Omelia

di S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre
Fondatore della Fraternità San Pio X

Ecône, 19 aprile 1987
Santa Pasqua

I principii della Rivoluzione dell’89
sono penetrati in tutte le istituzioni
 




Testo pubblicato nel n° 105, febbraio 2017, di Le Rocher c’est le Christ, giornale del Distretto Svizzero della Fraternità Sacerdotale San Pio X.

Da noi rtpreso dal sito francese La Porte Latine



Nel corso della storia, la Chiesa ha fatto di tutto perché la fede in Nostro Signore Gesù Cristo si mantenesse, si confermasse, si consolidasse. Quando interi popoli si convertivano, essa supplicava i príncipi di volerla aiutare ad organizzare in quei paesi delle università cattoliche, ad impiantare dei monasteri, delle istituzioni religiose, delle istituzioni cristiane, delle scuole cattoliche.
Ma le forze del male sono potenti e il Buon Dio ha permesso che queste forze sataniche finissero col penetrare all’interno degli Stati cristiani, all’interno di quelle grandi famiglie costituite dagli Stati cattolici, di quelle grandi famiglie cristiane, ed ha permesso che col protestantesimo si diffondesse la zizzania.
Le forze del male hanno finito col distruggere questi Stati cristiani decapitando i re e rovinando gli Stati cattolici.

Così i principii della Rivoluzione del 1789 oggi sono penetrati in tutte le istituzioni e minano dappertutto la fede cattolica, in tutte le famiglie, fin nei seminari, fin nella Chiesa, fin nel clero!
Ecco cosa diceva San Pio X [enciclica Pascendi]: «Vediamo che oggi il nemico non è solo all’esterno della Chiesa, ma è all’interno. E dov’è specialmente all’opera? Nei seminarii».
Per questo egli chiedeva ai vescovi di cacciare tutti i professori modernisti dai seminarii, perché al loro interno non si diffondessero le idee erronee, le idee false. Se le idee della Rivoluzione, le idee contrarie alla fede cattolica penetrano all’interno dei seminarii, un giorno ne usciranno dei sacerdoti, dei vescovi, e allora che diventerà la Chiesa?

Miei cari fratelli, oggi ci siamo arrivati. Questa penetrazione del nemico, questa penetrazione dello spirito dell’errore, dello spirito anticattolico è ormai dappertutto all’interno della Chiesa, dappertutto! E cosa stupefacente, incredibile, quelli che hanno la responsabilità nella Chiesa, ormai hanno deciso di non agire più come hanno fatto la Chiesa e i missionarii per venti secoli, di non difendere più la fede cattolica con le missioni, di non chiedere più ai capi famiglia e ai capi di Stato di venire in aiuto della Chiesa cattolica per difenderla e proteggerla. Essi ormai hanno deciso di fare un patto di pace con i nemici della Chiesa, e questo patto di pace si chiama ecumenismo, si chiama libertà religiosa. Ormai è finito… la pace, la pace…

La pace con chi? Con i nemici di Nostro Signore Gesù Cristo, con quelli che l’hanno crocifisso, con quelli che hanno continuato a crocifiggerLo per venti secoli!
Nel Corpo mistico di Nostro Signore Gesù Cristo, tra i fedeli, ci sono stati dei martiri, e milioni di martiri; e ve ne sono anche oggi, prigionieri nei gulag russi perché sono cattolici. L’odio per Gesù Cristo, l’odio per la Chiesa – sfortunatamente siamo costretti a constatarlo – esiste ancora.
In questi stessi giorni, avete potuto leggere sui giornali le dichiarazioni fatte dai protestanti di Ginevra, tre o quattro giorni fa, contro l’arrivo di un altro vescovo cattolico nella loro città [la nomina di un vescovo ausiliare nel febbraio 1987]; un’opposizione radicale, assoluta:
«Non vogliamo un’egemonia cattolica a Ginevra».

Questo è il nemico. Non appena si parla di Nostro Signore Gesù Cristo, non appena si fa presente Nostro Signore Gesù Cristo, ecco che vi sono delle opposizioni, e sarà così fino alla fine dei tempi.

Ma che la Chiesa, o perlomeno gli uomini di Chiesa, quelli che hanno delle responsabilità nella Chiesa, facciano oggi un patto con quelli che sono sempre stati i nemici di Nostro Signore Gesù Cristo, è una cosa di una gravità eccezionale!
Si dice ai nemici:
«Ora potete venire da noi liberamente, non vi impediremo di venire nelle nostre famiglie cattoliche, nelle nostre istituzioni cattoliche, nei nostri Stati cattolici. Non vi impediremo più di venire. Venite, musulmani, buddisti, venite, sarete i benvenuti. Ed eventualmente vi costruiremo anche delle moschee, vi doneremo delle scuole. Vi riceveremo nelle nostre scuole cattoliche, dove non si farà più il segno della croce per non ferirvi, e neanche si parlerà più di Nostro Signore Gesù Cristo, così che tutti, giudei, protestanti, musulmani, buddisti potrete venire nelle nostre scuole ove sarete ampiamente accolti

E perché questo? Presumibilmente perché si chiederà la stessa cosa ai musulmani, ai comunisti e a tutti gli Stati totalitarii, ai quali si dirà:
«Adesso, visto che noi abbiamo accettato tutte le ideologie, tutte le false ideologie, e anche tutti i nemici della Chiesa – li abbiamo accettati con noi e adesso li chiamiamo fratelli – ebbene fate altrettanto con noi. Aprite le vostre porte. Musulmani, aprite i vostri paesi. Comunisti, aprite i vostri paesi perché noi possiamo proclamare la nostra fede.»

