Eleison Comments CDLXXXV

DISINTEGRATION

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  29 ottobre 2016

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla difficoltà di vivere la vera Fede nell'ora presente e all'affidarsi alla sicura ricompensa celeste.

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E’ vero, noi uomini di oggi siamo a pezzi,
Ma una corona celeste può rallegrare molti.



Disintegrazione

Le cose cadono a pezzi; il centro non può reggere,
La pura anarchia si rovescia sul mondo,

La torbida marea del sangue dilaga, e in ogni dove

Annega il rito dell’innocenza;
I migliori hanno perso ogni fede, mentre i peggiori

Sono pieni d’ardore appassionato.

Questi famosi versi de Il Secondo Avvento, una poesia scritta nel 1919 sulla scia della Prima Guerra Mondiale dal poeta anglo-irlandese, W. B. Yeats (1865-1939), vengono in mente come una possibile spiegazione di come il movimento di resistenza al tradimento del 2012 della Fraternità San Pio X di Mons. Lefebvre possa essere così forte nella verità e ancora debole in unità e numeri. Il 1919 è quasi un centinaio di anni fa, e Yeats non era né cattolico né particolarmente interessato alla condizione della Chiesa cattolica, che allora sembrava essere fiorente. Ma i poeti possono essere visionari, e Yeats coglieva in questi versi una verità essenziale sulla civiltà occidentale, come emergeva da quella guerra che “stava spegnendo ogni luce in tutta Europa” (Earl Grey): da allora, le nazioni occidentali, sono andate disintegrandosi spiritualmente con un processo ininterrotto.

Ciononostante molti cattolici che oggi desiderano la Fede per sopravvivere, sono sconvolti dall’apparente debolezza della “Resistenza” degli stessi sacerdoti di Mons. Lefebvre in particolare, per l’evidente tradimento dei suoi princípi da parte dei loro capi attuali, e cercano una spiegazione. Alcuni pensano che i sacerdoti della FSSPX non prendono una pubblica posizione contro la falsa conciliazione della Tradizione col Vaticano II, perché hanno paura di essere buttati fuori dalla Fraternità senza più un posto per dormire o qualcosa da mangiare. Ma i sacerdoti devono sapere che ci sono dei laici che sarebbero felici di sostenerli. Una spiegazione più approfondita potrebbe essere che i sacerdoti hanno paura di essere tagliati fuori da quella Fraternità che è insieme la loro famiglia umana e la struttura per la quale appartengono all’apparato della Chiesa. Ma anche qui, con una fede abbastanza forte saprebbero che la Provvidenza può supplire a entrambe le esigenze.

D'altra parte, se guardiamo alla svendita della Fraternità nel 2012 tenendo presente la doppia disintegrazione delle due Guerre Mondiali, seguita dalla ben più terribile disintegrazione della Chiesa cattolica al Concilio Vaticano II (1962-1965), è giogo forza ammirare l’eroica impresa di Mons. Lefebvre nel raccogliere insieme i frammenti volanti di tale esplosione senza precedenti, ma non possiamo essere fortemente sorpresi se la Fraternità San Pio X esplodesse a sua volta dall'interno, o se i profughi della sua disintegrazione dovessero avere difficoltà a reintegrarsi fuori di essa. Le cose sono andate in pezzi, e le menti e i cuori con esse. Io penso che non sia rimasta abbastanza integrità o integrazione nei cuori e nelle menti perché noi si possa pensare di ripetere l’impresa di Monsignore. Siamo a quasi 50 anni di declino dal 1970, quando Monsignore fondò la Fraternità.

Ciò significa, non che non ci sia niente da fare, ma che in ciò che deve essere fatto si deve operare più dal punto di vista di Dio e meno da quello dell’uomo. Alla stessa fine del mondo, Dio permetterà che la Fede quasi sparisca (Lc XVIII, 8), ma ci saranno ancora alcune anime che credono, che sperano e che amano. Nel 2016 Egli ci sta dando un’anticipazione di tale sparizione, ma le anime dovrebbero essere in grado di riconoscere che hanno ancora una notevole libertà di credere, sperare ed amare. E dovrebbero essere in grado di prevedere che anche il più potente degli Stati di polizia non avrà il potere di impedire loro di farlo. Inoltre, quanto più pesanti saranno le circostanze che peseranno su tale libertà, tanto più accetta in Cielo sarà la perseveranza di ogni anima nella devozione a Dio, al Suo divino Figlio e alla Beata Vergine, e tanto maggiore saranno i meriti di tali anime. Soprattutto, tanto maggiore sarà il loro costante contributo al benessere della Chiesa. In nessun caso tutto è perso e mai potrà esserlo. La Chiesa di Dio non è cosa meramente umana.

Kyrie eleison.
                                                                                  



ottobre 2016

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