Eleison Comments CDLXXXII

AGAIN,  SEDEVACANTISM  –  II

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  8 ottobre 2016

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo ai problemi sollevati dal sedevacantismo - Seconda parte.

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I sedevacantisti la Chiesa tentano di salvare
In realtà dai limiti umani si fanno asservire.



Ancora sedevacantismo - II

Per ogni anima cattolica che oggi si rende conto della gravità della crisi della Chiesa e agonizza per essa, la semplicità del sedevacantismo, che respinge come invalidi la Chiesa e i Papi del Vaticano II, può diventare una seria tentazione. Peggio ancora, l’apparente logica delle argomentazioni ecclesiavacantiste e sedevacantiste può trasformare questa tentazione in una trappola mentale che nel peggiore dei casi può portare un cattolico a perdere del tutto la sua fede. Ecco perché questi “Commenti” ritornano con più particolari sull’elemento principale della varietà di argomentazioni presentata nell’articolo del 1991 da BpS, menzionato qui la scorsa settimana. Ecco di nuovo l’argomentazione: -

Maggiore: la Chiesa cattolica è assolutamente indefettibile (essa ha l’assicurazione da Dio stesso che durerà fino alla fine del mondo - cfr Mt XXVIII, 20). Minore: Ma la Chiesa conciliare o del Novus Ordo, stravolta dal neo-modernismo e dal liberalismo, rappresenta un’assoluta defezione. Conclusione: la Chiesa del Novus Ordo è assolutamente non cattolica e i suoi Papi sono assolutamente non Papi. In altre parole, mentre la Chiesa è assolutamente bianca, la Neo-Chiesa è assolutamente nera, così che la Chiesa e la Neo-Chiesa sono assolutamente diverse. Per le menti che amano pensare in bianco e nero con niente in mezzo, questo argomento ha molto fascino. Ma per la mente che riconosce che nella vita reale le cose sono spesso grigie, o una miscela di bianco e nero (senza che il nero cessi di essere nero o il bianco cessi di essere bianco), l'argomento è troppo assoluto per essere vero. Così che nella Maggiore vi è un’esagerazione dell’indefettibilità della Chiesa, e nella Minore vi è un’esagerazione della defezione della Neo-Chiesa. La teoria può essere assoluta, ma la realtà raramente è assoluta. Vediamo come sono in realtà l’indefettibilità e la conciliare defezione.

Circa la Maggiore, i sedevacantisti spesso esagerano l’indefettibilità della Chiesa, così come spesso esagerano l’infallibilità dei Papi, perché questo è ciò di cui hanno bisogno per sostenere il loro orrore emotivo per ciò che è diventata la Chiesa cattolica a partire dal Concilio. Ma in realtà, come l’infallibilità non ha escluso i grandi errori di alcuni Papi nella storia della Chiesa, e si applica solo quando il Papa, in forma ordinaria, dice ciò che la Chiesa ha sempre detto, oppure, in forma straordinaria,  impegna tutte e quattro le condizioni della definizione del 1870, così l’indefettibilità della Chiesa non esclude assolutamente alcune grosse defezioni in determinati momenti della storia della Chiesa, come ad esempio i trionfi dell’Islam o del protestantesimo o dell’Anticristo (Lc. XVIII, 8), la sola cosa che si esclude assolutamente è una defezione totale, o un totale fallimento (Mt XXVIII, 20). Così che l’indefettibilità non è così assoluta come pretende BpS.

Circa la Minore, è vero che la defezione del conciliarismo è considerevolmente più grave di quella relativa all’Islam o al protestantesimo, perché colpisce alla testa e al cuore la Chiesa di Roma, come finora non era accaduto. Tuttavia, anche mezzo secolo di conciliarismo (dal 1965 al 2016) non ha reso la Chiesa totalmente manchevole o fallita. Per esempio Monsignor Lefebvre - e non fu il solo - ha tenuta alta la Fede dal 1970 al 1991, e i suoi successori hanno fatto lo stesso, più o meno, dal 1991 al 2012, mentre l’assediata “Resistenza” mantiene ancora la sua linea, e a fronte degli umani collassi della Chiesa, in un futuro non troppo lontano, indubbiamente la sua indefettibilità sarà divinamente preservata, proprio come prima della fine del mondo - Mt. XXIV, 21-22. In tal modo, neanche il conciliarismo in quanto defezione della Chiesa è così assoluto come pretende BpS.

Ne deriva che il suo sillogismo deve essere ricomposto - Maggiore: l’indefettibilità della Chiesa non esclude grosse defezioni, ma solo una defezione totale. Minore: il Vaticano II è stato un’enorme ma non totale defezione della Chiesa (anche se i cattolici consapevoli della sua pericolosità devono assolutamente evitarlo, per timore di contaminazione). Conclusione: l’indefettibilità della Chiesa non esclude il Vaticano II. In breve, la stessa Chiesa di Dio è più grande di tutta la depravazione del diavolo o dell'uomo, anche del Vaticano II. La defezione conciliare potrebbe essere di una gravità senza precedenti in tutta la storia della Chiesa, ma l’indefettibilità della Chiesa e l’infallibilità dei Papi vengono da Dio e non dagli uomini. Al pari dei liberali, i sedevacantisti pensano alla maniera umana, fin troppo umana.


Kyrie eleison.
                                                                                  



ottobre 2016

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