Illusione totale! Costoro sono nemici giurati di Nostro Signore Gesù Cristo. Guardate cosa accade in Libano: verosimilmente i cattolici finiranno con l’essere gettati a mare dai musulmani, per spirito anticristiano!

Questo principio che ormai è stato adottato dalla Chiesa, principio che questi uomini di Chiesa ritengono fondato su una ragione naturale, su ciò che chiamano dignità umana, sui diritti dell’uomo, questo principio mette l’errore e la verità allo stesso livello. E dunque è la distruzione totale della Chiesa, e noi assistiamo a poco a poco a questa infiltrazione degli errori. Agli errori corrisponde l’amoralità e di conseguenza l’immoralità, e questo all’interno stesso delle nostre famiglie.

Miei cari fratelli, voi stessi potreste portare degli esempii concreti, forse nelle vostre famiglie, forse tra i vostri genitori. Noi tutti nelle nostre famiglie constatiamo l’infiltrazione dell’immoralità e dell’ateismo; vediamo perfino dei bambini che vanno nelle sette, vediamo l’aborto, il divorzio, la contraccezione che si moltiplicano dappertutto, in tutti i nostri villaggi che un tempo erano dei villaggi cattolici!
Non è passato molto tempo da quand’ero superiore del seminario di Mortain, dal 1945 al 1947, io andavo spesso a confessare durante le feste, come quelle di Pasqua,  nei villaggi della Normandia, in Francia. Ebbene, nella maggior parte dei villaggi, sono dunque quasi quarant’anni, quelli che non praticavano venivano additati; erano conosciuti: «quello non pratica». Ma tutti nel villaggio praticavano. I villaggi praticavano interamente.
Andateci adesso! Un po’ di persone in chiesa, un po’ che si confessano…

E’ la rovina della religione cristiana, della religione cattolica!
Questi cattivi esempii, queste cattive idee che circolano dappertutto e che sono diffuse da tutti i mezzi di comunicazione sociale, distruggono la fede in Nostro Signore Gesù Cristo, nella divinità di Nostro Signore Gesù Cristo.
Il diavolo è riuscito a compiere un’operazione sensazionale per lui: fare la pace con i nemici della Chiesa, permettere loro di entrare dappertutto, a casa nostra… E’ la fine della Chiesa cattolica!
Lo scopo di Satana è la distruzione della Chiesa cattolica e la distruzione dello spirito cattolico, la distruzione della fede cattolica. Ed oggi ci sono tutte le porte aperte.

Quanto a noi, resistiamo!
Noi vogliamo continuare come la Chiesa ha fatto un tempo: difendere le nostre famiglie, difendere le nostre città, difendere i nostri villaggi e, se necessario, costruire delle cappelle per le nostre famiglie, costruire delle scuole in cui Nostro Signore Gesù Cristo sia il Maestro, il Re. E se per avventura c’è un piccolo protestante o un piccolo giudeo che vuole venire nelle nostre scuole, imparerà il catechismo come gli altri, e se non vuole, non è obbligato a rimanere nelle nostre scuole.
E’ quello che facevamo a Dakar quando c’erano dei musulmani nelle nostre scuole. Dal momento che erano poco numerosi, accettavano di imparare il catechismo. A volte c’era un piccolo ragazzino musulmano che era il primo della classe in catechismo, ma sfortunatamente non poteva comunicarsi e il giorno della prima comunione piangeva perché non poteva seguire gli altri che andavano a comunicarsi.
Ma se avessimo avuto solo il pensiero di dare la comunione a questo ragazzo, e quindi di battezzarlo, i musulmani avrebbero messo a fuoco la nostra scuola. Manco a pensarlo di battezzare un musulmano!

Così, noi dobbiamo mantenere questa fede cattolica, proteggere le nostre famiglie e tramite questo ricostituire un tessuto di istituzioni cristiane: monasteri, comunità contemplative di religiosi e di religiose; per ricostituire quell’atmosfera cattolica nella quale respiriamo, mentre invece nel mondo moderno, con la sparizione di tutte le istituzioni cattoliche, siamo asfissiati.

Perfino le istituzioni dette cattoliche non lo sono più e possiamo dire che a poco a poco, in verità, i sacerdoti e i vescovi non sono più cattolici, perché non vogliono più difendere la fede in Nostro Signore Gesù Cristo. Essi non credono più nella divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, non può essere diversamente, perché se credessero, come ha cantato la Chiesa in tutti questi giorni, che Nostro Signore Gesù Cristo è resuscitato, che è il Salvatore, che è Nostro Dio, che tra un po’ di anni ci ritroveremo tutti lassù davanti a Lui, nel Suo splendore – lo vedremo nella Sua magnificenza, nel Suo Regno eterno, come lo videro gli Apostoli sul Tabor -  allora essi avrebbero automaticamente il desiderio di diffondere questa fede introno a loro e di fare in modo che quante più persone è possibile possano seguire Nostro Signore Gesù Cristo nella Sua Resurrezione, nella Sua Ascensione verso il Cielo.
Ecco lo spirito della Chiesa!





febbraio  2017

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