Lettera aperta dei Superiori
della Fraternità Sacerdotale San Pio X
al cardinale Gantin,
Prefetto della Congregazione per i Vescovi

    6 luglio 1988


Pubblicata su La Porte Latine, il sito della Fraternità in Francia

La lettera venne pubblicata sul n° 64 della rivista Fideliter del luglio-agosto 1988, pp. 11-12

Questa lettera è firmata da 24 Superiori della Fraternità. Alcuni non fanno più parte della Fraternità, quasi a dimostrazione della continua coerenza mantenuta negli anni; gli altri sono gli stessi che hanno promosso e sostenuto il riconoscimento da parte di Roma
e che oggi accettano la Prelatura personale dalle mani di Bergoglio



Ecône, 6 luglio 1988

Eminenza,
riuniti intorno al loro Superiore generale, i Superiori dei Distretti, dei seminari e delle case autonome della Fraternità Sacerdotale San Pio X, ritengono opportuno esprimerLe rispettosamente le seguenti riflessioni.

Con la sua lettera del 1 luglio scorso, Lei ha creduto di dover rendere nota a Sua Eccellenza Monsignor Marcel Lefebvre, a Sua Eccellenza Monsignor Antonio de Castro Mayer e ai quattro vescovi da loro consacrati il 30 giugno scorso a Ecône, la loro scomunica latae sententiae.
Giudichi Lei stesso il valore di una tale dichiarazione proveniente da una autorità che, nel suo esercizio, ha rotto con quella di tutti i suoi predecessori fino al Papa Pio XII, nel culto, nell’insegnamento e nel governo della Chiesa.

Per quanto ci riguarda, noi siamo in piena comunione con tutti i Papi e tutti i vescovi che hanno preceduto il concilio Vaticano II, sia celebrando esattamente la Messa che loro hanno codificato e celebrato, sia insegnando il catechismo che loro hanno composto, sia condannando gli errori che loro hanno molte volte condannato nelle loro encicliche e nelle loro lettere pastorali. Giudichi quindi Lei da che parte sta la rottura. Noi siamo estremamente addolorati per l’accecamento delle menti e l’indurimento dei cuori delle autorità romane.

D’altro canto, non abbiamo mai voluto appartenere a questa struttura che si auto-qualifica Chiesa Conciliare e si definisce col Novus Ordo Missae, l’ecumenismo indifferentista e la laicizzazione della società. Sì, non abbiamo alcunché a che fare, nullam partem habemus, con il pantheon delle religioni di Assisi; la nostra scomunica con un decreto di Vostra Eminenza e di un altro dicastero, ne sarà solo la prova inconfutabile.
Noi non chiediamo di meglio che essere dichiarati fuori dalla comunione con lo spirito adulterino che soffia nella Chiesa da venticinque anni; esclusi dalla comunione empia con gli infedeli. Noi crediamo in un solo Dio, Nostro Signore Gesù Cristo col Padre e lo Spirito Santo e noi saremo sempre fedeli alla Sua unica Sposa, la Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica e Romana.

Essere dunque associati pubblicamente alla sanzione che ha colpito i sei vescovi cattolici, difensori della fede nella sua integrità e integralità, sarà per noi un punto d’onore e un segno di ortodossia di fronte ai fedeli.
Questi infatti hanno il preciso diritto di sapere che i sacerdoti ai quali si rivolgono non sono in comunione con una contraffazione della Chiesa, evolutiva, pentecostale e sincretista.
Uniti a questi fedeli, noi facciamo nostre le parole del Profeta (I Re, VII, 3):
 Preparate corda vestra Domino et servite Illi Soli: et liberabit vos de manibus inimicorum vestrorum. Convertimini ad Eum in toto corde vestro, et auferte deos alienos de medio vestri -
Preparate i vostri cuori al Signore, e servite Lui solo; ed Egli vi libererà dalle mani dei vostri nemici. Convertitevi a Lui con tutto il vostro cuore, e togliete di mezzo a voi gli dèi stranieri.


Fidando nella protezione di Colei che ha sbaragliato tutte le eresie nel mondo intero, La preghiamo di credere, Eminenza, nell’assicurazione della nostra devozione a Colui che è l’unica via di salvezza.

Seguono le firme del Superiore generale, di tutti i Superiori dei Distretti, dei seminari e della case autonome della Fraternità Sacerdotale San Pio X nel mondo intero:

Don Franz Schmidberger, Superiore generale,


Don Paul Aulagnier, Superiore del Distretto di Francia,
Don 

Franz-Joseph Maessen, Superiore del Distretto di Germania,
Don 

Edward Black, Superiore del Distretto di Gran Bretagna,
Don 

Anthony Esposito, Superiore del Distretto d’Italia,
Don 

François Laisney, Superiore del Distretto degli Stati Uniti,
Don 

Jacques Emily, Superiore del Distretto del Canada,


Don Jean-Michel Faure, Superiore del Distretto del Messico,
Don 

Gérard Hogan, Superiore del Distretto di Australia e Nuova Zelanda,
Don 

Alain Lorans, Direttore del seminario di Écône,
Don 

Jean-Paul André, Direttore del seminario di Flavigny,
Don 

Paul Natterer, Direttore del seminario di Zaitzkofen,


Don Andrés Morello, Direttore del seminario di La Reja,


Don William Welsh, Direttore del seminario della Santa-Croce in Australia,


Don Michel Simoulin, Rettore dell’Istituto Saint-Pie X a Paris,


Don Patrice Laroche, Vice Direttore del seminario di Écône,
Don 

Philippe François, Superiore della casa autonoma del Belgio e Lussemburgo,
Don 

Roland de Mérode, Superiore della casa autonoma dei Paesi Bassi,
Don 

Georg Pfluger, Superiore della casa autonoma di Austria,
Don 

Guillaume Devillers, Superiore della casa autonoma di Spagna,
Don 

Philippe Pazat, Superiore della casa autonoma del Portogallo,
Don 

Daniel Couture, Superiore della casa autonoma d’Irlanda,
Don 

Patrick Groche, Superiore della casa autonoma del Gabon,
Don 

Franck Peek, Superiore della casa autonoma dell’Africa australe.

(su)

febbraio 2017


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