Eleison Comments CDXC

NOM MIRACLES?

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  3 dicembre 2016

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo ai miracoli che si verificano nel quadro del Novus Ordo Missae.

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I cattolici tradizionali devono avere una mente aperta -
Non hanno lasciato alle spalle solo infedeltà.
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Miracoli nel NOM?

Negli Stati Uniti l’anno scorso è sorta una seria controversia sul fatto che Dio possa fare miracoli nel contesto della Messa del Novus Ordo. Ora, se Dio attua dei miracoli soprannaturali, ovviamente è perché siano creduti, così che si rafforzi la fede soprannaturale della gente. E se Egli vuole che sia creduto qualcosa al di fuori dell’ordine naturale, ovviamente provvede fornendo prove sufficienti, come Lazzaro che esce dalla sua tomba al cospetto di una grande folla di astanti. E in questo senso la prova più convincente è di un genere materiale e fisico, che dunque non può essere in alcun modo il mero prodotto di una qualche mente umana, quantunque pia, come i giuochi del sole a Fatima nell’ottobre del 1917. Allora quale sarebbe la prova materiale e fisica di un miracolo eucaristico verificatosi in una Messa Novus Ordo?

E’ stato riferito che un tale miracolo si è verificato nella chiesa parrocchiale di Sokulka, Polonia orientale. Il 12 ottobre 2008, a un sacerdote ordinato cinque anni prima da un vescovo polacco consacrato nel 1980, mentre distribuiva la Santa Comunione capitò che un’Ostia consacrata gli cadesse sui gradini dell’altare. Egli si fermò a raccoglierla e la mise accanto al Tabernacolo in un piccolo vaso contenente dell’acqua. Dopo la Messa si chiuse l’Ostia nella sacrestia, affinché si sciogliesse nell’acqua, così che la Presenza Reale non ci sarebbe stata più e l’acqua avrebbe potuto essere eliminata in modo sicuro. Questa procedura è del tutto normale per tali incidenti nella liturgia cattolica.

Ma quando il 19 ottobre una Suora della parrocchia andò a controllare se l’Ostia si fosse sciolta, vide nel suo centro un qualcosa dall’intenso colore rosso, come un coagulo di sangue. Informò immediatamente il parroco, che insieme ad altri sacerdoti andò ad osservare quello che sembrava un pezzo di carne viva. Tutti gli osservatori furono stupiti. Poi venne l’Arcivescovo del luogo, di Bialystok, con diversi funzionari diocesani. Tutti rimasero profondamente commossi. Per disposizione dell’Arcivescovo, il 30 ottobre l'Ostia venne rimossa dall'acqua, posta su un piccolo corporale e collocata nel Tabernacolo ad asciugare. Ancora oggi mantiene la forma di un grumo di sangue.

Il 7 gennaio 2009, venne prelevato un campione dall’Ostia per essere esaminato da due morfopatologi, separatamente, presso la vicina Università di Medicina di Bialystok. Il loro giudizio unanime, indipendente l’uno dall’altro, fu che “tra tutti i tessuti degli organismi viventi, il campione assomiglia più al tessuto miocardico umano” proveniente dal ventricolo sinistro del cuore e tipico di una persona che vive uno stato di agonia. Per di più, entrambi i patologi trovarono, presumibilmente al microscopio, che le fibre del tessuto miocardico e la struttura del pane erano così strettamente legate insieme da escludere ogni possibilità di fabbricazione umana. Il 29 gennaio questa evidenza materiale e fisica venne presentata alla Curia Metropolitana di Bialystok, e si è in paziente attesa del giudizio ufficiale della Chiesa sull’origine soprannaturale dell’evento. In tale attesa, in un’omelia dell’ottobre 2009, l’Arcivescovo ha detto che saranno decisivi i frutti spirituali tra i cattolici. Si è già verificato un significativo aumento della pietà e della pratica religiosa dei cattolici del luogo, mentre ci sono stati centinaia di pellegrinaggi da altri luoghi e si sono verificati numerosi miracoli di guarigione e conversione.

Se la prova materiale è da credere, a Sokulka Dio ha operato un altro di una lunga serie di miracoli eucaristici avvenuti nel tempo per aiutare le anime a credere in qualcosa che di solito è abbastanza difficile da credere, e cioè che Egli è Realmente Presente sotto le apparenze del pane e del vino che sono stati consacrati. Ma come è possibile questo quando i cattolici tradizionali sanno che la Nuova Messa è la causa principale della distruzione della Chiesa con la perdita della fede a partire dal Vaticano II? Una risposta potrebbe essere che il Sacro Cuore, sapendo che i pastori sono stati i responsabili dell’ambiguo NOM, si rifiuta di abbandonare le Sue pecore e continua a nutrirle con ciò che è rimasto ancora cattolico in mezzo all’ambiguità. Per di più in mezzo a tutta la relativa disattenzione della Neo-Chiesa nel trattare la Santa Eucaristia, l’evento di Sokulka è un forte monito per i pastori e per le pecore – “Ricordate Chi state trattando – Me, il vostro Dio!"


Kyrie eleison.
                                                                                  



dicembre 2016

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