Eleison Comments DXI

GOD ENLISTS

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  29 aprile 2017

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alle drammatiche condizioni della Chiesa odierna e alla immancabile Provvidenza di Dio.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it





E’ Dio il Signore del quadro cosmico -
Gli uomini si agitano e cambiano, il Paradiso si riempie lo stesso.


Dio recluta

Su degli scottanti problemi di oggi Don Jean-Michel Gleize, professore di teologia presso il seminario di Ecône della Fraternità San Pio X, ha scritto due articoli che gettano una luce interessante sulla loro soluzione. In primo luogo: il Papa può cadere nell’eresia formale? Risposta, forse, perché i Papi non sono più ritenuti esenti da errori come lo sono stati negli ultimi secoli. E in secondo luogo: il documento papale Amoris Laetitia mostra che Papa Francesco sia caduto nell’eresia formale? Risposta, a rigor di termini, no, ma in effetti lo si può dire, perché il neo-modernismo mina la dottrina mentre fa finta di mantenerla. Questa seconda questione dovrà aspettare un altro numero di questi “Commenti”, ma se Don Gleize non voleva rimanere intrappolato tra sedecavantismo e liberalismo, doveva affrontare subito la prima domanda.

Nel primo e più breve articolo, egli dice che dalla “Riforma” protestante in poi, i teologi cattolici in generale, in particolare San Roberto Bellarmino, hanno sostenuto che il Papa non può cadere nella negazione consapevole e ostinata del dogma della Chiesa, cioè nell’eresia formale. Costoro citano Nostro Signore che dice a Pietro di confermare i suoi fratelli nella Fede (Lc. XXII, 32), il che presuppone che Pietro non possa perderla. E sostengono che mai nella storia della Chiesa un Papa è caduto nell’eresia formale. D’altra parte, prima della rivoluzione protestante, dice Don Gleize, i teologi cattolici dal 12° al 16° secolo hanno generalmente ritenuto che un Papa potesse cadere nell’eresia formale, e questo parere è persistito nei tempi moderni, anche se meno frequentemente.

Don Gleize conclude che soprattutto in vista dei Papi conciliari, questi ultimi teologi non hanno dimostrato il loro assunto. Per quanto riguarda la permanente protezione di Pietro dall'eresia formale, da parte di Nostro Signore, bisogna dire che la fede è un atto della mente mosso dal libero arbitrio, e che Dio interferisce raramente con il libero arbitrio. E per quanto riguarda i Papi nella storia, ad esempio Onorio fu anatemizzato dai suoi successori per aver favorito l’eresia monotelita. Questa conclusione è sicuramente discutibile e contestata, ma se si guarda la questione dal punto di vista storico delle Sette Età della Chiesa, essa ha senso.

Dopo tre Età iniziali (degli Apostoli, 33-70; dei Martiri 70-312; e dei Dottori, dal 312 a circa il 500 DC), la Chiesa è giunta alla Quarta Età: i 1000 anni di trionfo della Cristianità (dal 500 al 1517 circa). Ma alla fine del Medioevo il Diavolo e il peccato originale hanno fatto breccia nella Cristianità, e gli uomini si sono lanciati nella Quinta Età dell’Apostasia (1517-?), nella quale i cristiani degenerati hanno inventato una forma di ipocrisia dopo l’altra (tra le altre: protestantesimo, liberalismo, comunismo) per rendere omaggio alla virtù cristiana e alla civiltà mentre invece “liberavano” loro stessi per godere dell'ultimo vizio, per esempio il “matrimonio” omosessuale. Ora, Dio avrebbe potuto far continuare il Medioevo per sempre, ma avrebbe dovuto interferire con il libero arbitrio. Così ha fornito alla Sua Chiesa una speciale messe di Santi per guidare la Controriforma, e nel corso del successivo mezzo millennio Egli ha ottenuto, per arricchire la popolazione del Suo Cielo, un raccolto fatto di Santi post-medievali. Ma per contrastare la corruzione dell’uomo post-medievale, Dio ha scelto di rafforzare l’autorità nella Sua Chiesa, così che le anime che desideravano la salvezza ma non avevano abbastanza virtù interiore, potevano almeno essere dirette verso il Cielo da un’autorità esterna. Ma naturalmente, il Diavolo si mise al lavoro soprattutto sugli uomini di Chiesa che occupavano alti posti di autorità e dopo quasi mezzo millennio è come se il Signore Iddio avesse detto: “Se non volete la Mia Chiesa, avrete la vostra Neochiesa”, e fu il Vaticano II.

Così ora l’autorità della Chiesa è danneggiata al di là di ogni riparazione umana, ed Egli userà altri mezzi per trarre dal nostro mondo spiritualmente esausto ancora un altro raccolto di anime. Un castigo garantirà l’iniziale splendore della Chiesa della Sesta Età, ma il diavolo e il peccato originale avranno una natura umana su cui lavorare: quella indebolita in profondità dal liberalismo della Quinta Età, così che non ci vorrà molto tempo per giungere alla Settima Età dell’Anticristo. Ma che sarà l'Età di alcuni dei più grandi cattolici di tutta la storia della Chiesa - una messe di speciali grandi Santi.

Kyrie eleison.
                                                                                  



aprile 2017

Ritorna a Documenti