e Minore può derivare una conclusione liberale: la Chiesa è indefettibile, la Chiesa è divenuta liberale, quindi anch’io, come cattolico, devo diventare liberale. Questo fatto del sedevacantismo che condivide i suoi presupposti col liberalismo, dovrebbe fare riflettere due volte qualsiasi sedevacantista. BpS nota i presupposti comuni, e li chiama “ironici”, ma essi sono molto di più. Essi indicano che liberali e sedevacantisti fanno lo stesso errore, che si riscontra nella Maggiore. Infatti entrambi fraintendono allo stesso modo l’indefettibilità della Chiesa e ugualmente si sbagliano sull’infallibilità dei Papi.
Si vedano questi “Commenti” la prossima settimana per una più dettagliata analisi del ragionamento di BpS.

Kyrie eleison.
                                                                                  



ottobre 2016

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